Finalmente decido di prendermi una pausa dal lavoro, compro un biglietto conveniente online e torno a Napoli. Trovandomi qui non potevo non fare un salto sul lungomare napoletano finalmente liberato dalla morsa del traffico. Tanti ricordi della mia adolescenza riaffiorano lungo il cammino.
Per chi non lo sapesse, io l’ho scoperto da poco tempo, il lungomare di Napoli (via Caracciolo) prende il nome dell’ammiraglio Francesco Caracciolo fatto impiccare da Orazio Nelson sulla nave Minerva nel golfo della città, a causa della sua adesione alla Repubblica Napoletana. La strada, creata su una colmata tra il 1869-80, è considerata una delle più belle litoranee del mondo, grazie alla sua vista panoramica del castello (Castel dell’Ovo), del Vesuvio, della collina di Posillipo e della collina su cui sovrasta l’altra fortezza, quella di S. Martino.
Questo gioiello, nascosto dal traffico nevrotico che lo ha attanagliato per anni, finalmente, grazie al sindaco De Magistris, può risplendere. La strada, infatti, è chiusa al traffico ed è stata trasformata in zona pedonale e pista ciclabile.
Continuando la nostra passeggiata e cercando di attraversale la strada, con non poche difficoltà, risaliamo per Piazza dei Martiri, cuore pulsante dello shopping di lusso. Qui ci attendono, tra gli scintillii delle vetrine, dove predomina il dorato, Guess, Ferragamo, Botega Veneta, Gucci, Prada e tanti altri. Ma, per me, è d’obbligo una fermata prolungata a, come io lo definisco, “il Tempio”, ovvero, La Feltrinelli.