Letture serali: Corpus Hermeticum

Da anni oramai ho abolito la televisione in casa, posseggo in sala l’oggetto fisico per poter visionare film in DVD ma ho reciso il filo dell’antenna. Molti, ascoltando questa storia, mi vedono come un alieno, ma vi assicuro che si guadagna tempo e si ripulisce la mente dalla spazzatura visiva che ci ferisce le pupille e ci manda in cancrena l’intelletto. Vedetela come una cura purificante.

Voi vi chiederete, ma come passi la serata? Io vi rispondo: Ovvio, LEGGO. Ed è proprio di letture che voglio parlarvi oggi, proponendovi un libro non proprio facile: Corpus Hermeticum di Ermete Trismegisto.

 «Nel nostro cielo si vedono due bei luminari.

Essi ci indicano, come ti dico, le due luci del grande cielo: unisci questi due come una donna viene condotta al suo uomo, affinché felicemente in te possa prodursi lo stato matrimoniale.

Il mutamento degli elementi avviene dopo di ciò, con misura e rapidamente, di modo che la forma e la natura del rotondo metta in evidenza, dolcemente, le sue forze.»

La figura di Ermete Trismegisto, personaggio misterioso il cui nome significa ‘il tre volte grande’, è il frutto di un’elaborata sintesi del dio greco Hermes e dell’egiziano Thoth. Divenuto Ermete per i greci e i latini, che gli attribuivano l’invenzione delle arti e delle scienze, venne citato come autorità dottrinale anche da alcuni Padri della Chiesa come Tertulliano e Lattanzio, che lo definì “perfettamente dotato di ogni sapere”. La figura di Ermete Trismegisto assume il ruolo di mediatore fra l’Assoluto e l’Uomo, colui che disvela la dottrina che conduce alla salvezza, e signore dell’alchimia. Da lui deriva la dottrina dell’Ermetismo. [Il quadro a lato è di DE VOS DANIEL (1568-1695) Ermete Trismegisto]
CORPUS HERMETICUM
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 Il Corpus Hermeticum è una raccolta di scritti filosofico-religiosi di epoca tardo-ellenistica attribuiti ad Ermete Trismegisto.
Il libro fu ritenuto la traduzione fedele che Ermete fece dei codici segreti di Thot; secondo la versione ufficiale, ci vollero cinque secoli prima che si arrivasse alla versione odierna, risalente al 200 d.C..
Il Corpus Hermeticus è diviso in due parti: il Pimander, tradotto solo nel 1463 da Marsilio Ficino, che tratta della creazione; e l’Asclepius trattato di magia talismanica dei sacerdoti egizi. Composto da 18 trattati, o logoi, il Corpus Hermeticum rappresentò la fonte di ispirazione del pensiero ermetico e neoplatonico rinascimentale.
[Qui sulla destra potete ammirare la prima edizione del Corpus Hermeticum. Il Pimandro di Ermete Trismegisto, traduzione di Marsilio Ficino.]

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