FILMHAUS di Berlino

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Non potevo non cominciare il resoconto del mio viaggio berlinese senza parlare dalla Filmhaus, sede del museo del cinema e della televisione nonché della cineteca nazionale (Deutsche Kinematek). Una vera scoperta. Un gioiellino nascosto nella maestosa struttura del Sony Center nella Potsdamer Platz. Entrare in questo museo è come aprire uno scrigno di tesori. Dal 1963 il Museum für Film und Fernsehen offre un interessantissimo viaggio nel cinema tedesco: dalle origini ai giorni nostri, passando per l’espressionismo, il cinema dell’orrore, il cinema di propaganda e il cinema dell’esilio. Un percorso che si snoda lungo 13 sale allestite con più di 1000 articoli: copioni, fotografie, storybord, costumi di scena e allestimenti. Un percorso fatto di specchi e proiezioni che accompagnano il visitatore e gli permettono di comprendere l’evoluzione storica e tecnologica della cinematografia tedesca. Come nel cinema, deambulare per i corridoi del museo, è un’esperienza visiva unica e imperdibile dove l’illusione e l’immagine catturano gli sguardi e le menti. Dai grandi classici tedeschi come Nosferatu, Il gabinetto del Dott. Caligari (dove è possibile visionare dei plastici che riproducono nei minimi dettagli il set dove il film è stato girato – vedi foto a lato) e L’Angelo azzurro si passa alla sala dedicata a Marlene Dietrich dove il visitatore può vedere i costumi di scena e negli schermi visionare le scene in cui l’attrice li indossava. Proseguendo nei serpeggianti corridoi di specchi e proiezioni si arriva al cinema del periodo nazista e del dopoguerra. Qui la sala sembra un obitorio dove il visitatore deve aprire dei cassetti metallici per visionare le fotografie, i documenti e i video dell’epoca. Il museo del cinema di Berlino è il più interessante e ricco visitato finora e vi assicuro che non sono pochi quelli in lista. Vi consiglio assolutamente di non perderlo.

Unica pecca imperdonabile: non hanno un catalogo del museo e non permettono di scattare foto nelle sale.

Filmhaus

Potsdamer Strasse 2, Berlin

[Tutte le fotografie che ritraggono gli interni del museo sono state reperite tramite Google]

4 pensieri su “FILMHAUS di Berlino

  1. Non sono mai stato a Berlino ma la visita è in programma anche se non so quando. Grazie per il post che mi ha fatto scoprire questo museo che non conoscevo. Aggiungi anche che sono un grande appassionato di cinema ma soprattutto di storia del cinema per cui la frittata è fatta. Grazie ancora e ciao
    Fabrizio

    1. Grazie a te per la lettura. Se sei un appassionato di cinema non fartelo scappare.
      Quando preparo un viaggio la prima cosa che faccio è cercare una cineteca o/e un museo del cinema (è una passione o per meglio dire una fissa).
      Vale la pena anche per come è stato allestito, mai visto un museo del cinema più bello.
      Buon viaggio!

      1. Se non sbaglio in Italia non abbiamo una cosa simile, forse a Torino ma non ci sono mai stato. Eppure la nostra storia cinematografica è ricchissima ed importantissima, siamo stati dei precursori sia nel muto che nel dopoguerra con il neorealismo. Tutto il mondo guardava al nostro cinema (un po’ come oggi…). A parte gli scherzi ti dicevo che sono appassionato della storia e, per quanto riguarda il cinema italiano del periodo che va dagli anni 30 agli anni 50. Ho un canale su you tube in cui carico sequenze rare di film di quegli anni, grazie alla programmazione notturna di fuoriorario su raitre. Mi perdonerai se gli faccio un po’ di pubblicità ma è amore disinteressato per il cinema.
        http://www.youtube.com/user/Monsieurmabeuf?feature=watch

  2. Ti ho anticipata e mi sono già iscritta. Studiando cinema, da oramai 10 anni, ne ho viste di cotte e di crude. Il problema italico è l’organizzazione e l’accesso, i nostri archivi potrebbero far rabbrividire anche la cineteca di Parigi….ma siamo in Itaglia! -_-
    Io creai un sito/portale archivio per la cinematografia del regista portoghese João César Monteiro (www.joaocesarmonteiro.net), che anche in patria (sua) viene snobbato. Ogno Mondo è Paese.
    Dobbiamo resistere e lottare!

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