Nel 1851 Elizabeth Smith Miller (1822–1911), conosciuta come Libby, fu la prima donna ad indossare i pantaloni.
Foto: Elizabeth Smith Miller (1822-1909) sitting at a desk
Geneva Historical Society Collection
Elizabeth Smith Miller e Amelia Bloomer furono le prime donne a presentarsi in pubblico con una tunichetta lunga al ginocchio da cui spuntavano ampi pantaloni alla turca, la tunica era fissata con una cintura corredata di cinghia, e le calzature erano stivali. (vedi foto).
Fatte bersaglio venivano colpite con verdura e palle di neve. Insultate dagli uomini, le pioniere furono accusate di oltraggio alla decenza. Solo due generazioni più tardi si tornò a parlare dei pantaloni femminili, che peraltro erano indossati solo da donne dello spettacolo come la danzatrice Isadora Duncan. (Foto: the invention of the “bloomer” or Turkish costume).
Il vestito divenne famoso grazie ad Amelia Bloomers che lo pubblicò sulla sua rivista “The Lily”. L’idea fu ripresa nel 1881 dalla viscontessa Haberton, che fondò in Inghilterra The Rational Dress Society, un movimento che cambiò l’utilizzo dell’abito femminile in nome della salute e dell’igiene, proponendo l’uso di pantaloni alla turca o di gonne-pantalone.
Guardate un po’ cosa ho trovato in una vecchia rivista italiana:
La Domenica del Corriere, n.10 del 5/12 Marzo del 1911
Il grottesco dell’ultima moda: signore coi pantaloni derise e fischiate alla loro comparsa in pubblico).
Grandi!!! 😀