Ricordo di viaggio: le gelatine colorate di Daniel Buren

Stamattina fa caldissimo: 36º e sono appena le 10h. Mi posiziono in balcone, ma non riesco a scrivere al pc, fa troppo caldo e il portatile emana calore. Decido quindi di spegnere il pc e rifuggiarmi fuori al mio balconcino, ma nessun venticello oceanico mi da refrigerio. Non potendo stare in nessun altro luogo della casa decido di riaprire la scatola dei viaggi. Quelli che non ho ancora scritto nella moleskine e catalogato.

art-daniel-buren-encercle-monumenta-2012-gran-L-OAjIJ0Ritrovo la “busta” della mia esperienza parigina, durata quasi 3 mesi lo scorso anno. Non ho intenzione di scrivere sul viaggio, non ancora almeno. Ritrovo le bellissime cartoline, comprate al Grand Palais, durante un’esposizione che mi ha particolarmente colpito, quella di Daniel Buren.

Ogni anno a primavera il Grand Palais invita a Parigi un artista di fama interazionale ad “arredare” la sua nave, la “Nef” (13 500 m² per 35 m di altezza).

Secondo Daniel Buren, “il contesto in cui si inserisce la pittura è sempre più importante della pittura stessa”.

Qui di seguito alcune immagini della mostra

(foto reperite su google)

Daniel Buren, Excentrique(s), travail in situ, 2012, 380.000 m3. dettaglio. Monumenta 2012 – Daniel Buren, Paris. © Daniel Buren, ADAGP, Paris.

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