Toscana: Certaldo Alto

2013-07-13 18.53.52Come promesso ecco il primo frammento del mio diario di viaggio dedicato alla Val d’Elsa in Toscana.

Siamo arrivati alle 15:15 del 13.07. Dopo aver familiarizzato con l’appartamento e dopo esserci riposati dal lungo viaggio in auto (quasi 500km) abbiamo deciso di andare a visitare il borgo medievale di Certaldo Alto, considerato (non da noi) la perla della Toscana.

Arrivati con l’auto in pieno centro, Piazza Boccaccio, si prende la funicolare (con soli 1,50 euro a/r) per salire al borghetto.

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Appena usciti dalla funicolare ci aspetta un delizioso borgo di tipici mattoni rossi e dopo pochi metri la casa (sbarrata con una transenna) dove presumibilmente è nato Giovanni Boccaccio. Un palazzotto completamente ricostruito dopo la II Guerra Mondiale, oggi divenuta Casa Museo Boccaccio e Biblioteca Municipale.

E’ veramente piacevole perdersi tra gli stretti vicoletti e scoprire il Palazzo Pretorio, la cui facciata di mattoni rossi è decorata con vari stemmi vicariali, sede oggi del museo. Purtroppo siamo arrivati tardi e stava per chiudere. Che stranezza vedere di sabato sera molte delle locande e dei negozietti chiusi pur avendo le stradine piene di turisti.

Il borgo di Certaldo si visita in un’oretta, per chi fosse interessato ad alcuni cenni storici rimando al sito del comune, dove leggiamo:

Sede di insediamenti già in epoca etrusca, il nome Certaldo [Alto] deriva […] dal latino cerrus altus, o dal germanico cerrus aldo, entrambi significanti “altura ricoperta di cerri”.
Nel 1164 l’imperatore Federico Barbarossa la concede ai conti Alberti di Prato, che si insediano in quello che è l’attuale Palazzo Pretorio. Dal 1184 cade sotto il controllo di Firenze. A Certaldo risiede la famiglia di Giovanni Boccaccio (1313 – 1375) che qui vive in vari periodi nella casa che oggi è Museo dedicato al grande letterato e sede dell’Ente Nazionale Giovanni Boccaccio.

Se avete poco tempo a disposizione e volete visitare un borgo medievale caratteristico vi consiglio Monteriggioni o San Gimignano, questa si “la perla della Toscana”. Ve ne parlerò nei prossimi giorni.

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