ENGLISH – PORTUGUÊS – FRANÇAISE – ESPAÑOL – DEUTSCHE
Oggi voglio parlarvi dell’Hotel Asti Albergo Etico il primo hotel gestito da personale affetto da sindrome di Down inaugurato lo scorso 18 giugno. L’albergo, di tipologia 3 stelle, si trova in Corso Galileo Ferraris, 58 nel cuore della città di Asti, a due passi dal Parco della Resistenza nei pressi della Piazza Alfieri, quella del Palio per intenderci. “Albergo Etico” è un’idea nata nel 2006 da Nicolò Vallese, un ragazzo affetto da Sindrome di Down, durante uno stage effettuato presso la Scuola Alberghiera Colline Astigiane. L’Associazione Albergo Etico opera da nove anni per creare una cultura dell’indipendenza e dell’autonomia di persone con sindrome di Down ed altre disabilità intellettive.
La struttura alberghiera è installata in un’incantevole antica casa (vecchio albergo Priore) con ringhiera a corte chiuse e mura di mattoni. Il restauro è opera dell’architetto Maurizio Galosso di Asti, uno dei fondatori dell’Associazione Albergo Etico. Dispone di 26 camere, con 60 posti letto, un giardino interno, un ristorante in una cantine storica ed una reception innovativa pensata anche per ospitare gli interessati al co-working. I prezzi oscillano dalle 70€ a notte per una singola alle 150€ per la quadrupla o la suite. Il progetto, unico nel suo genere, è un’opportunità di lavoro per i 150 milioni di turisti disabili presenti in tutta Europa ed un’ottima opportunità per sensibilizzare le persone a questa causa.
Non è incantevole?
aver vissuto per quasi 30 anni in provincia di Cuneo e non saperlo…
iniziativa splendida, la ricondividerò senz’altro!
Ti salvi visto che hanno aperto appena a giugno 😉
ah avevo letto male! avevo letto 2006, ma si riferisce all’associazione. Comunque è bene conoscere queste iniziative!
Si e diffondere per sensibilizzare i nostri lettori 😉 Magari facci un salto se sei interessato, nel mio caso é più difficile ma ci sto pensando.
lo proporrò sicuramente a chi mi chiede dove alloggiare quando si va nelle Langhe. La prima volta che torno nelle mie terre, ci faccio un pensiero!
poi fammi sapere 😉