Se mi seguite da un po’ avrete notato che amo conoscere tutti i nuovi locali della città ma allo stesso tempo amo le tradizioni ed i locali storici. Oggi voglio proprio parlarvi di una di queste preziosità storiche, o per meglio dire, l’osteria più antica della città ancora in attività, A Tendinha. La stessa Amalia Rodrigues lo de-cantava nel suo Fado.
Vecchia taverna in questa Lisbona moderna
è una tasca umile e tenera che mantiene la tradizione
Vecchia Tendinha è il tempio da “pinguinha*”
*pinga = grappa
Siamo in piena baixa pombalina, più precisamente in Piazza Dom Pedro IV numero 6 (Rossio), proprio al lato dell’Arco Bandeira. Fino ad un paio di anni fa questo minuscolo locale passava in sordina ed i turisti non lo notavano nemmeno.
Tipico “botequim” (osteria) di Lisbona, apre le sue porte nel 1818 anche se il pannello di azulejo indica 1840, era qui che si commercializzava la Ginjinha (famoso liquore all’amarena). Prova un annuncio sul giornale A Capital uscito l’8 aprile del 1914.
Primo proprietario João Lourenço Represas che comincia qui a commercializzare i vini di Collares e Bucellas, come potete leggere nell’annuncio in cima.
Oggi, anche se piccolo, è una tappa fissa a Rossio per un rinfresco o un pranzo veloce. Di risalto sono le sue piastrelle, entrando sulla sinistra tutta la parete è ricoperta di piastrelle in rilievo, dove predomina il verde e l’azzurro, e al centro della sala la famosa rappresentazione del cameriere che porta da bere al cavalliere.
Si racconta che fu qui che il pittore Malhoa scoprì il fadista Amâncio che gli fece da modello per il famoso quadro “O Fado”. Verità o leggenda è provato che il fadista frequentava l’osteria per cercar ispirazione.
TOUR GASTRONOMICO A LISBONA CON LILLY
Mi troverete spesso al bancone (immortalata anche dal Kilimangiaro su Rai3) a parlar con il Srignor António e o il Signor Alfredo durante le mie mini pause pranzo, tra un tour e l’altro, e a mangiar un pastel de bacalhau (crocchetta di baccalà) o un rissol de camarão (una panatina ripiena di crema ai gamberi), i miei due vizi portoghesi.
Il bancone ad L apre l’appetito, troverete quasi tutte le tipologie di rustici della città, anche con opzioni vegetariane. Tutto costa circa 1,30€. Dopo aver ordinato ci si può accomodare sui 5 tavolini (per appena due persone) all’interno oppure si può optare (se ci riuscite) per quelli all’esterno, sempre stracolmi di turisti che lo hanno scoperto e ne fanno una tappa fissa per una birra o un caffè.

Aperta dal lunedì al venerdì (7-19) A Tendinha è oramai un mix di clienti: dall’inamidato colletto bianco, al turista, allo studente erasmus, dal sezatetto alle signore dallo stile griffato, un’autentica attrazione se si vuole comprendere lo spirito della città.
Altro elogio da fare è l’accessibilità a persone con mobilità ridotta. Cosa dire di più? Vi aspetto per una ginjinha e una crocchetta.
Come arrivare?
BUS 36, 44, 91, 400, 708, 711, 732, 745, 759
Metro: Rossio, Baixa-Chiado
…quando verrò a Lisbona devo fare una dieta speciale per poi gustare “tutte” le specialità di questo posto fantastico!!!
ci penso io 🙂
Wow ma che bontà! Mi è venuta fame 🙂
Se vieni ti ci porto 😉