Lisbona è una città ricca di chiese e cappelle, molte delle quali sconosciute anche dagli stessi abitanti. Purtroppo, il terremoto nel 1755 ne distrusse molte, ma alcune sono sopravvissute ed altre magnifiche sono state costruite durante la ricostruzione della città per opera del Marchese di Pombal.
Convento dos Cardaes
Una delle chiese che mi sta più a cuore di Lisbona è un gioiello del barocco portoghese che sopravvisse al terremoto. Scelta come location di Sostiene Pereira con Marcello Mastroianni, la chiesa presenta undici pannelli di azulejos figurativi firmati dall’olandese Jan van Oort e datati 1692. www.conventodoscardaes.com
Come arrivare: metro linea verde/blu Baixa-Chiado, tram 28.

Chiesa São Roque
Nessuno sa che fu costruita su un antico cimitero per gli infettati, prevalentemente di peste. Altra curiosità della chiesa è la cappella si San Giovanni Battista, fatta costruire a Roma nel 1742 e trasportata in pezzi fino a Lisbona dove fu poi ricostruita. http://www.museu-saoroque.com/pt/igreja-de-sao-roque.aspx
Come arrivare: metro linea verde/blu Baixa-Chiado, bus 202 e 758.

Basilica da Estrela
Datata 1779 è uno dei più emblematici monumenti barocchi della capitale lusitana, con i suoi interni in marmo grigio, rosa e giallo. Inizialmente ospitava l’ordine delle carmelitane ed oggi è famosissima in città per il suo maestoso presepe, opera dello scultore Machado de Castro e la tomba di Dona Maria I, unica monarca portoghese della dinastia dei Bragança, e colei che ordinò la costruzione della basilica.
Come arrivare: Tram 28 e 25, Bus 713, 773, 774, 720, 738.

Mosteiro dos Jerónimos
Direi che il monastero gotico di Belém non ha bisogno di grandi presentazioni essendo uno dei simboli iconici della città. Patrimonio Mondiale UNESCO, il suo esterno è decorato in stile manuelino con i suoi simboli religiosi ed elementi naturalistici. Al suo interno si trovano le spoglie del poesa Camões e del navigatore Vasco da Gama. http://www.mosteirojeronimos.pt
Come arrivare: bus 714, 720, 727, 728, 729,751 e tram 15.

Chiesa São Miguel
Nel cuore pulsante del quartiere del fado la chiesa di São Miguel apre, purtroppo, appena una volta la settimana. Spero che le cose cambieranno non appena aprirà il museo giudaico suo vicino. Le sue origini rimontano probabilmente agli inzi della nazione, nel XII secolo. L’attuale edificio, costruito sulle fondamenta dell’originale, fu fatto costruire tra il 1673 e il 1720. Se capitate durante le feste di Santo Antonio non perdetevi l’esperienza di bere una sangria e mangiare le sardine grigliate seduti sulle scale di S. Miguel. Per me è un rito annuale.
Come arrivare: Tram 28.

Convento da Madre de Deus
Il Convento da Madre de Deus oggi non eserce funzioni religiose ma è il famoso Museu Nacional do Azulejo. Credo di poter affermare senza remore che è uno dei monumenti più straordinari della città. Ovviamente, non solo la chiesa vale la pena una visita ma l’intera area museale. Per tutte le informazioni sul museo vi invito a vistare il sito http://www.museudoazulejo.pt
Come arrivare: bus 718, 742, 794.

Chiesa Santa Catarina
Conosciuta come la Igreja dos Paulistas, la chiesa di Santa Catarina, è chiamata così perché ospitò, nel XIX secolo, l’Ordem Eremita de São Paulo. Anche se situata in una zona nobile e turistica della città, stranamente, è poco visitata. Io consiglio vivamente una visita al suo interno e poi magari un aperitivo nel parcheggio auto suo vicino. Curiosi?
Come arrivare: metro linea verde/blu Baixa-Chiado, tram 28.

Chiesa Nossa Senhora da Encarnação
Inaugurada em 1708, fu completamente distrutta dal terremoto. Pensare che per costruirla demolirono la Porta di Santa Catarina, uno degli accessi della città, l’uomo ha sempre idee geniali. Riedificata dall’architetto Manuel Caetano de Sousa, la sua opera si protrae fino al 1873. Tutto il suo interno è rivestito in marmo ed i tetti in legno sono stati dipinti tra il 1784 e il 1824.
Come arrivare: metro linea verde/blu Baixa-Chiado, tram 28.
VOLETE SCOPRIRE ALTRE PREZIOSITÀ DELLA CITTÀ?
esiste una chiesa che tu forse ancora non conosci: si tratta dell’oratorio di San Josemaria Escriva´, in via Rua Vera Lagoa, 5c; annesso al Collegio Universitario Montes Claros, dove risiedo in questi giorni.
Ha un accesso pubblico direttamente sulla strada e, pur essendo moderno, e´ molto bello.
Dovresti visitarlo… Buona festa dell’assunzione
Intendi “Oratório de S. Josemaria”? Lo conosco di nome ma non ci sono mai entrata. Perché vale la pena? Mi hai incuriosita 🙂
mi ha colpito molto la pala d’altare in bronzo: rappresenta il santo che celebra una messa sopra un altare collocato in mezzo al mondo, quasi a sottolineare che il mondo intero puo´ essere concepito come un grande altare su cui ogni uomo celebra la “sua” messa, fatta di tutte le piccole cose della vita quotidiana che possono trasformarsi in occasione di crescita umana e spirituale se compiute per amore. Ti ho convinto?
Per me non è necessario avere altari ed officianti per celebrare la vita e i suoi misteri! Mi piace comunque la tua interpretazione. Grazie per averla condivisa qui con me e i miei lettori. 🙂