Oggi voglio raccontarvi la nostra scoperta del Castello Banfi attraverso la storia di due fratelli italoamericani John e Harry Mariani che avevano un sogno. Può sembrar una comunissima storia di emigranti ma non è così, loro sono i capostipiti de “il più grande progetto che sia mai stato realizzato nella produzione dei vini di qualità”. Vi ho incuriosito? Si parte per la Toscana.
Cominciamo con una data, il 1978, anno in cui la storica fortezza Castello Banfi apre le sue porte. Una tenuta che si estende al sud di Montalcino, al confine con la Val d’Orcia, per ben 2830 ettari: un terzo dei quali destinati al vigneto ed il resto a oliveti, frutteto, bosco e terreni incolti.
Arriviamo in un soleggiato pomeriggio di settembre, ad attenderci Lorella Carresi la responsabile comunicazione (che approfitto per ringraziare nuovamente per la sua disponibilità e amabilità). La nostra visita comincia con l’esplorazione della cantina dove riposano i loro pregiati vini. Appena entrati, il pungente profumo del mosto ci avvolge. Ascoltiamo con enorme interesse la storia della famiglia Mariani/Banfi fatta di amore per la terra e per l’affascinante mondo del vino. Ammiriamo le botti brevettate proprio tra queste mura dagli ingegneri della casa e la nuova area di vinificazione “Horizon”.
Inoltrandoci nelle varie sale, arriviamo nel cuore del Banfi dove sono custodite le loro botti. Sapevate che le varie toghe delle botti sono accuratamente selezionate e stagionate in sede per poi essere spedite direttamente dal loro falegname al nord Italia per poi essere assemblate? L’amore per il loro vino comincia sin dalle legnose fasce.
Al Banfi il viaggio tra i profumi e i sapori delle vigne toscane spazia tra i grandi vini di Montalcino (Brunello, Rosso e Moscadello di Montalcino), passando per altre pregiate denominazioni toscane: dal Chianti, Bolgheri, Chianti Classico ad alcune tra le più rinomate denominazioni piemontesi. E noi, proprio nella magnifica sala delle degustazioni, ne abbiamo provato ben 6 dei loro vini. Cominciamo con uno Stil Novo, un esperimento del 2015 con un nome che ci riporta con la mente alla letteratura e a Dante Alighieri. Proseguiamo con un Summus 2009, un Rosso di Montalcino 2014, un Brunello di Montalcino 2011, un Poggio alle Mura 2011 ed uno del 2014. Abbiamo concluso con un Poggio alle Mura Riserva 2009.
Terminata la degustazione, già un po’ ebbri dei loro aromi, andiamo alla scoperta dell’antico borgo della fortezza oggi trasformato in un hotel di lusso circondato da vigneti ed oliveti. Dopo il palato, anche gli altri sensi sono coccolati nelle lussuose camere ed i suoi giardini ben curati, ideali per godersi la tranquillità della campagna toscana. Il borgo, risalente al 1700, ospita sei camere ed otto suites e Junior suite tutte contraddistinte da un design raffinato e originale opera dell’architetto d’interni Federico Forquet, uno dei più rinomati in Italia.
Per ammirare il Borgo del Castello di Poggio alle Mura vi invito a visionare il loro video.
PER MAGGIORI INFORMAZIONI
La cantina: castellobanfi.com
Il borgo: castellobanfiilborgo.com
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DOVE DORMIRE
Una piccola meraviglia tutta italiana, e poi cosa c’è di più romantico di un castello circondato da vigneti? 😉
Credo nulla se poi aggiungi l’amabilità e la professionalità avrai un cocktail divino 😉 Grazie di esser passata.
Buona giornata!
Ah la Toscana e i suoi vini! A novembre sono per un giorno a Firenze, ma mi piacerebbe fare un bel tour nei luoghi del vino *_*
Noi ci abbiamo provato ma la maggior parte delle cantine era chiusa per vendemmia -_- Ti consiglio comunque il Banfi, un’esperienza unica e da ripetere sicuramente. 😉 Buona giornata e grazie per esser passata!
Lily, da me trovi una sorpresa…;)
Scappo a vedere 😉
sei sempre un tesoro cara <3
Ti ho citata nella mia pagina facebook 😉 https://www.facebook.com/Lillyslifestyle
Ok, dopo vengo a leggere.
Un bacio
L’ha ribloggato su gomodae ha commentato:
Italy you are unique!