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Sulle tracce dei templari in Portogallo, Almourol

Un Portogallo misterioso, tra miti, leggende e storia. Un tesoro nascosto su un isolotto nel mezzo del fiume, un ordine religioso di guerrieri e una serie di castelli eretti a difesa del regno. Di questo ed altro ancora voglio parlarvi oggi.

PRENOTA TOUR DEI TEMPLARI PARTENZA DA LISBONA

Andiamo sulle tracce dei templari in Portogallo e visitiamo il misterioso castello di Almourol.

Almourol, o anche Al-morolan ovvero la pietra alta, fu conquistato dal re cristiano D. Afonso Henriques nel 1129. Scacciati i mori, il castello fu da lui ceduto ai templari al fine di proteggere l’allora capitale del Portogallo: Coimbra.

La fortificazione fa parte della «linea difensiva del Tago» insieme ai castelli di: Monsanto, Pombal, Zêzere e il più famoso il Castello di Tomar.

Il castello di Almourol fu edificato su un isolotto di granito nel mezzo del fiume Tago. Non mancano leggende e misteri ed è proprio seguendo questi indizi che siamo andati, per voi, alla scoperta di una delle sedi templari che si trovavano in Portogallo.

L’ordine dei templari, per chi non lo sapesse, fu fondato da 9 cavallieri nel 1118 a Gerusalemme. Ma quando arrivano in Portogallo?

Img: Vortex Magazine

Secondo registri ufficiali i templari arrivarono nel 1128 e ci rimasero fino all’estizione dell’ordine, per ordine del papa Clemente V, nel 1314.

L’allora re portoghese D. Dinis, che non voleva perdere le ricchezze templari su suolo nazionale, riuscì a far istituire nel 1319, grazie all’aiuto del papa Giovanni XXII, l’Ordine dei Cavalieri di Cristo a cui donò le ricchezze dei templari. Furbetto non credete?

Il nostro viaggio comincia a Vila Nova da Barquinha. Arriviamo verso le 10, lasciata l’auto in sosta al lato dell’ufficio del turismo, ci rechiamo all’appuntamento con Filipe Bento, direttore esecutivo della Welcometo. Con lui siamo andati alla scoperta del bianco paesino sviluppatosi a bordo Tago, il poetico fiume.

Visitiamo con lui l’imperdibile giardino delle sculture, un vero e proprio museo di arte contemporanea a cielo aperto le cui opere sono firmate da nomi del calibro di Joana Vasconcelos, Alberto Carneiro e José Pedro Croft, giusto per citarne alcuni [Galleria fotografica].

Conclusa la visita e rinfocillati per pranzo, ci imbarchiamo per andare alla scoperta di uno dei castelli più suggestivi del Portogallo. L’accesso è possibile sono via fiume, utilizzando un’imbarcazione, questo rende la visita ancora più suggestiva.

“Pelo Tejo vai-se para o Mundo” citava Alberto Caeiro, eteronimo di Fernando Pessoa e noi siamo saliti a bordo per andare alla scoperta dell’isolotto dove pare sia nasconda parte del tesoro dei templari.

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Navighiamo calmi sulle acque del fiume, ammiriamo la vegetazione che lo contorna e le specie di uccelli che volano liberi sulle nostre teste. Il sole colora di oro la superfice e noi, come un pennello che scorre su una tela, tracciamo linee curve sullo specchio d’acqua lungo la nostra navigazione.

Dopo pochi minuti, eccolo. Ci sentiamo come gli antichi navigatori portoghesi quando scorgono in lontananza la loro meta. Il suo aspetto non lascia dubbi è una fortezza templare con le sue nove torri circolari che sovrastano il fiume.

Attracchiamo al molo del castello, siamo fortunati non c’è nessuno. Lo visitiamo in solitaria e prendendoci il nostro tempo. Per chi soffre di vertigini, come me, può avere alcune difficoltà nel salire sulle scalette del molo e sulla torre del castello, ma devo dire che ne è valsa la pena. Il viaggio poi è anche un modo per superare i nostri limiti, non credete?

Il castello che troviamo oggi è già frutto di diverse ricostruzioni. Pare che la fortezza originaria risalga addirittura al periodo romano. I mori ne fecero uno dei loro punti strategici di avvistamento e nel 1129 lo conquistò D. Afonso Henriques che lo cedette nel 1160 ai templari.

Danneggiato dal famoso terremoto del 1755, fu poi ricostruito secondo una visione romantica del tempo ed utilizzato poi durante la dittatura. Oggi è uno dei monumenti nazionali del paese.

La nostra visita si conclude con un magnifico viaggio in barca sul Tago con il castello alle nostre spalle che ci guarda allontanarci. Filipe ci sorprende ancora con una sosta in un altro bianco paesino a bordo fiume, Arripiado. Scaliamo (letteralmente) le sue strette stradine per ammirare il Tago dall’alto e i campi tutti rosa dei ciliegi in fiore.

Un brindisi a questa magnifica giornata è d’obbligo e cosa c’è di meglio di un vino abafado? Saúde a voi miei cari lettori e al prossimo “Viaggio in Portogallo“, citanto l’amato Saramago.

Un post condiviso da Lilly’sLifeStyle (@liliananavarra) in data: 1 Apr 2017 alle ore 07:57 PDT

“Questo Viaggio in Portogallo è una storia. Storia di un viaggiatore all’interno del viaggio da lui compiuto, storia di un viaggio che in se stesso ha trasportato un viaggiatore, storia di un viaggio e di un viaggiatore riuniti nella fusione ricercata di chi vede e di ciò che è visto, un incontro non sempre pacifico tra soggettività e oggettività.” Saramago

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Prima di lasciarvi voglio scrivervi le ultime informazioni utili per la vostra visita al castello di Almourol.

COME ARRIVARE
In auto: A1 da Lisbona e poi A23 e IC3
In treno: Lisbona – Entroncamento / Entroncamento – Barquinha
DOVE DORMIRE
Numerose sono le offerte che troverete su Airbnb. Non siete ancora iscritti? Vi regalo allora 30€ da utilizzare per la vostra prima prenotazione. Cliccate qui.

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