Ultimamente molti mi scrivono per chiedermi informazioni sugli stadi e le squadre di calcio di Lisbona. Queste email e messaggi facebook mi hanno fatto riflettere e constatare che, effettivamente, non ve ne avevo mai parlato.
Oggi vi porto alla scoperta di uno dei due emblematici stadi della città, oggi entriamo insieme nello stadio dello Sporting.
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Per poter parlare di questo stadio dobbiamo risalire al 2003, il 6 agosto per la precisione, anno in cui fu inaugurato. In realtà, lo stadio dello Sporting, o per meglio dire Estádio José Alvalade, ha una storia ben più lunga e antica.
Le origini
Tutto risale al lontano 8 maggio del 1906 quando esisteva il primo campo al n.73 di Alameda do Lumiar. Si chiamava Sítio das Mouras ed i terreni erano di proprietà del Visconte di Alvalade.
Suo nipote, José Alvalade (vi dice qualcosa il nome?) voleva realizzare un sogno: creare un centro sportivo che sarebbe stato ricordato negli anni a seguire. Grazie al nonno, che gli cedette i terreni, il primo passo fu dato.
Ovviamente, la storia non finisce qui. L’anno successivo, nel 1907, si costruisce un secondo campo chiamato Estância de Madeira.

Bisogna però aspettare il 1917, il primo aprile per l’esattezza, per vedere lo Sporting occupare l’attuale localizzazione: Campo Grande 412.
Senza dilungarmi troppo con la storia, salto di una 30ina di anni per raccontarvi un ulteriore cambiamento.
1947, anno in cui lo stadio di Alvalade era il quinto campo di giochi sportivi dello Sporting Clube de Portugal. Era uno stadio dalla conformazione olimpica ed ospitava diverse discipline sportive.

Negli anni fu ampliato più volte, pensate che nel 1984 lo stadio possedeva 40 palestre, sette padiglioni, una pista di ghiaccio, due campi per allenamenti con erba, pista di tartan ed una capacità di ben 72.000 persone.
Ma cosa succede poi?
Con l’Euro 2004 tutti gli stadi del Portogallo ricevono una modernizzazione e quello di Alvalade è letteralmente demolito per lasciare lo spazio all’attuale Estádio Alvalade. Ed è proprio qui che entro per farvelo visitare virtualmente.

La mia visita
Arrivo allo stadio dello Sporting in metropolitana (linea verde Campo Grande), contorno lo stadio ed entro nell’atrio VIP (porta 1) per cominciare la visita del Museo dedicato alla squadra e allo stadio.
Chi mi conosce sa bene che non sono un’appassionata di calcio ma esser immersa in tanta storia, così strettamente legata alla città e ai suoi abitanti, mi affascina.
Sarà per l’entusiasmo delle mie guide (ovviamente tifosi dello Sporting) sarà per gli ambienti ricreati al suo interno, fatto sta che vengo letteralmente travolta da questo vortice leonino.
Le sale si susseguono, incredibile quella delle coppe vinte nelle varie discipline sportive. Cimeli di grandi campioni che se potessero parlare non so quali incredibili storie ci potrebbero raccontare.
Conclusa la visita al museo, comincia la visita dello stadio. Entro nella mitica Porta n.10, sapete la storia? Questa porta (entrate nella galleria fotografica per vederla), che oggi si trova all’interno, in realtà era la porta principale dell’antico stadio. Un pezzo di storia che ha visto attraversare grandissimi nomi del calcio nazionale ed internazionale e….. me.
Scendo le scale che solitamente sono percorse dai giocatori avversari. Non riesco ad immaginare che trauma psicologico. Più scendono nella “bocca del leone” e più son bombardati da slogan e foto di uno Sporting vittorioso ed esultante. Ottima strategia di terrore psicologico. Funzionerà?
Visito lo spogliatoio (vuoto, non pensate subito a male) e poi lo stadio con le sue colorate sedie. Ero già entrata in questo stadio per una partita della Roma (non sono romanista, ero in vesti ufficiali di lavoro) ma visitarlo vuoto mi dona la giusta prospettiva sulla sua architettura.
Qui si conclude la visita, cosa mi rimane impresso nella memoria? Le foto dei volti di tanti uomini e donne che hanno dedicato la loro vita ad una passione, lo sport. Bisognerebbe prendere esempio da loro per aver avuto il coraggio di credere ed andare avanti per realizzare un sogno.
Prima di lasciarvi vorrei ringraziare Frederico S. e Paula P. per aver organizzato la mia visita e i simpaticissimi Ana Raquel e Filipe, le mie guide personali alla scoperta del verde mondo leonino dello Sporting.
MAGGIORI INFORMAZIONI
VISITE
MUSEO
Tutti i giorni dalle 10:30 alle 13 e dalle 14.30 alle 18
STADIO José Alvalade
Tutti i giorni alle: 11:30; 14.30; 15.30; e 16.30
Sai che effettivamente quello degli stadi o delle arene sportive potrebbe essere un filone turistico interessante per un tifoso?
Al di là dell’aspetto storico culturale sai quanti turisti-tifosi sarebbero capaci di uccidere pur di vedere memorabilie, spogliatoi e cose del genere? I numerosi messaggi che hai ricevuto la dicono lunga! 😉 Potresti aggiungerlo al tuo portfolio di tour tematici 😉
😉 grazie del consiglio ma il turismo sportivo non mi interessa ed io ho il lusso di fare un lavoro che amo (non mi va di rovinarlo hahahahha). Comunque forse ci sarà una bella novità per i miei seguitori tifosi…. presto (spero) annuncerò. Grazie di esser passata.Buona giornata :*
Tutto avrei pensato in vita mia meno che alla reale storia che si cela dietro ad una stadio. Che sciocca… lo vedi li… ti da ai nervi x i disagi che ti provoca x le partite visto che ci abiti vicino… ne apprezzi i portici che lo adornano in parte… la struttura imponente e piuttosto vasta con annesse piacine e non ti rendi conto che anche quell’erbetta è nata e cresciuta sopperendone altra e dunque vi è un pezzo di storia anche li. Grazie x questo bel racconto e x avermi aperto gli occhi… questa mattina. Buona giornata mia cara
Ma grazie a te per queste parole <3 sei sempre un tesoro. Come te, non immaginavo nemmeno cosa ci celasse al suo interno. È stata una bella scoperta. Adesso spero di visitare l'altro. 😉 Tu quando ci scrivi uno dei tuoi magnifici articoli? Ogni tanto entro per sbirciare. Mi manca leggerti. :* Buona giornata!
Beh ma a me piacciono i tuoi articoli.. non ti scrivo fesserie. Non leggo libri ma i blog si. Io spero di scrivere presto.. ho iniziato a lavorare e sto facendo la pendolare… esco da casa alle 5.30 di mattina e rientro alle 18. Mi manca il tempo materiale… altrimenti ne avrei di cose da raccontarvi ^.^
Mamma mia, immagino. Spero che uno di questi fine settimana avrai un po’ di tempo per noi lettoruccini tuoi adorati. 😉
Grazie Lili sei molto dolce ^.^ buon inizio settimana ^.^
anche a te :*
Gracias ^.*
Uh ci sono stato! Coloratissssssimo 😊
Hai visitato entrambi o solo questo? 🙂 Io mi st organizzando per l’altro.
No, c’era la Finale di Champions ed era chiuso alle visite. Dev’essere stupendo il Da Luz!
🙂 dentro l’ho visto per la partita del Napoli, son curiosa di visitare il museo. Spero di riuscirci e raccontarvelo.