Scrivere un altro articolo su cosa vedere a Napoli sarebbe a dir poco inutile viste le numerose informazioni che potete trovare online. Oggi voglio invece raccontarvi di una mia giornata a Napoli, la mia città natale. Una giornata che non includerà visite di monumenti ovvi ma, leggendo, farete una passeggiata virtuale insieme ad una napoletana.
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«Della posizione della città e delle sue meraviglie tanto spesso descritte e decantate, non farò motto. “Vedi Napoli e poi muori!“ dicono qui» Goethe
Chi mi segue da un po’ sa benissimo che quando viaggio, o torno in Patria, mi piace sempre scoprire il “non ovvio” delle città.
Solitamente percorro strade che il turista non include, mi piace fermarmi ai tavolini di una caffetteria per osservare la vita locale che scorre dinanzi a me. Insomma, non solo una turista tipica. Con me potete andare a Parigi senza passare per la torre e il Louvre, andare a Roma senza vedere il Colosseo o il Papa…
Siete pronti a trascorrere questa giornata virtuale con me?
Ipotizziamo che siete appena arrivati a Napoli, avete noleggiato un auto, e volete partire alla scoperta di questa meravigliosa città. Non per nulla Johann Volfang von Goethe nella sua magnifica opera “Viaggio in Italia” cita’ Vedi Napoli e poi muori!’.
Una giornata a Napoli non può non iniziare con ‘na tazzulella ‘e cafè. Il caffè è un’arte e un rito al quale non potete sottrarvi. Vi porto con me in centro, proprio al lato di Port’Alba al Caffè dell’Epoca, soprannominato anche il Caffè degli Artisti.
Solo a Napoli è possibile entrare in una caffetteria e parlare delle poesie di Leopardi con il proprietario che è alla cassa e cerca di concludere il cruciverba. E mentre si parla di poesia, lui comincia a decantare il sabato del villaggio.
Usciti dalla caffetteria basterà che attraversiate la strada per ammirare i resti delle mura greche scoperte nel 1954. Direi che la mattina comincia con il piede giusto.

Continuando a passeggiare per il centro storico, verrete sicuramente colpiti dai colori, i sorrisi e lo spitito festivo dei suoi vicoletti.
Avrete la possibilità di parlare d’arte con un pittore di strada, Luigi Gramegna, ed ammirare i suoi irresistibili mini quadri astratti e i cornicelli rossi tanto amati da noi napoletani.
La città respira arte, dalla pittura alla street art le stradine di Spaccanapoli sono una galleria d’arte a cielo aperto. Numerosi sono gli artisti urbani di fama nazionale ed internazionale che sono giunti fin qui per lasciare una loro opera agli occhi dei passeggiatori attenti ma anche per dei più distratti.
Tutta questa strada vi ha messo un certo languorino? Bene. A Napoli è imprescindibile mangiare una pizza. Dove? Potrei azzardare una risposta: ovunque!
Non essendo abituati alle dimensioni delle pizze napoletane credo che, per digerire, dobbiate fare una bella passeggiata. Riprendiamo allora il nostro girovagare.
Forse adesso arriva un consiglio un po’ ovvio ma vi assicuro che una percentuale altissima di napoletani (stessi) non ha ancora visitato questa preziosità: Napoli Sotterranea.
Un reticolo sotterraneo scavato in epoca augustea per dotare la città di una rete complessa di acquedotti, alimentata da condotti sotterranei provenienti dalle sorgenti del Serino, pensate a ben 70 km di distanza dal centro di Napoli.
Usciti alla luce del sole, potrete sempre fare un salto nella strada più famosa della città, San Gregorio Armeno, conosciuta da tutti come “la strada dei presepi“. Pensate che, a
Napoli, l’arte presepiale risale alla fine del 700. Non dimenticate di comprare un bel cornicello rosso che vi porterà fortuna.
Nelle vicinanze potreste anche farvi inebriare dai profumi del cioccolato nella cioccolateria storica Gay-Odin, una storia che rimonta all’800.
Tutto questo girovagare e il profumo di cioccolato vi ha riaperto lo stomaco? Perché non stuzzicare sapori di mare e/o terra comprando un cuppetiello? Non sapete cos’è? È un cono di carta ripieno di fritturina napoletana. Una delizia. Vi avviso a Napoli ingrasserete almeno un paio di chili.
Continuando la passeggiata, avrete la possibilità di assistere a dei veri concerti di musica napoletana per strada e restare a bocca aperta con le capacità cantore degli artisti.
A questo punto avete due opzioni per concludere il pomeriggio. Dopo questa lunga camminata direi che è il momento di riprendere l’auto e salire su un monte, anzi, a Capodimonte per una visita al Bosco Reale e Museo di Capodimonte oppure, se preferite, lasciare Napoli e recarvi a Baia e Pozzuoli dove potrete visitare il Tempio di Venere al porto di Baia, salire sul Monte di Procida, con vista mozzafiato sul mare e il Vesuvio ed arrivare poi fino alla spiaggia di Miliscola per fare due passi sulla sabbia ambrata.
Io ho optato per la prima opzione, la visita (notturna) del museo. Approfittando degli appuntamenti del giovedì sera, ho visitato la nuova mostra proposta dal museo dedicata a due opere dell’artista belga Jan Fabre. Naturalia e Mirabilia è il titolo della mostra dove sono presentati due lavori realizzati interamente con gusci di scarabeo gioiello. Visitabile fino al 22 ottobre 2017.
Ho approfittato anche per visitare la sezione dedicata all’arte contemporanea del museo. Sapevate che il Museo di Capodimonte è stato il primo museo napoletano a dedicare una sala all’arte contemporanea?
Se siete curiosi di scoprire le opere che ho ammirato, basterà entrare nella galleria fotografica sottostante.
Questa giornata a Napoli si è oramai conclusa e spero che i miei consigli vi abbiamo convinti a visitare la mia amata città. Ma prima di lasciarvi, voglio consigliarvi la lettura di alcuni articoli correlati.
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Amo la mia bella Napoli!! Non vedo l’ora di riiniziare l’università per viverla giorno per giorno! 🙂
🙂 La amo anch’io!!!
Ciao bentornata a Lisbona ^_^ Ero curiosa di vedere Napoli attraverso i tuoi occhi! Sai credo che saresti una guida napoletana eccezionale nella tua città 😉 Il caffè “letterario” è TOP, non lo conoscevo e quando torno a Napoli devo farci assolutamente tappa! E adesso devo procurarmi immediatamente un cuoppo hahah!
🙂 sono ingrassata in pochi giorni ma tanto ero arrivata preparata. Fammi sapere poi sia del caffè che del cuoppo 😉
Non sapevo dell’ o’ cuppetiell’ (scritto giusto? 😂). Sembra davvero ottimo come spuntino street food!
Io il caffè l’ho preso (oppure lo presi, perchè usate il passato remoto 😜) al Gambrinus, vicino a Piazza del Plebiscito!
Buono il Gambrinus ma “noi” andiamo in altri caffè 😉 Sei ancora in viaggio giusto? 🙂 Buon giornata!
A dire il vero sono andato lì per la fama diciamo, più che per il caffè!
Esatto, ancora qua 😊
Pure a te!
😉 hai “azzeccato” il posto giusto!!!