Si è conclusa ieri la seconda edizione del festival Lisboa Soa un festival di performance artistiche legate al mondo dei suoni nella natura. Dopo la prima edizione, tenuta nel giardino di Tapata das Necessidades, quest’anno il festival ha invaso la magnifica location della Estufa Fria di Lisbona.
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A causa della vastità della programmazione culturale di settembre a Lisbona non sono riuscita a seguire l’intero festival. Ho però approfittato del suo primo giorno per conoscere le varie istallazioni sonore ed assistere ad alcune performance artistiche in programma.
Appena entrati vi consegnano il programma del festival. Varcata la soglia ho deciso di non seguire il sentiero normale ma volevo deambulare senza una direzione precisa.
Durante l’esplorazione, certe volte, era difficile separare i suoni delle istallazioni da quelli naturali dell’ambiente: il vento che accarezza le foglie, gli uccelli che saltellano tra le palme e i rigoli e le cascate d’acqua che percorrono quasi l’intera serra.
ESTUFA FRIA
Mi piace sempre contestualizzare gli eventi e parlare un po’, senza dilungarmi non temete, della location scelta. Sapevate che l’Estufa Fria di Lisbona prima di essere un giardino serra, nel XIX secolo, era una cava per l’estrazione del basalto?
A causa di una nascente dove sgorgava acqua, che comprometteva l’estrazione, dovettero poi chiuderla. Così, nel 1912 in quest’area, è stato inaugurato un giardino di piante oriunde del mondo intero facente parte del piano per “verdeggiare” Avenida da Liberdade.
Nel 1926 poi l’architetto e pittore Raul Carapinha comincia a fantasticare con il giardino per trasformarlo in una serra, conclusa poi nel 1930 ed inaugurata ufficialmente tre anni dopo.
Bisogna però aspettare gli anni 40 per vedere la serra con l’aspetto che ha oggi, con i suoi laghetti e quella che viene chiamata nave, una struttura che ospitava il teatro municipale e che oggi è utilizzata per eventi.
LE ISTALLAZIONI SONORE
In questo mio resoconto non elencherò le istallazioni in ordine di percorso perché, come vi accennavo, non ho seguito nessun percorso e scappavo un po’ dalle persone per godermi lo spazio e l’esperienza sonora in solitudine.
La serra che ospita il festival si compone di due aree distinte l’Estufa Fria e l’Estufa Quente. Comincio l’esplorazione della zona fredda (fria). L’ambiente è suggestivo e le istallazioni sono quasi mimetizzate nella natura.
Non immaginate la mia sorpresa quando, seguendo strani rumori, trovo alcune persone con dei stranissimi zaini. Guardate un po’….
Una delle opere che mi ha più incuriosito è stata sicuramente “Tile” Derrumbe dell’artista argentino Juan Sorrentino. Una cassa sonora che emette a cadenze regolari un suono di 47 hertz le cui vibrazioni fanno cadere gli azulejos che decorano la cassa del suono.
Quella invece che mi ha più emozionato, per l’interazione che potevamo avere con essa, è stata la Cactusworkestra dell’artista portoghese João Ricardo. Voi avete mai suonato un cactus? Io ora posso dire di si, guardate il video sottostante.
Incredibile anche il percorso che passa per una grotta e arriva ad una capanna sonora, un’istallazione dal nome Passagem dell’artista portoghese Claúdia Martinho. Maggiori informazioni.
Sapete che le grotte mi affascinano e sono sempre magneticamente da esse attratta. Altra opera che ha colpito il mio interesse è Agitas as Águas Para Melhor Ver o Fundo una collaborazione Portogallo/Stati Uniti tra Adriana Sá e John Klima. Maggiori informazioni.
LA PERFORMANCE
A causa di impegni sono riuscita ad assistere appena ad una delle performance previste, quella di Adriana Sá e John Klima. Un atipico concerto di cavi di rame, corde e suoni preregistrati.
Durante il concerto l’artista portoghese Adriana suona un zither modificato e cavi di rame amplificati, mentre l’artista americano John suona cavi di acciaio captando risonanze magnetiche con un microfono di sua creazione. Maggiori informazioni.
Vi ho incuriosito? Non vi resta che guardare il mio video riassuntivo di questa prima giornata di festival sonoro. Buona visiione!
Ma bella e insolita come esperienza! *_* Ma tutte in Portogallo stanno? E soprattutto tutte tu le scovi? 😛
Buon lunedì 🙂
hehehhehe 😉 fa parte del mio lavoro. Se poi scopro cose strane non resisto devo partecipare 😀 Buona settimana cara.