E se andassimo insieme alla scoperta della Valle del Douro, patrimonio dell’Unesco, durante un fine settimana? E se scoprissimo un nuovo volto di questa regione vinicola, la più antica del mondo senza eleggere il vino come suo protagonista? Vi ho incuriosito? Partiamo insieme alla scoperta di un viaggio alternativo lungo il fiume Douro in Portogallo.
Il nostro viaggio nasce da una sfida: “possiamo visitare il Douro appena in un fine settimana partendo da Lisbona?” La risposta è “sì”.
Il nostro itinerario parte dall’aeroporto di Lisbona dove con appena un’ora di volo arriviamo a Porto. Presa l’auto a noleggio (leggete qui per i problemi del pedaggio) comincia il nostro viaggio su strada che ci porterà, lungo un intero fine settimana, alla scoperta di località non sempre incluse nelle rotte di questa regione vinicola.
La nostra base per dormire è Vila Real, che fa parte della regione di Trás-Os-Montes, scelta per questioni logistiche di itinerario. Tra qualche linea scoprirete il perché.
Da Porto, lungo l’autostrada A4 verso Vila Real, passiamo per una cittadina che ho sempre desiderato visitare, Amarante. Un gioiello bagnato dal fiume Tâmega che io ho ribattezzato la cittadina pornografica del Portogallo (per saperne di più, cliccate qui).
VILA REAL
Arriviamo a Vila Real per pranzo. Dopo un salto rapido all’ufficio del turismo, decidiamo di percorrere il centro cittadino per ammirare i suoi magnifici edifici. Troviamo alcune botteghe per la lavorazione della latta e alluminio e ci fermiamo a parlare con alcuni artigiani.
Lo stomaco comincia a brontolare e cerchiamo, utilizzando sempre il nostro radar, una trattoria frequentata dai locali. Ancora una volta cogliamo nel segno.
Il Restaurante Cardoso è un locale a due piani ed è già pienissimo alle 13. Abbiamo mangiato il piatto famoso della casa, la Francesinha, io in versione vegetariana. Abbiamo speso pochissimo (la mia costava 3,5€) mangiato molto ed eravamo gli unici non locali dell’intero ristorante.
Prima di lasciare Vila Real consiglio di fare un giro alla scoperta delle opere di arte urbana realizzate per il festival annuale Pitoresco. Oppure, se non siete amanti della street art potete sempre visitare il famoso Palazzo Mateus.
Dove mangiare a Vila Real: vi consiglio due ristoranti, il primo è più una trattoria, Restaurante Cardoso (Rua Miguel Bombarda, 42) il secondo l’ho scelto per la cena del mio compleanno, Restaurante Maria do Carmo (Rua Gaspar Sameiro, 761).
Dove dormire a Vila Real: Noi abbiamo alloggiato a casa di Germana e non potevamo scegliere di meglio. Per prenotare, cliccare qui.
Dopo pranzo decidiamo di fare un salto a Bisalhães piccolo paesino di poche anime ma che dallo scorso novembre (2016) è diventato famoso per la sua terracotta nera eletta patrimonio dell’umanità dall’Unesco.
BISALHÃES
Non è stato facile trovare questa località di poche case ma la voglia di andare alla scoperta dell’olaria negra ci ha fatto arrivare fino a destinazione dopo vari giri tra le colline.
A discapito di quanto ci avevano detto (non troverete nessun artigiano se non telefonate prima) non mettiamo nemmeno piede nel paese che ecco il primo signore sporco di terracotta che, con un secchio in mano, raccoglieva l’acqua.
Accostiamo l’auto e gli chiediamo se lui produce la terracotta nera, un po’ imbronciato ci risponde di seguirlo. Quel broncio si trasforma poi in una bella chiacchierata con tanti sorrisi nella sua bottega dove ci mostra una fase della lavorazione della terracotta e diversi pezzi da lui creati. Guardate il video in basso.
Scopriamo che il signor Querubim Queirós da Rocha, di oltre 70 anni, lavora la terracotta da quando ne aveva appena 9 ed è stato pluripremiato per le sue opere. Ovviamente, noi usciamo dalla sua bottega con un bel bottino.
LA VALLE DEL DOURO
La regione demarcata come Douro fu istituita da una legge del 1756, durante il regno di D. José I e il primo ministro Sebastião José de Carvalho e Melo (in seguito Marchese di Pombal). È la più antica regione demarcata vinicola di tutto il mondo.
Con questa premessa capirete che una giornata intera è da dedicare sicuramente alla Valle del Douro. Seguendo un po’ la rotta di Saramago nel suo libro Viaggio in Portogallo abbiamo costeggiato il fiume Douro da Pinhão fino quasi alla fine del suo percorso quando abbraccia l’oceano.
PINHÃO
Partenza da Vila Real verso Pinhão seguendo la N323. Magnifica strada che fa giù e su tra le colline rivestite ad oro dalle vigne ingiallite dal sole che riposanti, dopo aver caricato i chicchi dei pregiati e famosi vini portoghesi, sonnacchiose contemplano la valle.
La strada costeggia il fiume e regala dei panorami incredibili. Non ci sono moltissimi punti dove potete fermarvi a scattar foto ma in quei pochi tratti non pericolosi la sosta, anche se breve, è d’obbligo.
A Pinhão facciamo appena una sosta per un caffè veloce per riposarci dalle numerose curve della strada. La cittadina è ancora assonnata e la vita scorre a camera lenta. Si vede che è nata appena per questioni commerciali e il fiume è il suo vero protagonista.
La cosa più incredibile di Pinhão è sicuramente la sua magnifica stazione ferroviaria completamente decorata di azulejos e ferma nel tempo. Da marzo ad ottobre è qui che passa il treno storico a vapore che rallegra i turisti con il suo famoso viaggio tra le vigne lungo il fiume Douro.
Riposati, continuiamo per la famosa strada N222 verso Régua, il tratto che l’Unesco ha eletto patrimonio dell’umanità. Ho sempre visto fotografie e video della famosa valle dei vini portoghesi ma vi assicuro che percorrerla, sopratutto in autunno, è un’emozione unica.
Lungo la strada numerose sono le case di vini che si susseguono e che invitano alla visita e alla degustazione. Noi, abbiamo deciso di visitarne appena una, visto che il vino non era il nostro vero scopo del viaggio.
Visitiamo la Quinta Bomfim. Arriviamo presto e questo ci da l’occasione di visitarla in solitudine. Proviamo uno dei loro vini di Porto Vintage, che conosciamo bene.
Dopo aver lasciato la terrazza, visitiamo la vigna nella quale esistono diversi percorsi a piedi da fare, tutti segnalati e con diverse tabelle informative interessanti (vedete la mia galleria fotografica).
RÉGUA
Lasciamo Bomfim con il dolce in bocca e riprendiamo l’auto per proseguire il nostro percorso verso Régua. Régua si sviluppò grazie al Marchese di Pombal che nel 1756 creò la Companhia Geral das Vinhas do Alto Douro (compagnia generale delle vigne dell’Alto Douro) e che fece delimitare con pietre di granito (marcos de Feitoria) le aree di produzione dei migliori vini.
Dopo un pasto veloce in una trattoria nei pressi del museo del Douro, proseguiamo verso Lamego dove saliamo i suoi 654 gradini (da fare solo una volta nella vita) del santuario di Nossa Senhora dos Remedios. Purtroppo non abbiamo molto tempo per visitare la città perché ci aspettano ancora molti chilometri da fare fino all’aeroporto di Porto.
Prendiamo la N108 e passiamo per una serie di paesini minuscoli che ad un occhio superficiale possono sembrare anonimi e senza interesse.
Il paesaggio cambia totalmente: le cantine cominciano a diminuire e le case aumentano. È ora di pranzo e le strade si svuotano per ripopolarsi verso le 15 quando gli uomini si recano ai bar.
Potevamo prendere strade più rapide e di facile percorrenza per tornare a Porto ma il nostro scopo era quello di costeggiare il più possibile il fiume Douro in tutta la sua lunghezza, come fece Saramago.
COMPRA CROCIERA + DEGUSTAZIONI + PRANZO
La rotta non è suggestiva come la N222 ma avrete la possibilità di ammirare il fiume dall’alto e ricevere qualche sguardo curioso degli abitanti di queste terre non percorse dai turisti e solo per questo, per me, ne è valsa la pena.
Voglio concludere con questa magnifica frase di Saramago che apre il suo libro Viaggio in Portogallo:
“Questo Viaggio in Portogallo è una storia. Storia di un viaggiatore all’interno del viaggio da lui compiuto, storia di un viaggio che in se stesso ha trasportato un viaggiatore, storia di un viaggio e di un viaggiatore riuniti nella fusione ricercata di chi vede e di ciò che è visto, un incontro non sempre pacifico tra soggettività e oggettività”.
La conclusione di questo nostro viaggio è avvenuta sulla spiaggia di Matosinhos a contemplare il tramonto.
Ringrazio per questo viaggio Rui Lima e la Delegação de Lamego, Douro Comunidade Intermunicipal.
ALTRE METE DA VISITARE IN PORTOGALLO
La stazione è bellissima! E pure il treno a vapore che meraviglia!
E poi la conclusione finale sul tramonto è da film! *_*
Baci!
Non era previsto il tramonto in spiaggia ma dovevamo fare tempo per il volo 😉 meglio di un film perché è la vita reale!!! <3 Bacini
Un errore comune, il porto non è stata la prima zona vitivinivola demarcata.
Lo fu il Chianti nel 1716.
Infatti 😉