Spesso a Lisbona mi sento Indiana Jones alla scoperta di segreti nascosti. Come dico sempre, Lisbona anche dopo quasi 20 anni continua a sorprendermi e a svelarmi incredibili segreti come questa fabbrica di caffè in pieno centro città. Una delle più antiche del Portogallo e la più antica di Lisbona dove avviene ancora la torrefazione al suo interno.
Negrita si chiama e si trova nel quartiere Arroios, in zona Intendente non lontano dalla nostra ambasciata e il largo che ultimamente sta facendo parlare molto di sé.
Conoscevo già (di nome) la fabbrica ed avevo già bevuto alcune delle loro miscele in bar storici della città, tra cui il caffè A Brasileira forse il più famoso. Visto che cerco sempre di stuzzicare il vostro interesse con curiosità, che vanno oltre l’ovvio, ho deciso di contattare la fabbrica e chiedere se era possibile una visita.
Sarò sincera non ero convinta che mi avrebbero risposto eppure, nemmeno due giorni dopo, ecco l’email con l’invito per una visita privata guidata da Helena, la figlia del proprietario. Che non ringrazierò mai abbastanza per l’amabilità ricevuta.
Nell’email mi si avvisa che l’indomani ci sarebbe stata una torrefazione e quindi più interessante la visita. Come darle torto? Fisso l’appuntamento per l’indomani alle 9. Una tempesta mi sveglia prima del solito ed io guardo dalla finestra quello che mi aspettava appena uscita dalla porta di casa. La mia curiosità era troppa per cancellare.
Arrivata alla fabbrica, completamente mimetizzata tra i condomini, comincio a chiacchierare allegramente con i proprietari e vengo munita di protezioni prima di entrare nella zona di lavorazione, per questioni sanitarie. Cosa ne dite mi dona il camice e la cuffietta?
La prima sala che visito è proprio quella della torrefazione, mi stavano aspettato per cominciare a riempire la macchina di caffè crudo dal colore verde sbiadito. Il caffè è inserito nella macchina che lo cuoce a 200º. È incredibile vedere da una piccola finestrella come in pochi secondi il colore di caffè cambia fino ad arrivare al colore del chicco a cui siamo abituati.
Il caffè poi passa nel tubo trasparente (guardate il video in cima) per esser pulito nuovamente da altri residui. I non chicchi restano sul fondo perché più pesanti. Passano poi in un recipiente che smista verso la bilancia oppure direttamente nel sacco per poi esser venduto ai clienti.
La Negrita è una fabbrica di caffè fondata nel 1924 da 3 soci, tra cui il padre dell’attuale proprietario, il signor Carlos Pina. Con la morte dei soci il signor Pina compra le altre parti e diviene unico proprietario della fabbrica e dei vicini terreni.
Il signor Carlos mi racconta un po’ della sua infanzia, ha appena 3 anni in meno della fabbrica e si rattrista un po’ nel vedere come le tendenze in fatto di caffè siano cambiate, in peggio, “La gente non beve più caffè” mi dice, ed io resto pensierosa su questa sua affermazione.
La visita continua nelle stanze attigue dove avviene la preparazione delle spezie, perché la Negrita anticamente non vendeva e trattava appena il caffè ma vari prodotti provenienti dalle colonie. L’odore della cannella è intenso, proprio in quel momento preparavano i sacchi per esser venduti in bar e ristoranti.
Passiamo nella sala dove impacchettano lo zucchero di canna e confezionano le bustine di caffè decaffeinato.
Torniamo poi nella sala comune, antica stalla rivestita di azulejos risalenti all’epoca della fondazione della fabbrica, dove si possono ancora vedere i ganci dove erano legati i cavalli.
La figlia del proprietario, Helena Pina, che oggi ha le redini della fabbrica, mi offre un caffè, Negrita naturalmente, qualità rubi. Delizioso.
Purtroppo arriva il momento dei saluti, dopo una bella chiacchierata davanti un caffè, un’usanza che accomuna molto italiani e portoghesi. Gentilissimi mi regalano una tazzina della fabbrica e un pacco del loro caffè.
È proprio questa la Lisbona che mi manca, una Lisbona che conoscevo bene 15 anni fa, fatta di persone, chiacchierate dove e con chi meno te lo aspetti. Piccoli gesti, come questi doni, che ti riscaldo l’anima e ti fanno innamorare sempre di più di questo Paese.
Ricordate: Lisbona non è solo monumenti e belle piazze vista fiume, Lisbona è fatta di persone, piccoli bar e taverne dove si respira ancora autenticità. E spetta a tutti noi, residenti e turisti aiutare a preservare questo patrimonio.
Alla prossima, per altre curiosità e segreti sulla città.
VI POSSONO INTERESSARE
Trovo che non sia affatto giusta l’impossibilità di allegare sotto al post una tazzina fumante di questo caffè che promette energia già solo a sentirne parlare 😛
E’ fantastico che tu abbia potuto visitare una torrefazione e ancora più fantastico il fatto che sia “segretamente occultata” fra i palazzi! Che fortuna comunque i vicini…svegliarsi al mattino con i profumi di una torrefazione (io ne conosco bene gli effetti avendola avuta vicino casa mia) è ogni volta come spararsi una tazza di caffè via endovena! Siamo ggentedelsud, non toccateci il caffè! 😉
Singolare questa scoperta li davanti… Ma il conoscere attraverso la rete diventa più pratico, e rapido, ma anche la magia della scoperta romantica attraverso indicazioni dei locali e dei libri, fa perdere quel sentore poetico di qualche tempo addietro.. Andrò a visitare questa Azienda di torrefazione, una grande curiosità mi accompagna… Grazie per l’indicazione…
Ciao Luciano, grazie a te per esser passato.