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La chiesa degli italiani di Lisbona festeggia 500 anni

comunità italiani a lisbona

Restano sempre tutti molto sorpresi quando, durante i miei tour, passiamo davanti la Chiesa del Loreto, o per meglio dire, la chiesa degli italiani. Titolo attribuito nel 1518 da D. João V per accogliere gli italiani residenti a Lisbona, principalmente mercanti e marinai. Fu uno dei primi luoghi di aggregazione della comunità italiana in città, voluta da chi? Dagli italiani stessi.

 

Situata in una zona nobile della città, in pieno quartiere Chiado, la Igreja do Loreto fu edificata nel 1518 anche se, in realtà, la prima edificazione della chiesa la si deve a Filippo Terzi, e solo in seguito, con la sua ultima ricostruzione di stampo neoclassico, fu firmata da José Costa e Silva, nome legato anche al Teatro São Carlos sempre in Chiado.

Il terreno su cui si erge la chiesa fu acquistato dagli italiani e su di esso esisteva un antico eremo dedicato a Santo Antonio, della fine del XV seculo. Quest’anno, più precisamente l’8 aprile 2018 (giorno in cui si è svolta una messa solenne con la presenza del Presidente della Repubblica Portoghese, Marcelo Rebelo de Sousa e celebrata dal Monsignore Rino Passigato), la chiesa compie 500 anni.

Duas igrejas, num saudoso largo,

Lançam a nódoa negra e fúnebre do clero:
Nelas esfumo um ermo inquisidor severo,
Assim que pela História eu me aventuro e alargo.

Cesário Verde, «O Sentimento dum Ocidental».

Citata in opere di Fernando Pessoa, nato in un edificio a pochi passi dalla chiesa, da Eça de Queiroz e dal poeta Cesário Verde, giusto per citarne alcuni, è una chiesa dedicata al culto della Madonna del Loreto.

Ma non solo poeti e scrittori sono i nomi celebri legati alla chiesa, ricordiamo anche Padre António Vieira (1676), il re D. João VI con la regina e la sua corte, il Papa Pio VI, quando era ancora cardinale (1799). Per non parlare poi della regina Maria Pia di Savoia, sposa di D. Luís (1862). Per terminare il cardinale Angelo Roncalli, conosciuto come Papa João XXIII, che celebrò tra queste mura una solenne messa nel 1956.

” È il primo santuario internazionale dedicato alla vergine, durante secolI, vero cuore della cristianità” (Giovanni paolo, ii).

Il culto della Madonna del Loreto arriva in Portogallo nel 1200 con i mercanti veneziani e genovesi ma per venerarla c’era bisogno di un tempio a lei dedicato. Fu costruita così una chiesa inglobandola nella Cerca de D. Fernando, mura fernandine edificate tra il 1373-75 (in basso un disegno di Alberto Sousa).

 

Ancora oggi è possibile vedere parti di queste mura all’interno del vicino Espaço Chiado, antico centro commerciale del quartiere.

Al lato della chiesa si trovava la torre della Porta di Santa Catarina. Si dice che parti delle decorazioni, recuperate durante la demolizione, siano state inglobate nella facciata della Chiesa di Encarnação situata di fronte. Chiesa definita la “figlia del Loreto” e costruita per riempire lo spazio lasciato vuoto dall’antica porta demolita.

Foto: Francesco Rocchini

 

Sopravvissuta ad un terribile incendio del 29 marzo del 1651, cosa che non possiamo dire dei due lavori di Tiziano al suo interno, la chiesa del Loreto soffrì grandi opere di ricostruzione per opera dell’Architetto Marcos de Magalhães nel 1676.

Il terremoto del 1755 arrecò molti danni alla struttura che fu in parte ricostruita nel 1785 da Joaquim António dos Reis Zuzarte.

In questo pannello, conservato nel Museu Nacional do Azulejo, possiamo vedere una rappresentazione su piastrella del XVIII secolo della chiesa.

Entrando con me, o da soli, noterete che è una chiesa a navata unica con 12 cappelle rivestite in marmo italiano e decorate da 12 statue dipinte che rappresentano gli apostoli. Incredibile l’organo del XVIII secolo, di autore sconosciuto, scampato alle varie calamità che colpirono la chiesa negli anni (la musica del video in cima proviene proprio da quest’organo).

Non si può restare indifferenti ai pannelli di azulejos che rivestono la sacristia, opera  del ceramista spagnolo Gabriel del Barco e alle pareti è possibile apprezzare la pittura di António Machado Sapeiro. Per non parlare poi del magnifico affresco della Madonna del Loreto che sovrasta il tetto della chiesa opera del pittore Pedro Alexandrino.

Foto: Renascença

 

Gli altari laterali sono dedicati a santi di città italiane: San Giovanni Battista (Genova, Torino e Firenze), San Carlo Borromeo (Milano), San Francesco di Assisi e San Francesco di Paola (Napoli). Sull’altare centrale, ovviamente, troviamo l’immagina della Madonna del Loreto con ai lati la bandiera vaticana, sulla sinistra, e quella italiana sulla destra.

Sinceramente, quello che più colpisce è l’entrata della chiesa e il suo frontone del XVIII secolo, opera del Borromini (le armi pontifici con i due angeli).

A completare la magnificenza della facciata, le statue della Nossa Senhora do Loreto (Madonna del Loreto), di San Paolo e di San Pietro. Se vi può interessare tutte le domeniche alle 11:30 è celebrata una messa in italiano. 

A questo punto non mi resta che scrivervi alcune pillole curiose sulla chiesa:

Prima di salutarvi voglio ricordarvi che durante l’intero 2018 numerosi saranno gli eventi organizzati per la celebrazione dei 500 anni della chiesa.

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