Nord del Portogallo, nel cuore della “Terra Fria” (terra fredda) di Trás-os-Montes, c’è Bragança una città affascinante e ricca di storia. Numerosi suoi illustri nomi sono saliti sul trono del Portogallo ma la città è anche affacciata sul presente con moltissima street art. Oggi vi porto con me alla scoperta di questa cittadina trasmontana.

Situata a 500 km da Lisbona e 200 km da Porto è una tappa imprescindibile per chi vuole visitare l’estremo nord portoghese. Fu qui che passò D. Afonso Henriques quando, nell’ottobre del 1143, fu a Zamora per firmare il trattato che assicurò l’indipendenza del Portogallo.
Fu sempre qui che la corte portoghese si stabilì nel 1494, quando D. João II fu a Tordesilhas per firmare con Fernando II di Aragona il trattato che divise il mondo (delle scoperte) tra i due Paesi. Niente male vero?

Vicinissima alla Spagna e alle porte del Parque Natural de Montesinho, Bragança può essere un buon punto di partenza, o base se restate più giorni come abbiamo fatto noi, per la visita di questa regione.
Noi le abbiamo dedicato 5 giorni pieni. Il nostro quartier generale è stato un piccolo villaggio, Santa Comba de Rossas, ad una decina di chilometri da Bragança. Qui abbiamo pernottato in un’antica casetta tutta recuperata: la Casa Freixedelo che vi consiglio vivamente se siete una coppia in viaggio o da soli (approfittate del mio sconto airbnb o booking).


Un po’ di storia
Molte le date di “fondazione” ma lo zampino degli archeologi torna a riscrivere il tutto. Possiamo conludere (per ora) che l’occupazione umana di Bragança risalga al paleolitico. Dell’occupazione umana del paleolitico e del neolitico sono ancora oggi ben visibili diversi reperti, alcuni dei quali custoditi nel Museu do Abade de Baçal.

Come sempre la maggior parte di questi reperti archeologici come: ceramiche, punte di frecce, braccialetti, fibie, ecc. sono stati ritrovati in contesti funerari.
La colonizzazione romana fu abbastanza lenta e (creò danni) dimezzò le varie popolazioni primitive oscurando le culture indigene. Oggi nella regione sono ancora visibili molte delle costruzioni di quel periodo, famose le strade ancora acciottolate e i vari ponticelli che ridisegnano i percorsi pedestri nei dintorni di Bragança.

Cosa visitare in città
La città si visita comodamente in una giornata piena. Noi, avendo la casa a pochi chilometri, ci siamo tornati più volte ma credo che si possa tranquillamente vedere in un’unica giornata. Cliccate sulla foto in basso per scaricare la mappa del percorso pedestre.

1- IL CASTELLO
Localizzato nell’antica cittadella, dentro le mura, la sua storia rimonta all’epoca della costruzione della prima cinta muraria e del suo villaggio. Se dovessimo però datare il castello dovremmo sicuramente fare un salto nel XIII secolo durante il regno di D. Dinis.
Da precisare che il castello che vediamo oggi è frutto di moltissime ricostruzioni successive ma le sue mura protettive, di ben 30 metri di altezza, sono quelle antiche.


Al suo interno oltre la torre de menagem, di spicco anche la “Torre da Princesa” (torre della principessa) che, come potete immaginare dal suo nome, è legata ad una leggenda.
LEGGENDA: C’era una volta…. nel castello di Bemquerença (antica Bragança) una principessa orfana che viveva con suo zio, il signore del castello. Come tutte le leggende che si rispettino c’è una storia d’amore.
La princessa si innamora di un nobile cavaliere (nobile di anima) che purtroppo era di famiglia povera. Per poter sposare la principessa parte in cerca di fortuna. Gli anni passavano e la principessa, che aspettava il suo valente cavaliere, rifiuta tutte le proposte di matrimonio.

Lo zio, stufo di questa situazione, una notte si traveste da fantasma e minaccia la principessa con la promessa che se non si fosse sposata con l’amico “dello zio” avrebbe sofferto grandi tormenti per tutta la vita.
Il povero zio non sapeva che la porta della stanza si sarebbe aperta e un raggio di luce avrebbe smascherato il suo travestimento. La principessa, capito l’inganno, non fu mai più costretta a sposarsi ma passò la vita (da sola) chiusa nella sua torre in attesa (invano) del ritorno del suo cavaliere. Ancora oggi le due porte della torre sono conosciute come la Porta del Tradimento e la Porta del sole.

2- Torre de Menagem
All’interno del castello potrete visitare la sua imponente torre di ben 34 metri di altezza, trasformata in museo militare, che occupa quasi tutto il suo interno. Troverete reperti della I Guerra Mondiale, tra gli altri, e potrete scoprire la storia della Penisola Iberica.

3- Chiesa di Santa Maria da Assunção
Situata al lato della Domus, la chiesa è il risultato di diversi restauri effettuati tra il XVI e il XVIII secolo. Conosciuta anche come Igreja de Nossa Senhora do Sardão mantiene gran parte della sua struttura originaria di stile romanico del XII secolo ed è considerata la più antica della città.


4- Piazza della cattedrale (praça da Sé)
Sicuramente la sua piazza più bella e pittoresca, noi l’abbiamo visitata durante il fine settimana quando organizzano una piccola fiera di prodotti locali molto colorata. Ottima anche per fare una pausa pranzo all’ombra in uno dei numerosi baretti e localini.

Nella pizza potrete visitare la vecchia cattedrale di Bragança (Sé Velha de Bragança) e il Solar dos Calaínhos, una casa nobile del seicento appartenuta al generale di cavalleria João Sarmento de Lousada Pimentel, che ha combattuto durante la guerra dei Sette Anni.
5- MUSEI imperdibili
Se vi piace visitare i musei vi consiglio un trittico, tutti situati nella stessa stradina:
- Il Centro di Arte Contemporanea Graça Morais. Interessante dentro e fuori visto che è un progetto dell’architetto Souto Moura. Imperdibili sopratutto le sue sale dedicate alla pittura trasmontana;
- Il Centro di Fotografia Georges Dussaud (entrata gratuita). Come potete dedurre dal nome è un museo dedicato al fotografo francese Georges Dussard che dedicò molti suoi scatti alla regione portoghese e ai suoi abitanti;
- Il Museo dell’Abate di Baçal importante sopratutto per la collezione archeologica e arte sacra.
Anche se non fa parte del trittico, consiglio una visita al Museu Ibérico da Máscara e do Traje, museo della maschera iberica. Un museo che vi permetterà di scoprire la storia e le tradizioni legate al carnevale portoghese. Potrete curiosare tra maschere e costumi diabolici delle varie feste d’inverno sia portoghesi che spagnole.


Esistono anche itinerari accessibili cliccare qui o sulla mappa in basso.

ITINERARIO ACCESSIBILE: Jardim da Avenida João da Cruz (1) – Pólis de Bragança (2) – Praça da Sé (3) – Antiga Sé Catedral (4) – Centro de Arte Contemporânea Graça Morais (5) – Praça do Mercado (6) – Igreja da Misericórdia (7) – Igreja de Santa Clara (8) – Museu Abade de Baçal (9) – Igreja de São Bento (10) – Porta da Vila (11) – Museu Ibérico da Máscara e do Traje (12) – Castelo de Bragança (13) – Domus Municipalis (14) – Igreja de santa Maria (15).
ARTE URBANA
Una delle sorprese di questa visita a Bragança è stata la quantità di opere di arte urbana trovate per caso in città. Grazie al Sm’arte – Festival de Street Art abbiamo potuto ammirare opere di artisti del calibro di: Bordalo II, Draw, Catarina Glam, MAR e molti altri. Vi ricordo che se vi interessa la street art nel blog troverete una sezione dedicata, cliccando qui.



COSA E DOVE MANGIARE
Non potevo non consigliarvi un ristorante dove siamo stati e ci siamo trovati benissimo, con quantità enormi e prezzi contenuti. Non è in centro ma vale la pena i 5 km in auto da fare: Restaurante Típico O Javali (Estrada do Portelo).

Ovviamente, potete optare per altre scelte ma lasciatevi almeno consigliare sui piatti imperdibili. Premetto che per chi non mangia carne, come me, avrà qualche difficoltà anche se i piatti di baccalà non mancano. Per i vegetariani invece sarà un’ardua avventura trovare qualche piatto.
Cosa consiglio a tavola?
- Fumeiro (carne di maiale affumicata per la conservazione);
- Butelo (insaccato di maiale bísaro fatto con stomaco, ossa, cartillagine e carne) solitamente accompagnato da casulas (bucce di fagioli secche);
- Funghi e castagne;
- Galo no pote (gallo nel piatto, solitamente un tegamino di terracotta);
- Vitello alla mirandesa;
- Feijoada transmontana (fagiolata con diversi pezzi di carne);
- Cinghiale e cacciagione varia;
- Couscous transmontano (l’ho cercato disperatamente ma nulla, spero siate più fortunati di me);
- Budini e dolci di castagna, la vera regina della regione;
- Torta di ceci;
- Miele di castagno o edera.

DOVE DORMIRE
Consiglio una casetta tipica completamente ristrutturata a pochi chilometri da Bragança, Casa Freixedelo. Per approfittare delle 30€ che regalo per la vostra prima prenotazione su airbnb cliccare qui.

CONSIGLI DI LETTURA
Cliccare sulle immagini sottostanti per accedere alle informazioni ed eventualmente l’acquisto.


Fico… Lilly ti avviso, c’è una nuova tratta Cagliari-Porto… il mio ritorno in zona è più vicino… 😉
Yeeeeeeee!!! Lo sai che tu/vi aspetto con ansia. Basta che tu me lo faccia sapere con anticipo per tenermi libera per voi. 😉
Sarà fatto Lilly bella. E grazie 🙂
:*