portoghesi in america le balene

Cosa c’entrano i portoghesi con Cape Cod negli Stati Uniti?

Questo viaggio nasce dalla volontà di rispondere a questa domanda: “Cosa c’entrano i portoghesi con la penisola di Cape Cod negli Stati Uniti d’America?“. Un on the road che da Boston ci porta alla scoperta di questa meravigliosa costa americana tra lobster rool, foche, fari e il famoso “Capo Merluzzo” (Cape Cod) dei portoghesi.

cape cod stati uniti portoghesi balene

COSA TROVERETE IN QUESTO ARTICOLO

  • Un po’ di storia sulla caccia alle balene;
  • Portoghesi e le Azzorre, il centro dell’attività;
  • Il nostro viaggio in auto alla scoperta di Cape Cod.
balena terceira azzorre portogallo

Pronti a partire virtualmente con me?

Questo viaggio in realtà nasce alle Azzorre. Dopo aver visitato l’isola Terceira e São Miguel e avendo letto molto sul mondo dei balenieri, avevo voglia di saperne di più e durante le mie letture scopro che alcuni portoghesi, in cerca di lavoro e di balene, si son spinti fino all’altro capo dell’Oceano Atlantico: Cape Cod.

“Il coraggio più sicuro e più utile è quello che nasce da un giusto apprezzamento del pericolo che si affronta.” Melville

Cape Cod era un punto di riferimento importante per i primi esploratori che si aventurarono in quei territori. Ufficialmente, pare sia stato l’italiano Giovanni da Verrazzano ad esser il primo esploratore ad attraccare su questa penisola nel 1524, ma se vogliano esser onesti, è probabile che già altri marinai scandinavi fossero giunti prima di lui.

esploratore italiano cape cod

Quello però che è sicuro è che fu l’eploratore italiano a battezzare quella che è la famosa Martha’s Vineyard con il nome di “Claudia”, Claudia di Francia, in onore della moglie del re Francesco I. A questo punto già vi immagino a pensare “ma non volevi parlarci dei portoghesi?”. Abbiate un momentino di pazienza.

Bisogna attendere ancora un anno, il 1525, anno durante il quale l’esploratore portoghese Estêvão Gomes, navigando su incarico della monarchia spagnola, battezzò la penisola “Cabo de la Arenas” che nel 1602 cambia nell’attuale nome di Cape Cod grazie a Bartholomew Gosnold, esploratore inglese.

Estêvão Gomes

In tempi molto più recenti anche Anthony Bourdain, altro tipo di esploratore dei tempi moderni, racconta nel suo libro Kitchen Confidential la sua prima esperienza in una cucina di Provincetown (Cape Cod). Per l’autore Provincetown era (ed è), basicamente, un piccolo villaggio di pescatori portoghesi.

Riferisce, in varie parti del suo libro, la cucina portoghese come facente parte delle tradizioni culinarie della zona. Quindi i portoghesi sono ancora presenti?

Per rispondere a questa domanda voglio ricordare l’esposizione intitolata ‘They Also Faced The Sea’, un’istallazione d’arte della fotografa nordamericana Norma Holt ed Ewa Nogiec artista ed editrice di iamprovincetown.com, che hanno voluto rendere omaggio alla storia dei portoghesi e dell’industria della pesca della città.

I volti rappresentati sono dei lavoratori e delle lavoratrici legati alla pesca che hanno vissuto lì.

Foto: iamprovincetown

Ma torniamo alla storia dei portoghesi a Cape Cod. Nel XIX secolo gli Stati Uniti d’America cominciano la caccia alle balene per recuperare il loro grasso utile alla produzione dell’olio (ricordiamoci che non c’era ancora l’elettricità nelle case), del sapone ed altri prodotti di uso quotidiano.

Un po’ di storia della caccia alle balene e i portoghesi

All’inizio del 1700, il Massachusetts era il maggior centro baleniero con Nantucket , Cape Cod e New Bedford. Quest’ultimo nel XIX si trasforma nel quartier generale della caccia alla balena degli Stati Uniti d’America.

Quando le balene migravano verso l’Europa, più precisamente nei mari delle Azzorre, i balenieri americani cominciarono ad utilizzare le isole portoghesi come porti per rifornirsi di viveri e per trovar ristoro. Mi ricorda molto il film “Heart of the Sea – Le origini di Moby Dick”. Lo avete già visto?

Sulle isole i balenieri americani ingaggiavano anche marinai portoghesi per avere braccia in più per la caccia. Lo stesso Herman Melville nel suo epico Moby Dick sottolinea l’abilità dei portoghesi nella caccia alle balene.

Si pensi che Faial diventa il principale centro di caccia alle balene di tutto Atlantico nord. Molti portoghesi riuscirono anche ad esser nominati capitani dei balenieri americani. Alcuni tornavano sull’isola per trasmettere la conoscenza ad altri mentre altri portoghesi continuarono a lavorare con gli americani nell’Atlantico e Pacifico.

Per chi volesse approfondire, consiglio di visitare il Museo della Balena di New Bedford (Massachusetts) dove troverete moltissime informazioni sulla storia della caccia alla balena portoghese.

museo balene New Bedford Whaling Museum

Ovviamente, io sono contro la caccia alle balene, ma a quell’epoca si cacciava per estrarre l’olio dal grasso fatto sciogliere in grossi pentoloni, si fabbricavano candele, sapone, profumi (con sostanze estratte dall’intestino), pettini e utensili vari lavorando le ossa, il resto si utilizzava per fertilizzare la terra dei campi. Come al solito però, l’essere umano non si accontenta mai.

Nel 1955 si registra come anno di massimo sterminio delle balene nelle Azzorre ma bisogna attendere il periodo tra il 1896 e 1949 si registrarono bel 12 mila balene uccise. L’impatto economico fu incredibile e Pico (isola delle Azzorre) fu il punto strategico ed ancora oggi la caccia alle balene, anche se non più praticata fa parte del patrimonio culturale dell’isola. Fu in queste acque che fu catturato l’ultimo capodoglio nel 1987, anno che la caccia fu finalmente proibita. Il Portogallo fu uno dei primi Paesi a porre fine a questo sterminio inutile.

caccia balene azzorre

La caccia è stata proibita ma le Azzorre sono ancora oggi uno dei luoghi più ricercati al mondo per l’avvistamento delle balene perché fa parte della loro rotta migratoria. Ma dalle isole portoghesi è arrivato il momento di navigare fino all’altra sponda dell’Atlantico.

Il nostro viaggio a Cape Cod

ITINERARIO: Boston – Plymouth – Sandwich – Cape Code National Seashore – Wellfleet – Provincetown.

da boston a cape cod in auto

mappa del viaggio

Il nostro viaggio aveva lo scopo di visitare Cape Cod in un periodo non turistico per poter aver la percezione della vera vita locale. Purtroppo non avevamo fatto i conti che per metà periodo dell’anno è quasi tutto chiuso (la maggior parte dei ristoranti, hotel e affini).

Cape Cod per chi non lo sapesse è nominato “Cape Cod National Seashore” un’aria naturale protetta voluta dal presidente Kennedy. In origine Cape Cod non era un’isola, ma è stata trasformata in tale nel 1914 per esigenze di navigazione. Venne infatti scavato il canale sormontato ancora oggi da due ponti, il Bourne sulla Hwy-28 e il Sagamore su Hwy-6. Uniche due strade per raggiungere l’isola dalla terraferma. Ma andiamo per ordine.

ponte per arrivare a cape cod USA

Abbiamo preso l’auto all’aeroporto di Boston. La strada è semplice e le indicazioni stradali chiare ed enormi. Impossibile perdersi. Dall’aeroporto la nostra prima tappa è stata Plymouth, non ancora sull’isola/penisola di Cape Cod.

PLYMOUTH

Ricordate le immagini dei film e dei cartoni animati con tanto di tacchini al forno ripieni e il giorno del ringraziamento? Ecco, tutto comincia qui e non son tutte rose e fiori come ci raccontano.

marina PLYMOUTH USA

Prima di attraversare il ponte e toccar finalmente il suolo dell’isola/penisola di Capo Merluzzo (non mi abituerò mai a questo nome senza sorridere) decidiamo di visitare Plymouth o per megio dire l’antico villaggio dove si stabilirono i padri pellegrini: la Plimoth Plantation. Per esser più precisi, si stabilirono dopo aver abbandonato l’attuale Provincetown.

visitare plymoth plantation

Una ricostruzione sin nei minimi dettagli dell’antico insediamento indiano (nativo americano) Wampanoag, il Wampanoag Homesite, e un villaggio di coloni inglesi del XVII Secolo chiamato 17th-Century English Village.

Siamo stati fortunati perché il giorno che arriviamo è proprio il primo di apertura del museo per la nuova stagione. Molte casette non erano ancora occupate e molti attori non avevano ancora preso servizio ma ne è valsa la pena lo stesso.

come nasce festa del ringraziamento

Si gira da soli nelle due sezioni del villaggio, la prima quella più antica abitata dai nativi americani per poi passare, seguendo un percorso ben segnalato, al villaggio dei pellegrini. Sapevate che fu a causa dei pellegrini che molti indiani morirono? Portarono diverse malattie sconosciute e quindi non curabili. Sterminarono gran parte della popolazione autoctona.

Plimoth Plantation museo vivente
Plimoth Plantation museo vivente indiani d'america

Questo luogo che non potrei definire solamente un museo ma forse mi concederete museo vivente è uno dei centri più importanti per lo studio, la ricerca e la conservazione del passato americano. Al suo interno c’è anche un centro per la costruzione di manufatti secondo l’antica tradizione artigianale, la copia della leggendaria nave Mayflower II e la fedele riproduzione del mulino del 1636, il The Plimoth Grist Mill,

La visita è molto interessante perché si può interagire con gli attori che interpretano i ruoli dei personaggi realmente vissuti e non chiedete di fare una foto (potete tranquilli) perché loro penseranno esser una diavoleria, ricordate che a quell’epoca la fotografia non era stata ancora inventata e loro sono calati completamente nella parte.

Plimoth Plantation la casa delle pellegrini
villaggio padri pellegrini USA

DOVE DORMIRE: Decidiamo di fermarci a dormire in zona, visto che avevamo un viaggio alle spalle, una levataccia e un viaggio in auto da Boston diretto. Scegliamo questa deliziosa stanza nella casa di Jacqueline (approfitta del mio sconto di 30€ cliccando qui).

DOVE MANGIARE: abbiamo pranzato ad un fast food consigliato da alcuni locali, il Lobester Hut. Ottimo il Lobster fritto (da non confondere con l’aragosta, è un’astice, l’aragosta non ha le chele) e bellissima la vista sulla baia.

Per un simpatico aperitivo con la popolazione locale vi consiglio il pub The Shanty Rose, sarà un’esperienza indimenticabile.

plymouth USA dove e cosa mangiare
dove mangiare Lobster Hut, Plymouth

SANDWICH

Scelta per esser la più antica di tutta Cape Cod, risale al 1637. Appena arrivati e parcheggiata l’auto in strada ci muniamo di cartina della città, la troverete gratuitamente in strada, e cominciamo l’eplorazione.

Consiglierei di cominciare con la visita del vecchio mulino del 1654 il Dexter Grist Mill (Water Street) ancora in funzione. Molto pittoresco, costruito su un laghetto. Consiglierei anche la Hoxie House, abitazione risalente ai tempi dei primi coloni.

Proseguirei poi per il Sandwich Boardwalk, una lunga passerella di legno di oltre 400 metri per gli amanti delle comminate nella natura selvaggia. Per concludere una passeggiata fino al mare per respirare un po’ di salsedine prima di riprendere l’auto.

cosa visitare a chatham cape cod USA

Sapevete che io amo le cose strane quindi come non consigliarvi di vedere e fotografare una casa strana, mi riferisco alla Masthead, la casa a forma di nave di East Sandwich.

DOVE E COSA MANGIARE: Mi hanno consigliato (conoscenti del luogo) il Dunbar House Restaurant & Tea Room . Noi purtroppo lo abbiamo trovato chiuso e quindi ci siamo un po’ adattati alla desertica possibilità di un buon pranzo. Come potete immaginare, fast food (di pesce naturalmente) fu.

DORMIRE: Noi non abbiamo pernottato qui ma da alcuni consigli di amici viaggiatori ho scoperto la Belfry Inn dove potete scegliere di dormire nella “The Abbey”, una chiesa con tanto di altare e vetrate colorate.

Cape Cod

Attraversiamo finalmente il ponte ed entriamo nel Parco Nazionale di Cape Code National. Prima tappa, una curiosità incontrata sul web: un villaggio di artisti.

Foto: bostonroads

BARNSTABLE VILLAGE

Sin dalla prima foto sul web, durante l’organizzazione del viaggio, questa città composta di 7 villaggi di artisti mi ha subito rapita. Ancora una volta però non avevamo fatto i conti che a marzo tutto è chiuso, anche le casette degli artisti. Vi consiglio quindi di organizzare il vostro viaggio da maggio ad ottobre, unici mesi di attività.

Il progetto nasce nel 2005 grazie all’idea e lo sforzo di sette artisti provenienti da Bismore Park, Ocean Street, Hyannis. Il risultato ha portato alla costruzione di una spazio unico di gallerie ed atelier di artigiani ed artisti locali, integrati poi nello Hyannis HyArts Cultural District che ogni anno cresce sempre di più.

artisti hyarts hyannis
barnstable villaggio artisti hyannis

Una curiosità, quando arriverete davanti al comune troverete la statua di Mercy Otis Warren (1728), scrittrice, storica, pioniera dei diritti per le donna e patriota. Una figura che vi consiglio di approfondire, Ogni anno è anche premiata la “donna dell’anno” di Cape Cod con il premio “Mercy Otis Warren Woman of the Year Award”.

barnstable visitare
Mercy Otis Warren barnstable
Mrs. James Warren (Mercy Otis)

HYANNIS

Conosciuta anche come “The Heart of Cape Cod” è stata la nostra base per una notte. Dopo aver preso possesso della nostra stanza siamo andati sulla strada principale della cittadina per trovare un ristorante aperto. Abbiamo pranzato in un locale curiosissimo, sembrava una foresta di folletti, quasi di fronte il museo dedicato a JFKennedy. Ottimi i succhi freshi ed i piatti vegetariani.

ristoranti hyannis USA
ristoranti hyannis USA

Consiglio la visita del JFK Museum se volete scoprire un po’ di più sulla vita del presidente più amato degli Stati Uniti d’America. Potete anche percorrere un itinerario turistico studiato per gli amanti di JFK, in basso vi ripoto la piantina.

hyannis cosa visitare JFK

Da Hyannis partono anche le imbarcazioni che vi porteranno a Martha’s Vineyard e Nantucked. Noi, per mancanza di tempo, non ci siamo stati. Una curiosità, sapevate che uno scorcio del porto Menemsha a Martha’s Vineyard fu utilizzato come location nel film Lo squalo come ambientazione del porto dell’isola di Amity?

location film lo squalo

Consiglio anche di fare un salto alla fabbrica di birre artiginali locali, la Cape Cod Beer. La visita è gratuita, si pagano solo le degustazioni. Abbiamo ovviamente fatto scorta per gli ultimi giorni americani che ci restavano.

DOVE DORMIRE: Abbiamo preso una stanza a casa di una simpaticissima coppia che poi scopriamo esser brasiliana (prenota, se vuoi approfittare di 30€ di sconto clicca qui).

DOVE MANGIARE: Lunga la strada, prima di entrare nel centro della cittadina ci siamo fermati in un ristorante di strada, faceva molto americano. Abbiamo provato vinalmente le vongole fritte (qui è quasi tutto fritto). Economico e non male direi.

WELLFLEET

Se volete catapultarvi in un villaggio di pescatori degli anni ’50, Wellfleet fa proprio per voi. C’è anche un cinema Drive-In purtroppo chiuso per la stagione invernale. Peccato, mi sarebbe piaciuto fare l’esperienza.

In questa cittadina potrete curiosare tra raffinate gallerie d’arte, fare una degstazione di ostriche (in estate) al Mac’s Seafood Market, fare due passi su una passerella su una palude vicino al porto cittadino l’Uncle Tim’s Bridge (un po’ più fuori rispetto la cittadina) e se amate la natura, potrete esplorare la riserva naturale Wellfleet Bay Wildlife Sanctuary.

riserva naturale Wellfleet
Immagine: massaudubon.org

CHATMAN

Chatham è una delle cittadine più pittoresche di Cape Cod (una delle più care), il posto ideale per fare una rilassante passeggiata fra le vie dell’elegante Main Street, o per visitare il porticciolo, per osservare le foche e aspettare i pescatori che scaricano il pescato di giornata. Ma c’è di più.

cosa visitare chatham
Foto: chathaminn

Consiglierei la visita della spiaggia, dove noi abbiamo visto le foche, pare siano le spiagge più belle del Nantucket Sound. Se amate, come noi, la natura vi consiglio il Monomoy National Wildlife Refuge una riserva naturale di 3100 ettari dove potrete anche organizzare delle escursioni in canoa.

Per i romantici ed amanti dei fari non posso non citare il Chatham Lighthouse costruito nel 1878 che vi donerà una vista panoramica indimenticabile e il mulino Chatham Windmill, conosciuto come l’Old Grist Mill costruito nel 1797,

Chatham Lighthouse USA
cosa visitare a chatham USA

Per concludere, rullo di tamburi, il Chatham Marconi Maritime Center. Fu qui che Marconi trasmise il suo primo messaggio telegrafico tramite un trasmettitore spinterometro nel 1903.

Chatham cosa visitare

Per esser sincera quello che mi ha emozionato di più è vedere le foche a mare, libere. Le avevo già viste a Howth vicino Dublino ma qui è stato molto più suggestivo. I periodi migliori per vederele è durante la stagione estiva. I ristoranti sono aperti e loro arrivano a mangiare gli scarti di pesce che i ristoranti buttano in acqua. Noi però siamo stati fortunati e ne abbiamo viste due da lontano.

dove vedere le foche a cape cod USA

EASTHAM

Per noi è stata una sosta breve per un caffè e sgranchire le gambe in spiaggia. Anche qui esistono una serie di percorsi pedestri che potete fare, noi abbiamo beccato una giornata gelida e non abbiamo potuto percorrere il Fort Hill Trail. Per gli amanti dei paesaggi paludosi consiglio di non perdere questa visita.

Come quasi tutte le cittadine di Cape Cod avete la possibilità di vedere un antico mulino (questo del 1680) e il faro, anzi fari al plurale, Si chiamano le Three Sisters Lighthouses e sono tre fari del del XIX secolo smontati e ricostruiti sulla Nauset Light Beach. In basso la foto del prima e dopo.

fari EASTHAM
EASTHAM i tre fari USA

TRURO

Unica vigna, secondo le mie ricerche, della zona. L’ho inserita nell’itinerario per organizzare una prova di vini locali, ancora una volta senza fare i conti della chiusura annuale. Vi consiglio comunque di curiosare e magari prenotare la vostra prova sul sito ufficiale https://trurovineyardsofcapecod.com.

prova vini cape cod USA

PROVINCETOWN

Siamo giunti all’ultima tappa di questo nostro viaggio in auto lungo la penisola/isola di Cape Cod. Siamo giunti alla cittadina “portoghese” citata da Bourdain nel suo famoso libro, siamo a Provincetown.

Vivace e colorato villaggio di pescatori, Provincetown è la punta finale della lingua di sabbia del parco naturale di Cape Cod. Non potete restare indifferenti alle sue pittoresche casette in legno colorate, ai giardini e i numerosi ristorantini (attenti sempre alla stagione).

Provincetown cape cod USA
provincetown cape cod usa

Lungo la Commercial Street, strada principale per intenderci, troverete numerose botteghe, bar, gallerie d’arte e vari negozi rivolti per lo più alla comunità gay, femministe e ambientalisti. E, per nostra sorpresa, anche un monumento e una strada dedicata ai portoghesi.

Allontanandoci dal mare e percorrendo la salita sulla collina, preparatevi a salire 116 scalini, si arriva al Pilgrim Monument, una torre di granito costruita, tra il 1907 e il 1910, su immagina della torre di Piazza del Campo di Siena.

Noi avevamo una bella vista della torre dalla stanza del nostro hotel (Pilgrim House, unica opzione per dormire, era tutto chiuso o pieno). La torre fu costruita per celebrare l’approdo dei Padri Pellegrini. Non lo sapevate che arrivarono qui nel 1620 e non a Plymouth?

Se andrete in estate potrete anche fare un tour insolito, l’Art’s Dune Tours. Un viaggio in 4×4 tra le dune epossibilità di vedere il tramonto oppure scendere dall’auto e percorrere una parte in canoa.

provincetown cape cod usa

DOVE MANGIARE. Ne abbiamo provati tre di ristoranti: siamo stati per due volte consecutive al The Squealing Pig dove abbiamo mangiato il lobster rool abbastanza buono, economico e con ambiente simpatico (da notare la bandiera portoghese nella foto in basso presa dalla pagina Facebook del locale).

The Squealing Pig provincetown cape cod usa

Abbiamo anche pranzato in un ristorante un po’ più chic per mangiare un’astice senza maionese o piatti fast food. Seguendo il consiglio di alcuni locali siamo andati alMac’s Fish House. Il bavaglino mi dona, non trovate?

dove mangiare lobster astice provincetown cape cod
dove mangiare lobster astice provincetown cape cod

Per le serate di relax dopo la giornata trascorsa a camminare e visitare la cittadina ed i dintorni, andavamo sempre a fare l’aperitivo al Governor Bradford. Ottimo locale per far amicizia con i locali.

Siamo giunti ai saluti, spero che questo viaggio vi sia piaciuto. Se avete dubbi o domande da pormi sull’itinerario o sulle curiosità dei portoghesi a Cape Cod, non esitate a contattarmi qui in basso o via email a info.lillyslifestyle@gmail.com

VI POSSONO INTERESSARE ANCHE

diari di viaggio per il mondo

5 pensieri su “Cosa c’entrano i portoghesi con Cape Cod negli Stati Uniti?

  1. Questo è uno dei viaggi che sogno di fare da tempo tempo. A un certo punto lo avevo anche preso in considerazione per lo scorso agosto, ma poi abbiamo deciso per New York e Philadelphia. Adoro l’astice, che qui dalle mie parti è proprio impossibile da trovare (c’era un ristorante che faceva un buonissimo lobster roll, ma ha chiuso qualche mese fa).
    Ogni volta mi fai scoprire qualcosa che non sapevo: chi lo avrebbe mai detto che c’era un legame tra Portogallo e Cape Cod?

    1. Io son cresciuta a linguine all’astice nella mia terra natale. 😉 I lobster roll mi hanno abbastanza deluso, credo li facciano per recuperare gli avanzi. Noi torneremo sicuramente, Cape Cod ci ha rapiti ma la prossima volta andremo a maggio/giugno per non dover fare giri e rigiri per trovare un ristorantino aperto. 😛 Sono contenta di averti fatto scoprire questa curiosità, sono rimasta sorpresa anch’io e no potevo che scrivere un post.

      1. Ti invidio davvero perché qui l’astice è una bestia rara – ma abbiamo altre cose buone, dai 😉
        Maggio-giugno mi sembra un periodo ottimo perché probabilmente si riesce a evitare l’invasione di turisti. Quasi quasi vengo con te 🙂

      2. Saresti la benvenuta 😉 Le attività riprendono pina piano avine aprile. Credo che maggio sia la cosamigliore visto che le scuole sono ancora aperte. 😉 hehehehhe

Rispondi