Sapevate che il Portogallo è il maggior produttore di sughero al mondo? Secondo l’APCOR (Associação Portuguesa de Cortiça) il 49% del sughero mondiale proviene dal Portogallo, 89% del quale prodotto in Alentejo.
Voi penserete quindi che voglia parlarvi di Alentejo e invece voglio portarvi virtualmente con me in Ribatejo per scoprire insieme la città che nel 2008 fu eletta capitale mondiale del sughero. Andiamo insieme a Coruche.

Decantata anche da Almeida Garrett nel suo libro Viagens na Minha Terra
“… breve nos achamos em plena charneca. Bela e vasta planície! Desafogada dos raios de sol, como ela se desenha aí no horizonte tão suavemente! Que delicioso aroma selvagem exalam estas plantas, acres e tenazes de vida, que a cobrem e que resistem verdes e viçosas a um sol português de Julho!”
Coruche è bianca cittadina sulle rive del fiume Soraia, un affluente del fiume Tago (quello che bagna Lisbona per intenderci). Pensate che in soli 3 km la cittadina è decorata da 7 ponti dai forti colori della regione: il giallo e il rosso.

Una destinazione ideale per una gita fuori porta da Lisbona con le sue querce da sughero, la campana più antica del Portogallo (datata XII secolo), l’Observatório do Sobreiro e da Cortiça (dichiarato monumento nazionale) completamente rivestito di sughero dall’architetto Manuel Couceiro e molto altro ancora. Vi ho incuriosito?


CORUCHE UN PO’ DI STORIA
Non si conosce bene l’origine di questa cittadina ma di sicuro è molto antica visti i ritrovamenti archeologici risalenti al Paleolitico. Purtroppo Coruche non ha conservato nulla del suo periodo medievale ma questo non le fa pardere il fascino architettonico delle cittadine ribatejane (della regione Ribatejo).
Secondo alcuni storici l’origine di Coruche rimonta all’epoca di pace delle zone conquistate dai romani per fini agricoli (produzione di cereali, olio, ghiande, fichi e vigne). Come potete capire Coruche fu fondata pacificamente per esigenze economiche. Ancora oggi si possono ammirare i resti di incredibili opere di ingegneria idraulica dell’epoca romana.

Sotto il dominio musulmano Coruche cresce d’importanza per la sua localizzazione strategica tra Xantarîn (Santarém) e Yâbura (Évora) e cominciarono a costruire una fortificazione che oggi purtroppo non esiste più perché rasa al suolo dagli Arabi nel 1180.
Al suo posto fu eretto un eremo, oggi chiesa dedicata a Nossa Senhora do Castelo (Madonna del Castello) una tradizione che risale all’epoca del primo re cristiano del Portogallo, D. Afonso I.

La bellissima terrazza panoramica della chiesa dona un vista magnifica sulla cittadina e il fiume. In estate, più precisamente in agosto, è anche epicentro delle feste popolari.

Ora vi starete chiedendo, ma cosa possiamo visitare a Coruche? Continuate a leggere per scoprirlo.
COSA VISITARE
Se fossi in voi farei prima una bella passeggiata lungo il fiume, dove troverete una lunga spiaggia fluviale molto frequentata dai pescatori professionali. Se capiterete a luglio potrete anche assistere al campionato nazionale di pesca.

Come sempre vi consiglio poi di vagare senza meta tra le bianche stradine, troverete sicuramente una porta, una finestra o un particolare che vorrete compulsivamente fotografare o semplicemente ammirare. Se vi piace invece visitare organizzati fate prima un salto all’ufficio del turismo sito nel mercato municipale della città.

Uno dei punti più panoramici della città è sicuramente il belvedere della ciesa di Nossa Senhora do Castelo edificata, come vi anticipavo, dove prima esisteva una fortezza. Il patrimonio ecclesiastico è veramente ricco, consiglio una visita anche delle chiese di São Pedro (del XVII secolo), quella di Santo António (del XVII secolo) e quella di Santa Ana con i suoi magnifici pannelli di azulejos del XVII secolo.


Interessanti anche le pitture della chiesa della Misericórdia per non parlare del ruralismo manuelino nel tempio di Santa Justa. Numerosi sono anche i musei in città come il museo municipale e i tre nuclei museologici.

Comincerei con la Escola-Museu Salgueiro Maia nell’antica scuola elementare di São Torcato dove è possibile vedere la ricreazione di una sala di una classe durante la dittatura.

Il Núcleo Tauromáquico de Coruche, nell’antico edificio delle poste, aperto nel 2010 dedicato alla tauromachia della zona. Io sono contro la corrida e affini ma è un museo importante per conoscere e capire la cultura e le tradizioni locali.

Infine, il Núcleo Rural de Coruche, nell’antica caserma dei vigili del fuoco, aperto nel 2018 che protegge e promuove il patrimonio agricolo e artigianale locale.

Se siete amanti dell’apicultura qui a Coruche non potete non visitare la Terra das Abelhas. Qui potrete scoprire tutti i segreti dellaborioso mondo delle api e potete anche fare un’esperienza di raccolta. Maggiori informazioni.

DOVE E COSA MANGIARE
Sapete che sono una buona forchetta quindi è ovvio che vi parli della gastronomia locale e delle Jornadas de Gastronomia che si organizzano all’inizio di maggio.
Aluni dei piatti locali più famosi: “sopa de feijão frade do Couço” (una zuppa di fagioli), oppure “açorda de bacalhau à moda de Coruche” (zuppa di pane con baccalà), la “cachola e febra de azeite e vinagre” (un insieme di parti di maiale), il “bucho recheado do Couço” (trippa ripiena), la “sopa rica de bacalhau do Couço”(zuppa di baccalà), la “cachola com batatas”, il “arroz de entrecosto” (risotto di costine) originaria di Lamarosa e il “cabrito frito” (capretto fritto), sono solo alcune delle famose ricette locali.

Se poi passiamo alla pasticceria, da provare assolutamente i “bolos fintos de Coruche”, le “areias do Sorraia”, il “bolo de batata doce do Couço”, i “bolos brancos”, il “bolo de nozes de Coruche” e i “bolos brancos”. Vi ho fatto venir fame?

Vi consiglio vivamente il ristorante, molto caratteristico, O FARNEL. Potrete parcheggiare gratuitamente la vostra auto sul lungo fiume di fronte il ristorante. Dove: Rua Vasconcelos Porto, 9. Maggiori informazioni.

QUANDO ANDARE, LE FESTE
Se state pensando di rganizzare una visita di Coruche e vi piacciono le feste e il folclore, vi consiglio l’ultima settimana di settembre per la Feira de S. Miguel, oppure, la seconda settimana di agosto per le feste popolari e la festa in onore di Nossa Sra. do Castelo (la Madonna del castello).
Durante questa feste potrete partecipare a numerose attività come esposizoni, spettacoli musicali, corse dei tori tra le strade della città, corride e molto altro ancora. ALTRI EVENTI
Se amate il sughero vi consiglio di partecipare alla fiera internazionale del sughero durante il mese di maggio.

ARTIGIANATO LOCALE
L’artigianato è uno dei punti forte di Coruche. Tra lavori in legno di arancio, cesti in vimini (che sono entrati nella lista dei finalisti dell’edizione del 2020 delle 7 meraviglie del Portogallo), il sughero, ricami a punto croce e costumi da torero.

ATTIVITÀ
MONGOLFIERE
Se amate i viaggi in mongolfiera non perdete il festival di “Balonismo” di Coruche. Organizzato nel mese di agosto il cielo della città si colora di decine di mongolfiere.
CAVALLI
Il Ribatejo è la regione per eccellenza dei cavalli e non mi riferisco solamente alla famosa razza del Cavallo Lusitano. A Coruche ci sono diversi centri dove potrete fare il battesimo del cavallo oppure organizzare passeggiate a cavallo. Per la lista dei centri e delle attività, cliccate qui.

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UNA CURIOSITÀ
Sapevate che l’albero “Sobreiro Assobiador” è stato eletto nel 2018 L’Albero Europeo del 2018? È una quercia da suchero di ben 234 anni e sin dal 1988 è stato classificato come “Árvore de Interesse Público” (albero d’interesse pubblico). Pensate che nel 1991 furono estratti da quest’unico albero bel 1200 kg di sughero che furono utilizzati per la produzione di centomila tappi.

COME ARRIVARE
Da Lisbona c’è un atubus della compagnia Ribatejana il 901 che parte da Campo Grande ed arriva a Coruche. Invece chi vuole arrivare con la propria auto può prendere la A1, A10 e A13 per prendere la N114-3 in Foros de Salvaterra. Uscire poi all’uscita 5 della A13 seguire la segnaletica Coruche.

Siamo giunti al saluti, presto vi farò scoprire nuove cittadine e realtà portoghesi poco conosciute. Intanto in basso altri consigli di lettura. Alla prossima!
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Eh mi hai fatto venire fame sì! Guarda che belli quei biscotti! Credevo che il primato spettasse alla nostra Sardegna… non mi meraviglierei di trovare a questo punto anche le azulejos di sughero 😛 Curiose le civette nello stemma cittadino 😉
Molti italiani mi dicono la stessa cosa 😉 se ben ricordo la Sardegna produce solo il 15% (che non è male viste le dimensioni). Li trovi gli “azulejos” in sughero ma solo come base, ottimi per appoggiare le pentole hehehhehehe
Il nome della cittadina pare prvenga proprio dal nome di questo splendido rapace “coruja”.
Non sarebbe male andarci per la fiera internazionale del sughero! Già i colori di questa città sono belli per natura, per cui immagino che in occasione di una festa diventi tutto ancora più bello.
Sì, mi hai fatto venire fame e ora vorrei anche uno di quei cestini in vimini da usare come borsetta 😍
Spero che il prossimo anno io possa andarci, così poi pubblico le foto da farvi vedere. 😉 La borsetta in vimini è deliziosa e ne hanno anche altre dal design più moderno.