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Guimarães, dove nacque il portogallo

Qui nacque il Portogallo“. Sicuramente avrete già letto o sentito questa frase ma in realtà non è corretta. Secondo molto storici, il vero luogo dove cominciò la rivolta fu il castello di Santa Maria da Feira. Ma questa è un’altra storia.

Conosciuta come la culla del Portogallo, Guimarães è una cittadina del nord del Portogallo nella regione Minho che nel 2012 fu anche eletta Capitale Europea della Cultura. Siete curiosi di scoprirla? Continuate a leggere.

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Facciamo un po’ di chiarezza. La definizione di “culla del Portogallo” è legata alla nascita, nel 1110, del primo re del Portogallo indipendente, D. Afonso Henriques.

Simbolo indiscusso della città di Guimarães è il suo castello. Fu lì vicino che D. Afonso Henriques vinse nel 1128 contro le truppe di sua madre D. Teresa, ricordata come la famosa battaglia di São Mamede.

Era il 24 giugno, una data importante dopo la quala cominciò il processo d’indipendenza della contea Portucalense. Sapete perché madre e figlio entrarono in guerra?

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IL CASTELLO E LA GUERRA TRA MADRE E FIGLIO

Bisogna fare un salto nel X secolo quando la contessa Mumadona Dias fece costruire il monastero di Santa Maria a Vimaranes (antico nome di Guimarães).

A causa degli attacchi dei mori era necessario costruire una fortezza per proteggere i monaci e la popolazione che al suo interno viveva. Fu così che si diede il via alla costruzione del castelo di Guimarães che passò ad essere anche residenza di diverse famiglie reali del Portogallo e, secondo alcuni storici, luogo di nascita del suo primo re.

Passiamo ora alla guerra familiare. Era il 1095 quando il conte D. Henrique e sua moglie D. Teresa de Leão prendono possesso della contea. Quando il conte muore nel 1112, D. Teresa sposa il galeco Fernando Peres. Fu questo evento che fece scatenare la furia e il conflitto del figlio, D. Afonso Henriques.

Segnate questa data: 1143, fu questo l’anno decisivo che diede l’indipendenza al Portogallo dal regno di Leão e Castela. Fu infatti il 5 ottobre di questo anno che D. Afonso Henriques firma con il cugino Afonso VII de Leão e Castela il Tratado di Zamora che riconosceva la sovrania portoghese.

Pannello di azulejos del XX secolo, nel giardino 1º de Dezembro, Portimão

Ve la faccio breve e vi risparmio i dettagli della battaglia ma fu in questo momento storico che D. Afonso Henriques fu proclamato il primo re del Portogallo e la città di Guimarães, come prima capitale del nuovo regno.

Ma la storia di Guimarães è molto più antica della famosa battaglia “di famiglia” e possiamo farla risalire anche all’epoca romana grazie alle terme di Caldas das Taipas. Solo molto più tardi, durante l’alto Medioevo (fino al 1139), la città fu eletta la capitale della contea Portucalense, vassalo del Regno di Castella.

Foto: taipastermal.com

In tempi più recenti, il centro storico di Guimarães è stato dichiarato Patrimonio Mondiale dell’ Umanità dall’UNESCO grazie alla preservazione meticolosa degli edifici. E questo è uno dei tanti motivi per i quali è d’obbligo visitarla, ma non finisce qui.

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COSA VISITARE

Se dovessi stilare una serie di luoghi da visitare, vi consiglierei: il castello, la chiesa di São Francisco, il convento di Santo António dos Capuchos e il Palácio dos Duques de Bragança.

Imperdibili anche la Praça de Santiago e gli antichi Paços do Concelho. Fuori dal centro consiglierei una passeggiata per la Montanha da Penha, una visita al Campo da Ataca, dove pare sia cominciata la battaglia di S. Mamede, oppure visitare il paesino di São Torcato, situato sul margine sinistra del fiume Selho, con la sua impressionante basilica.

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Foto: guimaraesturismo

La passeggiata è molto bella ma se non siete grandi camminatori potete optare per la cabinovia che arriva a 400 metri di altezza e percorre 1700 metri in 8 minuti. In cima troverete il Santuário da Penha, luogo di peregrinazione durante l’estate. .

DUE LUOGHI IMPERDIBILI

In cima ho stilato in forma sintetica una lista di luoghi da visitare ma ora vediamo in dettaglio cosa io ho visitato in un’intera giornata a Guimarães.

Impossibile, secondo me, non cominciare con il castello. Costruito nel X secolo pare sia il luogo dove nacque il primo re del Portogallo e battezzato poi nella chiesa di São Miguel, proprio lì al lato. Al suo interno una lapide cita “in questa fonte è stato battezzato il Re D. Afonso Henriques dall’arcivescovo S. Geraldo nell’anno del Signore 1106.”

Sicuramente ora spetta ad uno dei palazzi nazionali più visitati del Portogallo, il Paço dos Duques edificato nel XV secolo per volere di D. Afonso.

Nel 1933 il palazzo riceve una ristrutturazione quasi totale per poter esser utilizzata come residenza ufficiale di António de Oliveira Salazar (dittatore dello Stato Nuovo) ed ancora oggi utilizzato come residenza del Presidente della Repubblica.

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Ricche e bellissime le sue sale, non perdete questa visita.

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SE AVETE ANCORA TEMPO PER LA VISITA DELLA CITTÀ

Come sempre io consiglio di camminare senza meta ma se avete poco tempo a disposizione, io direi di organizzare la vostra visita inserendo:

Il Largo da Oliveira – siamo in pieno centro storico. Qui potrete visitare la chiesa di Nossa Senhora da Oliveira costruita nel 949, al suo interno custodiva un’immagine di Santa Maria venerata da D. João I.

Dopo la battaglia di Aljubarrota il monarca finanziò una riforma nella chiesa che fu conclusa nel 1413 e restaurata nel 1385.

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Foto: Câmara Municipal de Guimarães

Famosa per la sua torre di stile manuelino, la chiesa è conosciuta anche per la leggenda locale che narra di un albero di ulivo piantato difronte la chiesa che forniva olio per le lampade dell’altare. Purtroppo morì. Al suo fianco fu posta una croce, collocata da un commerciante, e miracolosamente la pianta riprese vita.

N.B: L’attuale ulivo non è quello della leggenda.

Davanti la chiesa c’è il Padrão do Salado, un monumento construito per onorare i soldati caduti in guerra e ricordare la vittoria di Dom Afonso IV contro i mori nel 1340.

Tra il Largo da Oliveira e la Praça de Santiago attraversando una serie di pittoresche arcate troverete la Domus Municipalis, un edificio decorato con una statua che rappresenta la città e la sfera armillare. Un palazzo che fu anche paços do concelho (oggi lo chiameremo comune) durante il regno di D. João I.

Foto: autore sconosciuto

Passiamo poi alla già citata Praça Santiago. Secondo la leggenda l’immagine di Santa Maria che il re D. João adorava fu portata a Guimarães dall’apostolo Santiago e collocata in un tempio pagano nel largo oggi chiamato Praça de Santiago.

Come potete immaginare, il tempio fu distrutto e la piazza ribattezzata São Tiago. Oggi è luogo di ritrovo della popolazione, ricca di localini.

Tra tutte queste piazze il vero cuore della città è sicuramente il Largo do Toural.

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Ancora una piazzetta molto caratteristica e ben conservata, è il Largo João Franco, conosciuto anche come Largo da Misericórdia. È una piazzetta con diversi edifici di architettura tipica portoghese, numerosi bar e ristoranti. Non lascia indiffrenti la fonte in granito del 1820 e la scultura di Dom Afonso Henriques inaugurata nel 2001.

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Se volete rinfrescarvi e riposarvi in un giardino, consiglio quello del Palácio Vila Flor. Localizzato fuori le mura antiche della città è qui che si svolgono numerose attività culturali.

Se siete visitatori curiosi, come me, consiglio anche una visita alla zona de couros, un antico borgo dove si conciavano le pelli durante il Medioevo. Non aspettatevi quelle di Fés in Marocco ma questo non toglie il fascino del luogo.

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Foto: tripadvisor
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Passiamo adesso ad alcuni musei della città. C’è la Casa da Memória, situata in un’antica fabbrica di materiali plastici che oggi racconta la storia della città. Se amate l’arte contemporanea consiglio la visita anche del Centro Internacional de Artes José de Guimarães.

Impossibile non citare anche il Museu Arqueológico Martins Sarmento, oggi riferimento principale per chi volesse approfondire la “cultura castreja” in Portogallo che abitarono la regione dalla fine dell’età del Bronzo fino all’inizio dell’età del Ferro.

Per gli amanti dell’arte sacra consiglio il Museu de Alberto Sampaio, uno dei più ricchi in Portogallo. Installato dove la contessa Mumadona aveva fatto costruire il monastero nel X secolo e che diede origine alla città.

Al suo interno il calice di D. Sancho I e gli indumenti di D. João I che indossò durante la battaglia di Aljubarrota. Per non parlare poi del suo claustro.

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Foto: guimaraesturismo

Concluderei con il Museo della Cultura Castreja e le rovine della Citânia de Briteiros grazie alle quali potete ammirare le tracce urbanistiche di queste popolazioni che vissero qui fino al III secolo. Scavi scoperti nel 1875 dall’archeologo Martins Sarmento.

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Foto: GORETE MENEZ

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COSA MANGIARE

Oramai lo sapete che per me viaggiare è anche sinonimo di viaggio tra i sapori e gli aromi a tavola. Nel Minho si mangia bene (e troppo), alcuni piatti che consiglio sono: cabrito assado (capretto), arroz de cabidela (una specie di risotto di gallina al sangue, foto in basso), bacalhau assado (baccalà) e rojões (carne di maiale fritta in sugna).

Per i golosi dei dolci consiglio: quasi tutti i dolci conventuali, segnate le tortas de Guimarães (foto in basso) e il toucinho do céu.

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Foto: maecheirasacanela
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Foto: thetravellightworld.

INTERNET GRATUITA

Anche se non avete giga internet da utilizzare sul vostro cellulare, non temete. Potrete sempre pubblicare gli scatti più instagrammabili di Guimarães grazie alla connessione gratuita offerta da GUIMARAES-WIFI disponibile nei principali spazi pubblici. Ovviamente anche celle caffetterie, ristoranti e bar.

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COME ARRIVARE

Se partite da Lisbona potete optare per Flixbus (viaggio di circa 5 ore, biglietto a 15€ circa), RedeExpressos alla stazione Sete Rios oppure Oriente (viaggio circa 4h30, biglietto a 20€ circa), oppure treno da Oriente (viaggio dalle 4h30 alle 6 ore, biglietti a partire da 28€ circa).

Se partite da Porto potete optare per il treno (viaggio di circa 70 minuti al costo di circa 3€), oppure, in auto prendendo la A7 e la A3 il viaggio dura circa 30 minuti.

Braga e Guimarães: tour di 1 giorno da Porto con pranzo

Siamo giunti alla conclusione di questo viaggio, in basso vi propongo altri link che vi possono essere utili per organizzare il vostro viaggio a Guimarães nella regione del Minho, al nord del Portogallo.

Buon viaggio e alla prossima.

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12 pensieri su “Guimarães, dove nacque il portogallo

  1. Ma come, ci risparmi i dettagli della battaglia? Il mitico Barbero ci avrebbe fatto una serata sull’argomento ahahahah! Quello che mi piace del tuo blog è che dai voce a un sacco argomenti interessanti. Veramente bello il Palazzo, come anche gli edifici storici che si affacciano sul Largo e nel centro storico. E adesso vado a morire su Google cercando altre foto delle tortas de Guimarães 😛

    1. hahahahhaha 🙂 ho notato negli anni che laparte storica (per me importante e interessante) non è letta…. mi devo adattare ai lettori. 😉 Le torte sono buonissime e caloricissime. Grazie per esser passata e grazie per le tue parole. Un saluto atlantico.

    1. Siamo sulla stessa braca (virtuale). Speriamo di poter tornare presto a viaggiare. A me basterebbe anche solo uscire di casa, da oggi nuovamente confinati 24h per un mese. Grazie per esser passata e per le tue parole.

      1. Grazie a te di ricordarti ancora di questa blogger tutta italiana 😉
        Ma lì com’è la situazione? Qui come ben sai la situazione è veramente pesante. Ormai ci vediamo poco con tutti e non se ne può proprio più. Tuttavia la paura di questa malattia è più forte di qualsiasi voglia di evasione. Un grande abbraccio 🙂

      2. Io spesso entro nel tuo blog ma ho difficoltà a seguire le novità perché non mi esocno nella homepage. Io oramai non ci penso più al Covid, sto chiusa in casa e faccio la mia vita per quando possibile. Il Portogallo ha la situazione peggiore d’Europa in questo momento.

      3. Ma non ti arrivano le e-mail ogni volta che pubblico una ricetta oppure qualche flash di viaggi o gite? Mi spiace per la situazione che si sta creando con il Covid. Penso che anche tu ne risenta specialmente con la tua attività da accompagnatrice turistica. Che voglia di ritornare dalle vostre parti. Un abbraccio

  2. Diciamo che, per motivi legati allo studio, sto trattando la storia del portogallo, ma sinceramente il tuo aticolo mi lascia davvero soddisfatto. Sul come nasce sinceramente non mi ero soffermato!

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