La pandemia mi ha fatto, ancor di più, odiare la vita cittadina. Avendo la fortuna essere in telelavoro ho deciso che per l’intero mese di giugno saremmo andati a vivere e lavorare in campagna, nei pressi di Abrantes nel centro del Portogallo.
Ho scelto una sottoregione quasi sconosciuta anche dagli stessi portoghesi e sarà questo il nostro quartier generale per andare alla scoperta di questa zona chiamata Médio Tejo.
Durante 30 giorni, per questo il nome “Médio Tejo 30/30“, vi svelerò alcuni segreti di questa zona: percorsi naturalistici, piatti tipici, artigianato, olii di oliva anche di alberi centenari, luoghi imperdibili da visitare, arte e ristoranti (anche uno di uno chef con due stelle Michelin) emolto altro ancora.

Prima di cominciare a condividere con voi le mie Pillole di Ribatejo voglio chiarire che non sono stata sponsorizzata da nessuno per questo progetto. Quello che avete letto e leggerete è tutto frutto delle mie ricerche previe, energie e denaro.
Voglio però ringraziare, per avermi dato dei contatti e dei consigli, Massimo Esposito (pittore di Abrantes), Carlos Sousa di Amendoeira House, lo Chef Victor Felisberto per l’invito a pranzo e Carlos e Elvira di Notável Abrantes.
MÉDIO TEJO 30/30
1- ABRANTES
Per il primo appuntamento di Médio Tejo 30/30 voglio presentarvi la città che ci sta ospitando, Abrantes. Una cittadina eretta su una collina del margine destro del fiume Tago, sì lo stesso che bagna Lisbona.
Per Abrantes passa anche la famosa N2 (Nacional 2) la route 66 portoghese che taglia il Portogallo a metà da nord a sud. Famosa anche per la sua gastronomia, imperdibili sono: I palha de Abrantes (dolcetti pluripremiati di cui vi ho già parlato e troverete un video nel mio canale Youtube), la tigelada (altro dolce locale ma cotto in ciotole di terracotta), arroz de lampreia (risotto di un pesce di fiume), açorda de sável (altro piatto di pesce di fiume) e molti altri ancora.
Da non dimenticare che questa è terra di olio extra vergine d’oliva. Non per nulla è qui che si produce il famoso olio Gallo ma esistono anche realtà più piccole che vi farò scoprire nei prossimi giorni.

2- MOURISCAS
Per il secondo appuntamento di Médio Tejo 30/30 voglio portarvi con me a scoprire una curiosità “naturalistica”. Oggi andiamo a Mouriscas per vedere l’albero d’ulivo più antico della Penisola Iberica e uno dei più antichi del mondo. Pensate che ha ben 3350 anni d’età. Incredibile non trovate?
L’ulivo si chiama “Oliveira do Mouchão” e si trova a Mouriscas, a pochi chilometri di distanza da Abrantes.
Mouriscas è considerata uno dei villaggi più rurali di questa zona. È famosa per il liquore di fichi neri e l’uva passa che spesso si vede appesa alle finestre delle abitazioni. Se doveste passar di qui ricordatevi di mangiarle fritte (passas fritas), in realtà sono fritte in pastella, sono deliziose.

3- BREJO DA GAIA
Un formaggio prodotto ancora in forma artigianale nella Quinta da Beata nella località di Tramagal, a pochi chilometri da Abrantes.
Siamo andati a curiosare sia nella piccola fabbrica, che presto si sposterà in un ambiente più grande e automatizzato con tanto di finestra dove i visitatori potranno vedere l’intero processo di produzione, sia nella stalla dove abbiamo fatto amicizia con le caprette.
Brejo da Gaio (o per meglio dire la Queijaria Artesanal Gourmet de Leite de Cabra) è una marca vincitrice di numerosi premi gastronomici nazionali di settore, vi consiglio sicuramente di provare il loro formaggio di capra con tartufo nero, una delizia per un aperitivo portoghese oppure un pranzo estivo fresco.
4- NACIONAL 2
Già con 75 anni di esistenza la famosa N2, la strada nazionale che taglia il Portogallo da nord a sud, passa per Abrantes e noi non potevamo non farne un pezzetto per farci mettere il timbro sul passaporto dedicato.
Conosciuta anche come EN2, la N2, antica strada reale del Portogallo, è la strada più estesa di tutto il Paese, una strada che parte da Chaves e porta fino a Faro per un totale di total 739,26 km.
Unica in Europa che attraversa un Paese in tutta la sua longitudine. Lasciata nel dimenticatoio per anni, da poco più di tre anni è diventata un’imperdibile esperienza da fare per chi viaggia in Portogallo in auto, in bicicletta, in moto o, perché no, a piedi.

5- METALÚRGICA DUARTE FERREIRA
Un museo installato nell’antica fabbrica metallurgica Duarte Ferreir, un nome che qui a Tramagal non è stato dimenticato sin dall’inizio del XX secolo. Un museo che vince nel 2018 il premio di miglior museo del Portogallo e con ragione.
Un progetto che ha coinvolto gran parte della comunità che ha donato oggetti, fotografie e storie. Un museo al servizio della comunità che pretende aiutare lo sviluppo locale con l’ambizione di colmare il vuoto identitario lasciato dall’estinzione di questo complesso industriale.
Un percorso museologico che narra una storia lunga più di un secolo. Dal 1879, data in cui Eduardo Duarte Ferreira costruì la prima fucina, al 1997 data dell’estinzione di Metalúrgica Duarte Ferreira. Imperdibile una visita.

6- CHEF VICTOR FELISBERTO
Oggi un appuntamento goloso, oggi entriamo nel ristorante dello chef portoghese con ben 2 stelle Michelin nel suo curriculum, lo chef Victor Felisberto.
Ribatjano di nascita fa una lunga carriera all’estero che arricchisce con le due tanto ambite stelle. Ma il suo sogno era poter aprire il proprio ristorante con le sue regole e la sua creatività, senza limiti.
Così fu, circa tre anni fa! Torna in Ribatejo e apre un ristorante dove la cottura è a bassa temperatura, proprio come ha imparato in Francia, e in forno a legna (suo grande sogno).
Non lasciatevi però intimorire dalle stelle e dai due premi Michelin di Bib Gourmand che ha ricevuto il suo nuovo ristorante perché al suo interno lui vuole offrire una cucina “di conforto” senza sminuire la qualità e la presentazione.
Per leggere della nostra esperienza e degustazione cliccate qui.

7- SEIRAS E CAPACHOS
No, non sono due località ma due articoli di produzione artigianale prodotti nella piccola fabbrica Sifameca a Mouriscas. Le Seiras sono cestini di vimini e i Capachos sono delle specie di tappeti in fibra naturale utilizzati nella produzione artigianale dell’olio d’oliva.
Grazie a Signor Evaristo Valente abbiamo scoperto la loro fabbricazione e utilizzo pratico. Creata nel 1967 la Sifameca in passato esportava in Giordania e Spagna e produceva circa 2000 pezzi al giorno. Oggi abbiamo l’obbligo di salvaguardare quest’arte e questa fabbrica essendo l’unica su territorio nazionale che produzione ancora in forma artigianale.
Noi non siamo usciti amani vuote. Basta poco per aiutare a preservare queste arti in via di estinzione, ricordatelo durante il vostro viaggio in Portogallo.

8- TIGELADAS
Continua il nostro viaggio alla scoperta dei piatti e cibi tipici del Médio Tejo. Dopo avervi già parlato delle Palha de Abrantes (cercate nei post precedenti) oggi voglio farvi scoprire un altro dolce tipico della zona di Abrantes, la Tigelada.
Per il procedimento vi invito a vedere video nel mio canale Youtube chiamato Palha de Abrantes ma intanto vi svelo gli ingredienti.
È un dolce semplicissimo fatto con uova, latte, zucchero e farina ma la vera caratteristica che lo contraddistingue è la cottura: in tazze di terracotta non vetrate. Una delizia.
In origine pare che sia un dolce conventuale del comune Rio de Moinhos, nel comune di Abrantes. Secondo la leggenda deriva da una signora che apprese il segreto della Tigelada, quasi un secolo fa, tramite un’amica di nome Verdiana. Vanessa era una lavandaia del Convento da Graça in Abrantes (demolito nel 1902) dove apprese il segreto del dolce con le suore.
Il video: https://youtu.be/6CasPzFgIkI

9- RIO TEJO
Anche se ho atteso solo fino a oggi per parlarvene, il vero protagonista di questo viaggio alla scoperta del Médio Tejo (ve lo dice anche il nome) è il fiume Tago (Tejo in portoghese).
È lui che con la sua linea sinuosa ci sta accompagnando durante il nostro girovagare in auto. Dall’alto dei miradouros (terrazze panoramiche) o al nostro lato, il fiume è sempre presente, non per nulla questa regione si chiama Ribetejo (sulla riva del Tejo).
Sapevate che è l’unica regione portoghese che non ha né mare né confine con la Spagna? Ma questa è un’altra storia.
CONSIGLIO: non perdete un viaggio lungo la N118 che da Abrantes porta a Tramagal. Avrete viste mozzafiato sulle valli e il fiume.

10- QUEIXOPERRA
Quando si dice storie a lieto fine. Se doveste venire (ve lo consiglio) in questa zona del Portogallo dovete assolutamente fare una passeggiata fino a Queixoperra per visitare il piccolo museo “Poço das Talhas” recuperato e aperto da pochissimo.
Da questo paesino parte un percorso pedestre che fa parte delle Rotas de Mação e che vi condurrà fino al mulino (recuperato e funzionante). Se andrete in primavera o in inverno avrete anche la fortuna di vedere la piccola cascata di acqua che attraversa questo piccolo borghetto recuperato e trasformato in museo rurale.
L’entrata è gratuita, si chiede solo ai visitatori di lasciare il luogo nelle stesse condizioni che lo si è trovato e di rispettare l’ambiente.
Quando tornerete in paese non dimenticate di comprare la farina prodotta in questo mulino recuperato. La macina è a freddo, ci spiegano, per non perdere le proprietà nutritive dei cereali. La potrete comprare nella caffetteria del Centro Recreativo e Cultural che apre alle 13:30.

11- CENTRO GEOGRAFICO
Oggi vi porto alla scoperta del Centro Geodetico del Portogallo, ovvero, il vero “centro” geografico del Paese.
A poca distanza da Vila de Rei verso Sertã, si trova la deviazione per Picoto da Melriça, dove troverete il punto di riferimento geodetico costruito nel 1802 e che stabilisce il centro geodetico del Portogallo.
La piramide che segnala il centro si trova a un’altitudine di 600 metri e potrete ammirare una vista a 360º. Potrete vedere la Serra da Lousã e, se fortunati arriverete con bel tempo, la Serra da Estrela a quasi 100 chilometri di distanza.

12- CASA ANADIA – OLIO
Oggi faremo un salto nella storia e nei sapori di un prodotto strettamente legato al Portogallo, l’olio extra vergine di oliva di Casa Anadia.
Un olio erede di un’antica tradizione che risale almeno al XVII secolo, epoca di costruzione dell’antico maniero con cappella della Quinta do Bom Sucesso nella località di Alferrarede.
Gli uliveti dell’azienda occupano una superficie di 100 ettari, tra oliveti tradizionali e intensivi, e si producono varietà sia internazionali che portoghesi, queste di Denominazione di Origine Protetta (D.O.P.) del Ribatejo.
In produzione sono presenti anche le olive provenienti da ulivi secolari situati nella proprietà. Gli oli di Casa Anadia sono il risultato di tre diversi terroir di Alferrarede, con terreni argillosi, calcarei e di scisto al nord.
Gli oli sono naturali, non filtrati, spremitura a freddo e il risultato della perfetta alchimia tra le migliori varietà di olive e il terreno e il know-how con centinaia di anni.

13- MASSIMO ESPOSITO IL PITTORE ITALIANO
Oggi sono un po’ emozionata perché voglio presentarvi un italiano che vive in Portogallo da 35 anni ed è un incredibile artista. Se seguite la mia serie web “Italiani in Portogallo” sul mio canale Youtube avrete già visto la sua intervista (altrimenti vi invito a vederla, è una storia incredibile).
Lui vive ad Abrantes ma fa corsi e workshop di pittura e disegno un po’ per tutto il Ribatejo. Dipinge a olio ma non solo. Troverete numerose opere dipinte anche con vino e olio d’oliva rigorosamente ribatejano. Dipinge su porcellana, ceramica e ha anche realizzato murali.
Un vero e proprio artista a 360º. Se verrete ad Abrantes contattatelo per scoprire la sua arte.
Vi invito intanto a curiosare nel suo sito pittoreitaliano.wordpress.com

14- BIRRA ERMIDA
Oggi voglio farvi fare una degustazione virtuale di birre. Voglio presentarvi ERMIDA la birra artigianale di Abrantes. Varie sono le tipologie prodotte come la Ipa, Trigo, Abadia e Stout.
Il progetto è di Rui che ci ha invitato per una prova e una visita alla piccola fabbrica locale. Il nome scelto mi incuriosisce e lui mi spiega che Ermida è il nome della strada dove abita e dove ha cominciato a fare i suoi primi esperimenti con la birra.
Inoltre, Ermida (eremo in italiano) è un piccolo luogo di culto ed essendo la birra legata al mondo monastico il gioco è fatto.
Vi saluto lasciando il mio invito a visitare la birreria Crispean´s By Ermida a pochi chilometri da Abrantes. Il locale è delizioso e ha tantissime birre alla spina da farvi provare e anche uno spazio vendita con le bottiglie dal design accattivante.

15- SENTIEIRAS
Oggi ho voglia di natura, di silenzi e di pace. Oggi vi porto a Sentieiras un villaggio di circa 40 abitanti immerso in una natura verdeggiante, dove il fiume è il vero protagonista.
Un villaggio inglobato nella Rota dos Cultus Antigos. Un percorso pedestre creato per attraversare alcuni luoghi che per secoli sono stati importanti luoghi di culto per la popolazione di Sardoal e alcuni villaggi del vicino comune di Abrantes (Carvalhal, Casais de Revelhos e Sentieiras).
Se non siete grandi camminatori potete sempre rilassarvi nella Quinta das Sentieiras, un elegante spazio che vi permetterà di godere del patrimonio storico e culturale e delle sue bellezze naturali.
La proprietà conserva un insieme di costruzioni del XVIII secolo: il magnifico Solar, la cappella di Nossa Senhora da Conceição, una piscina all’aperto e molteplici spazi paesaggistici costituiti da vegetazione, laghi e fontane.

16- PALHA DE ABRANTES
Un consiglio di viaggio goloso per questo inizio d’estate, le Palha de Abrantes. Se mi seguite avrete già visto il video dedicato quando sono entrata nella cucina di una famosa pasticceria per scoprire come si preparano.
Non si conoscono le origini precise del dolce ma si chiamano così perché ci ricordano la palha. Sapevate che nella piazza principale di Abrantes si vendeva la paglia per dar da mangiare agli animali da traino? La piazza si chiamava infatti Praça da Palha.
Come quasi tutti i dolci portoghesi, anche le palha de abrantes nascono tra le mura di un convento. Un dolce, in realtà, nato per caso dall’errore di un frate. Vi ho incuriosito? Guardate il video in basso per saperne di più.
17- AÇORDA DE SÁVEL
Oggi voglio farvi venire l’acquolina in bocca. Voglio farvi scoprire un piatto tipico di Abrantes: l’Açorda de Sável. Partiamo dal principio, ovvero, cosa significa il nome.
Il Sável è un pesce d’acqua salata e dolce che si trova facilmente nel fiume Tago, in italiano si chiama Alosa. L’Açorda, invece, è una zuppa tipica dell’Alentejo che non è cotta.
La ricetta dell’Açorda non è universale ma solitamente si prepara unendo aglio, sale, olio d’oliva, acqua bollente e pane a fette. All’impasto si possono aggiungere erbe aromatiche come coriandolo (meglio di no) o la mentuccia.
Conoscete la leggenda indiana legata a questo pesce?
Narra della conversazione piagnucolosa e rispettosa di un’alosa con il dio Manitú: il pesce gli racconta quanto soffre con altri pesci a causa del suo brutto aspetto (la sua pelle era punteggiata da migliaia di brufoli) provocando scherno e risate quando incrociato con altri pesci. La divinità ascolta pazientemente l’alosa e con uno sguardo rimuove il suo dispiacere trasformando i suoi brufoli in una schiena lampeggiante anche nelle giornate grigie e piovose.

18- SPIAGGE FLUVIALI
In estate tutti vogliamo rinfrescarci in acqua ma se stiamo nell’entroterra portoghese, come facciamo? Niente paura, se state visitando, come me, il Médio Tejo potete approfittare di ben tre spiagge fluviali nei pressi di Abrantes.
Cosa ne dite, le andiamo a scoprire insieme?
1- Spiaggia fluviale Aquapolis sul fiume Tago, la spiaggia di Abrantes (che frequento spesso per gli aperitivi vista fiume al tramonto);
2- Spiaggia di Aldeia do Mato e Souto con tanto di sorveglianza con bagnino e parco nautico per sport acquatici;
3- Spiaggia fluviale nello Zêzere, cambiamo fiume, adatta anche a persone con mobilità ridotta.
Spero che con questi miei consigli rinfrescanti vi abbia fatto venir voglia di visitare questa sottoregione anche in estate.

19- CASTELLO DI ABRANTES
Il Castello di Abrantes conosciuto anche come Fortezza di Abrantes si trova in una posizione strategica in cima una collina sulla riva destra del fiume Tago, che fa parte della Linea difensiva del Tago, un gruppo di fortificazioni che attualmente fa parte della Regione Turistica Templare.
All’epoca della riconquista cristiana della Penisola Iberica il villaggio fu conquistato ai Mori dalle forze di D. Afonso Henriques, primo re Cristiano portoghese, che ordinò la ricostruzione delle difese.
La scorsa settimana ha riaperto la chiesa di Santa Maria do Castelo dopo un lungo processo di restauro. La chiesa fa parte del Pantheon di Almeida, che ospita diverse tombe in stile gotico fiorito fiammeggiante, tra cui quelle dei Conti di Abrantes (XV e XVI secolo); un altare del XVI secolo; azulejos ispano-moresche ed esempi di affreschi o pitture murali risalenti al XVI secolo.

20- STREET ART IN ABRANTES
Una delle cose che mi ha colpito subito di Abrantes è l’abbondanza di colori. Moltissimi edifici del centro storico sono decorati con bellissimi murali (come questo della foto dell’atelier del pittore italiano Massimo Esposito, realizzato da lui stesso).
Non sono i classici murali che si incontrano nelle città ma sono indicativi del negozio o dell’esercizio commerciale che li ospita. Una bella forma di pubblicità e arte che aspetta solo di esser scoperta e qui lascio il mio invito a deambulare per le stradine di Abrantes a caccia di opere.

21- HIIPÓDROMO DOS MOURÕES
Oggi si conclude il campionato di salto a ostacoli nell’ippodromo dei Mourões (Aquapólis Sul). Location incantevole a bordo fiume Tago nella località di Rossio ao Sul do Tejo proprio dall’altra sponda di Abrantes.
Un evento organizzato dal Centro Hípico da Quinta do Cabrito e dalla Federação Equestre Portuguesa. È stato simpatico assistere a una parte della gara, io poi amo i cavalli e quelli in gara erano meravigliosi.
Sapevate che questa regione, il Ribatejo, è terra di tori e cavalli? Magari poi ve ne parlerò meglio in futuro. Intanto potete leggere di Golegã la capitale del cavallo lusitano.

22- PRESEPI DI PIETRA DI CARLOS SOUSA
Lo so che a Natale manca ancora tanto ma come non mostrarvi questi deliziosi ed eleganti presepi di pietra dell’artigiano Carlos Sousa di Abrantes?
Non ne esistono due uguali e nascono da lunghe passeggiata nella natura per scegliere le pietre giuste che poi comporranno questi presepi dalle linee morbide e minimaliste. Si può scegliere dalla semplice natività a un vero e proprio presepe convenzionale con tanto di grotta e villaggio.
La sua pazienza certosina gli consente di realizzare anche presepi in miniatura grandi quanto un anello. Esistono anche versioni a ciondolo e con base in legno che lo rende più leggero.
Per maggiori informazioni e acquisti inviare un’email a sousa.csm@gmail.com
Spedisce anche per posta. Potete curiosare nella pagina Facebook Presépios de Pedra Abrantes

23- PUPAZZI DI CARTAPESTA DI JOÃO QUINTO
Credo fortemente che l’artigianato sia una pratica artistica da sostenere e far perdurare. Dietro oggetti fatti a mano e piccoli gesti si nascondono resti di tradizioni, cultura e conoscenze che, se non preservate, si perderanno inevitabilmente nel tempo.
Oggi voglio farvi conoscere la storia di João Quinto e dei suoi pupazzi di cartapesta. La loro creazione era solo un passatempo, un antistress, come mi racconta João. Una forma per alleviare lo stress accumulato a lavoro.
Inizia a creare i suoi pupazzi con materiale di riciclo, principalmente penne a sfera. Pian piano, con la voglia sempre nuova di sperimentare, arriva alla cartapesta e viene rapito da questo mondo.
Non ha un atelier ma è sempre pronto a mostrare le sue creature dal vivo perché lui, oramai in pensione, non familiarizza molto con le reti sociali. Potete comunque contattarlo su Facebook al profilo @joao.quinto.58 oppure alla pagina O Quarto do Quinto

24- NOTÁVEL ABRANTES
Notável Abrantes non sta solo diventando una marca di promozione territoriale nata dall’amore per la propria terra di una coppia di abrantinos ma è molto di più.
Progetto nato durante la pandemia da un’analisi profonda delle abitudini dei visitatori e turisti ad Abrantes. Carlos e Elvira, gli ideatori, notavano come lo sguardo del visitatore era più attento ai dettagli, molti dei quali completamente ignorati dagli abitanti.
È da questi sguardi che nasce la loro voglia di far rinascere l’orgoglio di vivere in una città così ricca come Abrantes.
Inizialmente le fotografie diffuse nelle reti sociali erano direzionate alla promozione esclusiva della loro città ma oggi già potete vedere frammenti di altre località della sottoregione Médio Tejo.
Lascio qui l’invito a seguire la pagina @notavelabrantes per scoprire delle chicche uniche di questa zona quasi sconosciuta del Portogallo. E poi con un sorriso e una simpatica così coinvolgente come non seguirli?

25- IL GIARDINO DI ARTEMISIA
Un progetto green dall’animo naturalista. ‘Quintinha’ si chiama questo questo luogo incantato e si trova nel centro del Portogallo, a Mouriscas.
Victoria Iles, l’ideatrice del progetto, è erborista qualificata che due volte alla settimana offre consulenze in una clinica di Mouriscas. Nasce nel Regno Unito e ha vissuto per oltre 27 anni nei Pirenei francesi, dove coltivava e raccoglieva diverse piante medicinali.
Ha studiato erboristeria e aromaterapia presso l’Università di Parigi XIII e distilla oli essenziali inpiccole quantità. Organizza workshop qualificati sulle piante in lingua francesee inglese.
Sta attualmente restaurando un giardino abbandonato di un ettaro che si affaccia sul fiume Tago, creando un giardino medicinale e aromatico a scopo didattico. Il suo obiettivo è creare un ambiente rilassato esano dove gli studenti possono scegliere tra diverse materie e imparare preziose abilità “green”.

26- PARCO URBANO DI ABRANTES
Situato nella Mata de São Lourenço, questo è uno spazio naturale, calmo e pacifico di 14 ettari all’interno del perimetro urbano della città di Abrantes.
Chiamato così per il vicino eremo di São Lourenço datato XVI secolo. All’intero non perdete gli azulejos che appartengono sicuramente alla primitiva decorazione ispano-arabo.
Un polmone verde dove la popolazione e i visitatori, come noi, possono usufruire di diverse infrastrutture e attrezzature che garantiscono un’offerta diversificata di prodotti culturali e per il tempo libero: un laghetto artificiale con tanto di oche, un ristorante/caffetteria, un parco giochi per bambini, un’area pic-nic, alcuni percorsi cicloturistici, una parete di arrampicata e un miniclub per le attività del tempo libero.
Resta qui l’invito anche per un caffè veloce per approfittare della natura senza doversi spostare troppo dalla città.

27- PONTE ROMANO DI MAÇÂO
Tutti lo conoscono con il nome di ponte romano ma in realtà si chiama Ponte da Ladeira d’El-Rei. Costruito probabilmente tra il I secolo a.C. e il I secolo d.C., faceva parte della via Olissipo / Mérida, sulla sponda destra del Tago.
Presenta caratteristiche di architettura romana e gotica ed è composto da due archi a tutto sesto, uno rinforzato con arco spezzato, e una rampa con parapetto.
Noi l’abbiamo scoperto per caso dopo aver trovato parcheggio nei pressi. Il ponte è piccolo ma molto pittoresco perché in basso non c’è un fiume, o un corso d’acqua, ma un grazioso orto con vigna o ulivi.
Non dimenticate di attraversarlo se doveste venire a Mação, conosciuta come la capitale del prosciutto.

28- ISAAC CORDAL
Grazie a Notável Abrantes abbiamo scoperto un’altra chicca in città. Si tratta del progetto artistico “Cement Eclipses” firmato dallo scultore galiziano Isaac Cordal.
Consiste in piccole figure di cemento che l’artista ha installato nelle strade di tutto il mondo in modo che la gente possa avere accesso alla sua arte senza i limiti dello spazio fisico del museo o delle gallerie.
Abbiamo scovato alcune delle sue opere tra le stradine di Abrantes. Purtroppo ne sono rimaste poche perché il progetto è del 2014. Vi invito ad una caccia al tesoro artistica.

29- Passadiço do Alamal
Consentitemi una piccola gita fuori porta uscendo leggermente dal Médio Tejo per presentarvi un luogo incantato. Una piccola passeggiata super instagrammabile, dove trascorrerete ore a farvi selfie e a fotografie. Non ci credete?
A meno di 40 km da Abrantes, superando la frontiera regionale, e arrivando nell’Alto Alentejo, troverete un castello diroccato su una collina a picco sul fiume. Qui potrete fare una semplice passeggiata a bordo fiume con una vista fantastica sul castello di Belver.
Belver, nome dato al castello e successivamente esteso anche al villaggio adiacente, non può che essere correlato al famoso castello di Belvoir costruito dai cavalieri dell’Ordine di Malta nel 1168 nel regno di Gerusalemme. Ebbene sì, vi invito a visitare questa perla del mio amato Alentejo.

30- AMENDOEIRAS HOUSE
Siamo giunti alla conclusione di questa avventura. 30 giorni in Médio Tejo tra telelavoro e scoperta territoriale. Una bella scoperta questa sottoregione del Ribatejo, nel centro del Portogallo.
Non è la prima volta che la scegliamo come tappa rilassante per quei fine settimana durante i quali vogliamo staccare la spina ma avendo un mese a disposizione ci siamo presi il nostro tempo e abbiamo cercato quelle “realtà” che durante le ricerche per un solo fine settimana non avremmo forse trovato o preso in considerazione. Il negativo dei viaggi veloci.
Questo post di saluto voglio dedicarlo al nostro rifugio, la casa che abbiamo scelto di prendere in affitto per questo mese in campagna: Amendoeiras House. Ideale per breve e lunghe permanenze alla scoperta di questa zona del Portogallo ed anche nei pressi della storica N2.
Questo è solo un “alla prossima”, sì perché torneremo sicuramente e ho già in mente il tema. Quale? L’olio di oliva.
Per maggiori informazioni sull’alloggio https://amendoeirashouse.weebly.com/

Siamo giunti ai saluti, spero che questo riepilogo delle pubblicazioni che avete seguito sulla mia pagina Facebook e profilo Instagram vi possa esser utile per organizzare il vostro proprio viaggio alla scoperta di questa sottoregione del centro del Portogallo.
Se avete dubbi o volete altre informazioni, non esitate a contattarmi. Alla prossima!
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Grande! Te ne sei vista bene col telelavoro, guarda quante meraviglie! Quindi potendo comprimere e fare un sunto delle due parole Médio Tejo io direi che sei la MEJO! 😛 Avevo già gustato qualche anteprima sui tuoi post su Instagram, il tuo progetto è stato azzeccatissimo, mi meraviglio che questi luoghi siano poco conosciuti anche dai portoghesi! Brava Lilly! :*
PS: l’antico ponte romano sugli orti è meraviglioso!
🙂 grazie mille carissima. Qui vige la regola “l’erba del vicina è sempre più verde”. Non riescono a vedere le preziosità che hanno e quindi…. ci penso io. 😉 Il ponte è una chicca. Buona domenica.