AZZORRE: Isola di Pico a tavola, 5 consigli

Quando viaggio per me è fondamentale provare piatti locali, o comunque prodotti enogastronomici del Paese o della località che visito. Durante la mia permanenza sull’isola di Pico, l’isola più “giovane” delle Azzorre ho provato diversi piatti e prodotti che oggi voglio consigliarvi.

cosa mangiare e bere sull'isola di pico azzorre

Voglio invitarvi virtualmente a tavola con me per farvi “provare” alcuni piatti e prodotti che ho provato durante il mio ultimo viaggio alle Azzorre. Se mi seguite già da un po’ sapete che ho già visitato São Miguel e Terceira e anche di queste isole vi ho consigliato dei piatti da provare. Pico non poteva esser da meno.

1- BIFANA DE ALBACORA

La Bifana de Albacora è un di panino di tonno saltato in padella, famoso sopratutto durante le feste popolari. Noi l’abbiamo scoperto e provato al Bar dos Arcos nella località di Arco a due passi dalle famose conformazioni laviche di Lajido de Santa Luzia.

Se volete intanto provarla a casa, vi scrivo qui in basso una ricettina semplice, semplice.

RICETTA

Ingredienti: (per 4 persone) 1,5 kg di Tonno (Albacore) tagliato a tranci; 1 testa d’aglio; 150 g di burro; olio q.b.; 4 foglie di alloro; peperoncino q.b; vino bianco q.b.; sale.

Preparazione: Mettete qualche granello di sale grosso su ogni lato dei tranci di pesce. In una padella mettete burro e olio, le foglie di alloro, l’aglio affettato e il peperoncino. Adagiate i tranci e passatele da parte a parte fino a doratura e annaffiate con vino bianco a piacere. Friggere il pesce a piacimento. Prima di friggere le altre fettina lavare sempre prima la padella per evitare di bruciare il pesce.

Mettete tutto in un panino e prima di chiudere con un cucchiaio versate il sughetto. Buon appetito.

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2- PICA-PAU DE ATUM

Il Pica-Pau (picchio in italiano) è una di quelle ricette perfette per un “petisco” (stuzzichino) in ogni momento della giornata. Una forma di preparazione che in Portogallo è comune prepararla con la carne di maiale.

È una ricetta originaria del Ribatejo e consiste nel soffriggere la carne opportunamente condita, dove non mancano ingredienti come aglio, alloro e vino bianco. Ma noi a Pico abbiamo provato la versione con il tonno nel famoso ristorante A Tasca O Petisca. Volete provarla? Vi lascio la ricetta qui in basso.

RICETTA

Ingredienti: 250g di trancio di tonno fresco, 4 spicchi d’aglio, 1 foglia di alloro, 4 cucchiai di olio d’oliva, ½ bicchiere di vino bianco, sottaceti (facoltativo), sale/pepe q. B.

Preparazione: Tagliate a cubetti i tranci di tonno fresco e teneteli da parte. Preparate una padella con l’olio, gli spicchi d’aglio schiacciati, le foglie di alloro e fate scaldare per 4 minuti. Aggiungete il tonno, lasciate cuocere solo 5 minuti (praticamente è solo per insaporire, il tonno non deve essere troppo cotto). Quindi aggiungere il vino bianco, sale e pepe e cuocere per altri 4 minuti.

Servite in una ciotola e accompagnate con sottaceti.

dove mangiare sull'isola di pico azzorre
Cosa mangiare a Pico Azzorre
Foto: estaramesae.sabado.pt/

3- FORMAGGI

Da amante dei formaggi che sono, lo avete notato nel mio post dedicato, non potevo non provarli quasi tutti. Quali consiglio? Questi tre: Queijo do Pico, São João e Império do Pico. Un trittico imperdibile.

QUEIJO DO PICO

Il Queijo do Pico DOP è ottenuto da latte vaccino crudo. È un formaggio stagionato, a pasta semi morbida burrosa e di colore bianco giallastro. Per la produzione del formaggio Pico DOP si utilizza il latte di vacche da latte allevate in modo estensivo, con accesso a diverse colture come il loglio, l’erba castigliana, il trifoglio e l’incenso.

Secondo i racconti degli abitanti dell’isola, il Queijo do Pico DOP era già prodotto alla fine del XVIII secolo, essendo il principale mezzo di sopravvivenza per gli abitanti. Tuttavia, i suoi primi riferimenti ufficiali risalgono al 1867 e al 1877, rilevando così l’importanza della sua produzione per il sostentamento della regione. Grazie ai coloni, i loro metodi di fabbricazione sono rimasti pressoché invariati nel corso dei secoli.

QUEIJO SÃO JOÃO

La produzione artigianale del formaggio a São João do Pico è un’arte femminile, creata, perfezionata e trasmessa di generazione in generazione, tradizionalmente di nonna in nipote, che è rimasta a lungo nell’ambiente domestico. I formaggi, dopo essere stati stagionati, venivano venduti all’isola di Faial o consumati nei giorni religiosi o familiari più festosi.

È un formaggio stagionato, morbido, cremoso (burroso). Gusto morbido e delizioso. Se mi permettete, il mio preferito.

QUEIJO IMPÉRIO DO PICO

Formaggio stagionato ottenuto da latte vaccino pastorizzato. Aroma leggermente acidulo di Earth Pepper, piacevolmente secco. Va servito a cubetti o affettato generosamente. Ideale come aperitivo o dessert, su un tagliere di formaggi. Si consiglia di degustarlo a temperatura ambiente.

Cosa mangiare a Pico Azzorre

Concluderei con due calici, il primo riempito con un vino vulcanico dell’isola della cantina Azores Wine Company e nel secondo verserei un liquoroso come il famoso Lajido.

4- VINI VULCANICI

Il formaggio per me chiama il vino e non potevo non consigliarvi qualche calice di vini vulcanici. Durante la nostra visita dell’isola abbiamo provato diversi vini e abbiamo anche fatto una prova di 5 vini vulcanici della cantina Azores Wine Company. Guardate il video in basso per saperne di più.

Vini unici le cui vigne crescono su pietra lavica e il paesaggio è stato eletto Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. Presto scriverò un articolo dedicato.

5- LAJIDO

Concluderei con un vino liquoroso, il famoso Lajido. Il Lajido è un vino prodotto nell’omonima zona dell’isola di Pico e discendente diretto del famoso “Verdelho” che portò il nome dell’isola di Pico sulle tavole più squisite d’America e d’Europa e alla corte degli Zar di Russia.

Prodotto dalla Cooperativa Vitivinícola da Ilha do Pico ha un aspetto limpido, colore giallo dorato intenso, con molta lacrima. Aroma di vino speciale e complesso, che ricorda le spezie. Intenso e persistente. Caldo e secco. Untuoso, rotondo ed evoluto. Insieme distinto.

Consiglio la visita del centro interpretativo (Centro de Interpretação da Paisagem da Cultura da Vinha do Pico) localizzato a Lajido de Santa Luziadove potrete fare una degustazione inclusa nel biglietto d’ingresso (3€ nel mese di settembre del 2021).

Siamo giunti ai saluti, spero che questa selezione di 5 cose da bere e mangiare sull’isola di Pico vi abbia intrigato. Presto condividerò con voi i miei consigli su cosa visitare e fare sull’isola più giovane dell’arcipelago. Ciao, alla prossima!

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2 pensieri su “AZZORRE: Isola di Pico a tavola, 5 consigli

  1. Finalmente la variante gustosa al solito panino col tonno! Non conoscevo queste versioni, le proverò sicuramente entrambe, grazie per le ricette! 😉
    “Intenso e persistente…rotondo ed evoluto” le voglio assolutamente imparare a memoria, potrebbero servirmi per fare bella figura perché di vino non ne capisco assolutamente nulla… sono una frana hahahah 😀 😀

    1. 🙂 io sto pensando di rifarli questo fine settimana, sabato vado almercato e compro il tonno fresco. Sul vino non sono esperta ma è un mondo che mi appassiona, ho una serie web su Youtube sul vino portoghese. 😉

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