Siamo giunti al mio numero preferito in assoluto, il 17. 17º appuntamento mensile con le 10 curiosità sul Portogallo. Una rubrica creata per farvi scoprire un Portogallo menu turistico e più autentico. Siete pront* a continuare questo viaggio con me?

1- BERE IL VINO IN UNA MINA
Si tratta delle mine di Covilhã che insieme alla Almeida Garrett Wines, la più antica cantina di Covilhã, è possibile oltre alla visita di tre gallerie della mina anche degustare vini accompagnati da cibi regionali di Beira Interior, come il formaggio della Serra da Estrela, il prosciutto, le olive e il pane tostato.

2- Cat Coffee Braga – IL CAFFÈ CON I GATTI
Bere il caffè in compagnia dei gatti è normale a Braga. Nasce il “Cat Coffee”. E c’è anche la possibilità di adottare gli animali, poiché sono già stati vaccinati e sverminati. Il progetto nasce grazie a una collaborazione con il comune di Braga, attraverso il quale il gattile comunale ha messo a disposizione alcuni gatti che sono diventati i residenti ufficiali di questo caffè. Resisterete alle fusa del felino?

3- FRUTTA BRUTTA? COMBATTIAMO LO SPRECO ALIMENTARE CON UN GIN
L’Adega das Frutas di Alcobaça ha creato Casanova il primo gin in una bottiglia di vetro riciclato e con frutta brutta. L’azienda vuole porre fine agli sprechi alimentari in Portogallo e utilizza per questo la frutta brutta nella sua produzione di bevande artigianali, ovvero, quella che di solito è rifiutata dai consumatori perché non sono belle.

4- TORNA LA PRODUZIONE DEL “GARUM” ROMANO
Il “garum” è una conserva di pesce, specialità di epoca romana, che aveva a Tróia uno dei suoi maggiori centri di produzione. Questo progetto riunisce la squadra di archeologia delle rovine romane di Tróia e il ristorante Can The Can. Per la produzione verranno utilizzate le vasche del pesce di questo complesso archeologico, riconosciuto come il più grande centro industriale per la salatura del pesce dell’Impero Romano.

5- maranho lo conoscete?
Si pensa che la sua origine sia dovuta alla necessità di sfruttare lo stomaco di agnello e capra, animali abbondanti nella regione. La preparazione e il consumo sono sempre stati associati ai giorni festivi: celebrazioni religiose o eventi familiari come come matrimoni, per arricchire lo spezzatino dove la verza era ben condita con la carne di maiale.

6- Portogallo il lanificio e gli ebrei
Sapevate che lo sviluppo dei tessuti di lana è legato all’eredità ebraica in Portogallo? Uno dei migliori musei dell’interno del Portogallo continentale è il Museo della Lana dell’Università della Beira Interior a Covilhã. Affascinante il patrimonio che conserva e che illustra il ciclo della lana. La collezione del Museo delle Lane è anche la storia della comunità ebraica e dei nuovi cristiani a Covilhã. Nel XV e XVI secolo formarono un centro di conoscenza che attraversava i confini.

7- FURONO I PORTOGHESI A PORTARE I FUCILI IN GIAPPONE
Sapevate che furono i portoghesi a introdurre il fucile in Giappone durante il XVI secolo? Il fucile cambiò il modo di combattere in Giappone e pose fine ad anni di guerra civile tra feudatari. In Giappone il fucile è conosciuto come “Tanegashima”, il nome dell’isola in cui è stato introdotto per la prima volta, quando una nave con alcuni portoghesi cercò riparo lì da una tempesta nel 1543.

8- ROTTA TURISTICA ISPRATA A SARAMAGO
A Côa è stato creato un itinerario ispirato all’opera di Saramago “Il viaggio dell’elefante”. Il libro ripercorre il viaggio dell’elefante Salomone attraverso la regione della valle della Côa, nel suo viaggio verso Vienna, passando per Sortelha (Sabugal), Cidadelhe (Pinhel) e Castelo Rodrigo (Figueira de Castelo Rodrigo). Il progetto ingloba le località di Fundão, Belmonte, Sabugal, Guarda, Pinhel e Figueira de Castelo Rodrigo.

9- Rotta dei Templari
Dopo il percorso dedicato al libro di Saramago ci si prepara per la Rotta dei Templari. Tomar, Vila Nova da Barquinha e Ferreira do Zêzere sono i tre comuni coinvolti ma le sorprese saranno mole di più. Incluso nelle rotte del turismo religioso e militare, la rotta ei Templari vuole mostrare il patrimonio nazionale legato alla figura di questi possenti cavalieri che hanno suscitato tanto fascino fino ai nostri giorni.

10- I CESTI ARTIGIANALI DI SORTELHA
Un’arte che esiste ancora grazie a un’artigiana che ha imparato da una 80enne. Arminda Esteves si chiama l’artigiana che sta facendo sopravvivere quest’arte antica: la queijeiras em bracejo di Sortelha.

Anche oggi siamo giunti ai saluti. Spero che queste nuove 10 curiosità sul Portogallo vi siano piaciute. Vi aspetto al prossimo appuntamento ma intanto vi invito a cliccare in basso per leggere le altre curiosità che ho selezionato per voi negli episodi precedenti. Ciao, alla prossima!
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E anche in questa puntata ci sono cose interessanti. I cat cafè li adoro, quando ero in viaggio (quando viaggiavo sig) era il primo pensiero cercare se in città era presente un locale in cui gustare una torta a base di baffi e fusa. Il caffè in una miniera, fatto! Anzi ho proprio pranzato alla mensa dei minatori a -300 metri sotto i livello della superficie! La frutta brutta è un’idea geniale, un recupero intelligente e anti spreco che la trasforma in qualcosa di bello e buono. Oddio il MARANHO, no non lo conoscevo… sembra un frutto (brutto) anche quello o è l’impressione mia? 😛
Immaginavo che tu avessi già fatto l’esperienza in miniera. 😉 Sui gatti io evito, non la trovo una cosa igienica con i peli svolazzanti ovunque (si nota che sono più canina? heheheheh). Il Portogallo ha tanto da offrire peccato che si pubblicizzi solo “l’ovvio” e lo standardizzato per le masse. Il maranho è un insaccato ma brutto lo è di sicuro. 😉