Madeira è un’isola che già durante il primo viaggio mi aveva incuriosito e affascianata. È un’isola che ha molto da raccontare con la sua grotta, le pittoresche cittadine, la sua ricca gastronomia e i famosi ambrati vini liquorosi.
Grazie all’invito della mia carissima amica Florbela Baptista e di Emanuel Pereira di Madeira Rural siamo andati a curiosare durante gli ultimi giorni del Madeira Wine Festival. Evento unico per poter scoprire i vini dell’isola sia fortificati che fermi. In questo articolo mi soffermerò sui fermi, vera scoperta per noi.

Questo viaggio sull’isola è stato organizzato proprio per scoprire i vini fermi di Madeira. I fortificati sono famosi in tutto il mondo ma dei fermi quasi nessuno ne parla, ed è un vero peccato. Per chi non lo sapesse, il vino fermo è un tipo di vino da tavola totalmente o quasi privo di anidride carbonica che si differenzia dal vino frizzante per l’assenza di bollicine.
Il suolo vulcanico dell’isola di Madeira, l’influenza marittima, le estati calde e umide e gli inverni miti contribuiscono alla produzione di vini unici. Secco, semisecco, dolce o meno dolce, il vino liquoroso di Madeira ha un’enorme longevità e una grande complessità di aromi, rivelandosi corposo, vellutato e armonico.
I vini dell’isola hanno una loro propria personalità, traggono la loro acidità da quei vecchi terreni vulcanici, dai venti a volte spietati che sferzano le viti e trasmettono loro un’intensa salinità, la freschezza dell’altitudine di montagna, aromi di frutti e fiori così diversi e la maturazione che tanti giorni di esposizione al sole consentono, sono solo alcune delle caratteristiche di questo terroir così diversificato.
Le varietà più utilizzate nella produzione del vino Madeira sono Sercial, Verdelho, Boal, Malvasia, Terrantez e Tinta Negra. Con queste premesse abbiamo preso l’aereo per partecipare alla Festa del Vino di Madeira a Funchal.
Le foto in alto sono di proprietà della Madeira Rural. Per gentile concessione.
Il festival del vino si è svolto durante una settimana alla Wine Lounge installata a bordo mare con una bellissima vista su Funchal e sulla marina.
Il programma è stato ricco tra concerti dal vivo tra le vigne o nelle cantine e i pranzi con lo chef Miguel Silva che dal Ribatejo ha creato un menu unico dalla fusione tra i sapori di Madeira e della sua amata regione di origine.
Noi abbiamo partecipato al pranzo tra le vigne della Quinta do Barbusano, vi lascio il video qui in basso per curiosare nell’attesa di scrivere con calma un articolo dedicato con la speranza che lo chef voglia condividere le ricette.
Comincerei i miei consigli dei vini dell’isola proprio da queste vigne, quelle della Quinta do Barbusano.
QUINTA DO BARBUSANO
La Quinta do Barbusano nasce nel 2006 dalla passione di António Oliveira, originario di São Vicente. António da oltre vent’anni è un cultore della viticoltura, collaborando con uno dei maggiori produttori di vino Madeira della regione. Nel 2008 nasce il primo vino del marchio Quinta do Barbusano, un vino fermo.
Nel 2018 la Quinta do Barbusano apre finalmente le sue porte al pubblico, iniziando così una nuova fase del progetto: l’enoturismo con l’obiettivo principale di fornire un’esperienza unica a coloro che visitano la proprietà.
Oggi la Quinta do Barbusano è divenuta la più grande produttrice di vini fermi dell’isola di Madeira riuscendo a esaltare l’autenticità del terroir che è unico.
Durante il pranzo abbiamo provato tre vini: Rosé prodotto con Tinta Negra e Aragonês del 2017, Rosso con Touriga Nacional e Aragonês 2017 invecchiato 12 mesi in botte di rovere francese e per concludere un bianco Barricas con Verdelho 2016.

Altre tre cantine ci hanno piacevolmente sorpreso sono state: il BEIJO WINE nella stessa località del Barbusano, a São Vicente, TERRAS D’AVÔ a Porto Moniz e il vino XAVELHA di Câmara de Lobos.
JOHN PAUL DA SILVA – BEIJO WINE
Dal nome accattivante, il bacio, la cantina ha le vigne nella località di Caniçal, vicinissimi al mare. Un progetto iniziato nel 2005 e da allora sono stati piantati vitigni come Tinta Barroca, Touriga Franca e Cabernet Sauvignon, dai quali si ricavano circa 3500 bottiglie di vino rosato e altre 3500 bottiglie di vino rosso con il marchio Beijo.
Il loro primo vino è stato prodotto nel 2009 ed è stato subito premiato. Per ora la loro offerta enoturistica prevede la sola visita ai vigneti e una degustazione di vini con qualche petiscos (stuzzichino) vista mare. La visita deve esser prenotata con anticipo via email a tintobeijo@gmail.com oppure telefonicamente al +351 918 240 041 (cellulare).
Noi abbiamo provato sia il loro rosato che il rosso, di quest’ultimo ci siamo subito innamorati. Beijo è prodotto con vitigni Tinta Barroca, Touriga Franca e Cabernet Sauvignon ha un colore rubino dagli aromi delicati di frutti rossi. Al palato si presenta complesso, strutturato con tatini morbidi. Un vino che può esser benissimo invecchiato.

OCTÁVIO ASCENSÃO FERRAZ | PALMEIRAS E VOLTAS E XAVELHA
È stato il primo vino che abbiamo provato durante la fiera, non nascondo che sono stata chiamata dalla riproduzione dell’antica imbarcazione in minatura.
Una vera e propria storia di famiglia quella del vino Xavelha le cui vigne si trovano nella proprietà che appartiene alla stessa famiglia da ben 3 generazioni. L’azienda è stata fondata nel 1999 da Octávio Ferraz che nel XX secolo trasformò il vigneto in una piantagione di banane. Bisogna attendere qualche anno per rivedere le vigne su quelle terre. Le varietà bianche scelte sono il Verdelho, la Malvasia Fina e l’Arnsburger per le rosse hanno scelto l’Aragonês, il Merlot e il Syrah.
Nel 2007 esce il primo vino rosso, dal nome di un tipico peschereccio di Câmara de Lobos, lo Xavelha. Infine, seguendo le tendenze del mercato, nel 2014 è apparso il primo vino rosato con lo stesso marchio.
Durante le visite offerte ai turisti si possono apprezzare varie curiosità, tra alberi da frutto e piante aromatiche, alcuni laghetti, persino alcuni animali domestici e una vista incredibile su Câmara de Lobos famoso villaggio dei pescatori immortalato da Winston Churchill nelle sue tele. Una sala degustazione ben attrezzata e una veranda all’aperto forniscono le condizioni ideali per gustare i vini con qualche stuzzichino per accompagnare.
È possibile visitare le vigne prenotando via email a octavioferraz@netmadeira.com oppure telefonicamente al +351 965 010 630 (cellulare).

TERRAS D’AVÔ
Poi non ditemi che questo nome non è rassicurante e familiare, le terre del nonno si tradurrebbe in italiano. Le vigne di Duarte Caldeira & Filhos – Seixal Wines sono sparse un po’ su tutta l’isola divise in una trentina di campi per un totale di circa 13 ettari. Ma è a Seixal il vero cuore, è qui dove si organizzano le prove e dove noi siamo stati ricevuti come amici di vecchia data.
In questa zona ci sono terreni molto diversi dal resto dell’isola di Madeira. Sono ricchi di sostanza organica e hanno la migliore acqua dell’isola, che proviene da Laurissilva. I venti che soffiano da nord-est, dal mare alla terraferma, portano umidità che si condensa sulle foglie degli alberi patrimonio dell’umanità e l’acqua che ne deriva cade a terra, rendendola unica.

Quando siamo arrivati non immaginavamo nemmeno la bellezza del luogo, una magnifica terrazza in pergolato ricca di fiori con una vista spettacolare sull’oceano e sul famoso “velo della sposa”, una cascata immortalata in molte cartoline dell’isola.
Ma non ci siamo lasciati sedurre solo dalla vista e dalla calda e familiare accoglienza di Sofia Caldeira, uno dei tre figli e cuore/testa della promozione dei vini di famiglia, ma i vini ci hanno fatto arrendere all’istante.
Alcuni li avevamo già provati al loro stand a Funchal, durante la fiera, ma berli lì con quella vista e il profumo di mare e di terra (quella del nonno) ha dato all’esperienza un tocco magico. Inoltre, bisogna ricordare che questa cantina ha prodotto il primo spumante in assoluto dell’isola.

Con l’enologia sotto la responsabilità di Paulo Laureano e João Pedro Machado, Terras do Avô produce due Colheita e due Grande Escolha, che vengono imbottigliati solo negli anni in cui la qualità del raccolto lo giustifica.
I bianchi sono prodotti esclusivamente con la varietà Verdelho, mentre i rossi provengono da blend di Touriga Nacional, Tinta Roriz e Syrah.
Durante la prova siamo stati coccolati con alcuni “petiscos” serviti su finissime ceramiche firmate Bordallo Pinheiro, dal dolce al salato il tocco raffinato di Sofia ha reso ancora più elegante la nostra visita. Per non parlare poi dei segna bicchieri relizzati da lei stessa e in vendita. Un ricordo da portare a casa come souvenir.
Con queste magnifiche immagini vi saluto, sperando che vi abbia fatto venir voglia di provare i vini fermi dell’isola. Ricordo inoltre che a Lisbona sono disponibili alla Garrafeira Nacional (Baixa/online), alla Livraria Barata (Areeiro) e al negozio medeirense Terra e Mar (Alvalade). Ora non mi resta che salutarvi, ciao alla prossima!
- Presto saranno pubblicati altri video, seguite il mio canale Youtube –
Altri produttori in fiera: Seiçal, Henriques & Henriques, Madeira Wine Company, Casa do Caramanchão.
Questo viaggio è stato organizzato in collaborazione con Visit Madeira e Madeira Rural.