CHI È LILLY?

In una frase? Vediamo… Lilly è un’italiana che vive a Lisbona da quasi 20 anni e che da quasi 7 si occupa di promuovere il Portogallo (quello più autentico e meno turistico) per il mercato italiano.

Nome in codice: Lilly.

Passioni: Fotografare tutto, Viaggiare, Passare giornate intere al Cinema, Leggere, Tutto ciò che rientra nella definizione di “Arte”, Cucinare.

Professioni: Presidente Lisbon Movie Tour, guida turistica a Lisbona, traduttrice e interprete (portoghese) e blogger ….. troppe?

Modello: Audrey Hepburn.

Attività preferita: Osservare il Mondo!

Frase/motto: “[…] volevo vivere con saggezza e in profondità e succhiare tutto il midollo della vita, sbaragliare tutto ciò che non era vita e non scoprire in punto di morte che non ero vissuto” (Henry Davis Thoreau).

Liliana Navarra è una social network dipendente (ma anche no). Fotografa e giornalista freelance si occupa di viaggi, arte e cultura. Da ottobre 2012 ha il suo salotto virtuale “Lilly’s Lifestyle” dove scrive di viaggi e della sua amata Lisbona. Tendenzialmente di animo gourmet ha sempre fame di vita, non si accontenta mai ed odia le banalità. Ama qualsiasi espressione artistica che le possa suscitare un’emozione, meglio se riesca a scioccarla.

Volete sapere altro? Non vi resta che entrare nel suo salotto. Vi aspetta!

italiani a lisbona

COSA DICONO I MIEI CLIENTI DI ME

LE MIE INTERVISTE IN RADIO, TV E GIORNALI

(cliccare sulla foto in basso per accedere alle interviste)

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In basso troverete le informazioni realtive alle mie collaborazione con gli sponsor di viaggio. Contattatemi per ricevere maggiori informazioni info.lillyslifestyle@gmail.com

I MIEI SPONSOR

UFFICI DEL TURISMO

FRANCIA Ufficio Turismo di Rennes, Ufficio Turismo Angers e Valle della Loira.

NORVEGIA Visit Oslo.

PORTOGALLO  Visit Azores (AZZORRE),  Douro Comunidade Intermunicipal (DOURO).

REPUBBLICA CECA Visit Prague (PRAGA).

BELGIO Visit Brussels (BRUXELLES).

HOTEL e ALLOGGI

FRANCIA  La Dagueloire, Domaine de Joreau.

ITALIA B&B Filomena e Francesca (Roma), Nice Rome Holidays House (Roma).

MOZAMBICO Liquid Dive Adventure (TOFO), Serenity (BILENE), Eco Estate (XAI XAI).

PORTOGALLO  Casa das Cinco, Hotel Terceira Mar (AZZORRE).Irebienti House (Óbidos), Hotel Santa Luzia (Elvas), Flores Village Hotel & Spa, Welcome Villa (PORTO).

SÃO TOMÉ E PRÍNCIPE Hotel O Bigodes, Hotel Praia, Praia Inhame Eco Lodge.

AGENZIE 

ITALIA Virginia TravelNapoli Paint Stories (Napoli).

MOZAMBICO Liquid Dive Adventure (TOFO).

PORTOGALLO  Oceanemotion, Associação Os Motanheiros. (AZZORRE). Museo Stadio Benfica, Museo Stadio Sporting, (LISBONA).  Agência de Promoção Turística do Alentejo (ÉLVAS). Adega Mayor, Vila Romana Pisões (ÉVORA),  Croft Port. (PORTO).

REPUBBLICA CECA  Turisti per Praga (PRAGA), GoPraga (PRAGA).

SÃO TOMÉ E PRÍNCIPE Discover São Tomé e Príncipe.

RISTORANTI E AFFINI 

ITALIA That’s Amore (Roma),

GLI SPONSOR DICONO DI ME

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78 pensieri su “CHI È LILLY?

    1. Ciao, per prima cosa volevo ringraziarti per la fiducia 🙂 e per la visita al mio salottino virtuale.
      Complimenti veramente per il blog. Mi piace lo stile minimal chic 😉 In bocca al lupo.
      Io intanto ti seguo già hahahah

  1. Hi Lilly, nice to meet you! We would love to come to Portugal, it’s on our list. I hope one day we will be able to contact you for help. Grazie! 🙂

    Thanks for following our bog. I hope you enjoy the stories of our journey. And don’t be a stranger – do come on over and join the conversation.
    Cheers, and happy travels
    Alison

  2. Ciao Lilly, sto organizzando un tour del Portogallo per i miei genitori e partiranno da Lisbona. Dove mi consigli di prenotar loro l’albergo? Sono indecisa tra Alfama e Bairro Alto.. Grazie in anticipo 🙂

    1. Ciao 🙂 che età hanno i tuoi genitori? Il bairro alto è il quartiere dei locali notturni quindi schiamazzi fino all 2. L’Alfama è più tranquillo anche se (dipende dalla localizzazione) per spostarsi è più difficile avendo solo il tram. Se vuoi scrivermi via email gli hotel che avevi visto posso consigliarti la localizzazione più idonea. (email: info.lillyslifestyle@gmail.com). Scrivimi pure tutti i dubbi che hai 🙂

  3. Ciao Lilly, complimenti per il blog! Vivo a Madeira da un anno e mezzo ma il resto del Portogallo per me è ancora immerso nella nebbia degli scali in aeroporto. La prossima volta, se non altro, mi sono organizzata in modo da passare 24 ore a Lisbona , ed ho intenzione di immergermi nel tuo blog per scoprire come scoprire il meglio della città in questo breve lasso di tempo! Grazie in anticipo e… ti seguirò! Un abbraccio dall’isoletta! P.S. Se passi da queste parti fammi sapere! 🙂

      1. Non te ne pentirai. Credo che oggi però sia chiuso, chiudeva il lunedì. Ho cercato nel loro sito ma non trovo l’info. Magari pensa ad un’alternativa. Dopo ti rispondo all’email per il nostro caffè sono in attesa di una risposta per un tour per dirti la mia disponibilità. Buon viaggio 😉

  4. Saluti da Roma, ho vissuto a Lisboa negli anni ’60, ed era un posto diverso, abitato da personaggi unici, alcuni anche di origine (o almeno di cultura) italiana. Ci sono tornato 15 anni fa. Sempre bella, anche se cambiata (e un po’ cementificata). Avendo tempo te ne parlerò. –scerir

  5. Foto di Lisboa? Direi di si, devo cercarle. Se ne trovo delle belle dove le mando? Negli anni ’60 funzionava la Chiesa degli Italiani, dalle parti della livraria Bertrand (esiste?), e dell’antico ristorante Aviz (grande cucina genovese, di un certo Rapetti, dove andava a mangiare anche Gulbenkian, ma non credo ci sia più l’Aviz). C’erano diversi italiani, a quella funzione domenicale, a cominciare dai Nigra (discendenti del famoso Nigra). Dopo, a volte, si andava a Sintra o a Colares, a pranzo da Olga Cadaval (mezza piemontese, mezza veneziana) oppure a casa di Isabela Rebelo Bramao (forse ne ho storpiato il nome), italiana anche lei e parente (mi sembra) del famosissimo architetto Raul Lino (autore delle più belle case portoghesi, direi). Bei tempi, anche se allora c’era ancora il regime, per la verità un po’ affievolito. C’erano soprattutto infiniti artigiani che lavoravano mirabilmente i metalli (prata, casquinha) o carcerate che facevano incredibili tappeti di lana (tipo Arraiolos)o ricamatrici delle azzorre (negozio Ilha Verde a Lisboa) e fabbriche di bicchieri e piatti di vetro bugnato (diamantato). bah. s.

    1. Che meraviglia questi tuoi ricordi. Scriviamo un pezzo insieme? 🙂
      Aviz non esiste più, o almeno dove lo localizzi tu, la chiesa del Loreto c’è ancora ma non saprei dirti se è frequentata o meno dagli italiani. Fatto sta che sulla chiesa c’è una lapide che la identifica come “Chiesa egli italiani”. L’artiginato è calato ma ci sono delle belle realtà giovanili molto interessanti, sopratutto per il sugherol la lana e la ceramica.

  6. Quando stava per cadere il regime e stava per avvenire quella che sarebbe stata chiamata la ‘Revolução dos Cravos’, accaddero cose strane. Molte quintas dalle parti di Sintra o Colares (e altri territori) furono prese di mira (dai politici o dai rivoluzionari o dagli affaristi che in quei momenti si scatenano sempre). Perchè le quintas erano depositarie di moltissimi azulejos del ‘700, che facevano gola appunto a quei soggetti …. per poter realizzare piscine tappezzate da azulejos antichi. Sembra quasi impossibile, eppure accadde. La risposta fu di trasformare le quintas in sedi diplomatiche o consolati di paesi stranieri, in genere esotici o africani, che quindi potevano godere di una certa immunità extraterritoriale. Il trucco servì, le razzie di azulejos antichi (e altri beni) andarono a scemare. Un’altra cosa che accadde è che gli europei residenti in Portugal, per la paura di una prossima rivoluzione, usarono le rispettive ambasciate al fine di far custodire i loro beni ovvero di farli spedire nei paesi di origine per corriere diplomatico. Anche questo avvenne. Ricordo che in quei periodi venne a Lisboa un famoso giornalista (non ricordo se della Stampa o del Corsera): si chiamava Alberto Arbasino. Capì subito tutto del Portugal e scrisse articoli mirabili. Si, quel tipo di artigianato credo sia finito per sempre, purtroppo. Ricordo dei fantastici rilegatori di libri (in cuoio massiccio) che lavoravano anche per la Corona Inglese. E degli artigiani che – portandogli l’argento in pani – in 24 ore ti facevano delle copie identiche (indistinguibili) di candelieri o vassoi. Molti lavoravano anche per la ditta Joalharia Mergulhão, che era allora una specie di Bulgari o di Tiffany. In compenso in quegli anni “antichi” mi sembra non funzionasse tanto l’Elevador de Santa Justa. Ma vicino c’era la papelaria “Progresso” che era una vera attrazione. Questo è quello che ricordo, assieme alle coste per nulla cementificate e ancora poco turistiche (persino in Algarve). scerir@gmail.com (cercherò in casa foto di quei tempi).

    1. Grazie della tua testimoninaza, dovresti veramente scrivere le tue memorie di quel tempo. Cercherò sicuramente gli articoli di Alberto Arbasino, mi interessa molto il periodo pre e post rivoluzione. Purtroppo in Italia, come sai, non è studiata nelle scuole.
      La razzia degli azulejos continua e si lotta contro i furti delle piastrelle antiche dai palazzi e la vendita alla Feira da Ladra (tra le altre). Esiste anche una sorta di associazione di tutela si chiama S.O.S Azulejos (hanno pagina facebook).
      scerir@gmail.com è la tua email?

  7. Bello il tuo blog ..da uno che viene in Portogallo da più di 30 anni …ti manca un bell’articolo su Praia de Santa Cruz che di sicuro già conosci ..

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