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PRAGA in 3 giorni si può

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Non sarà facile riassumere il mio viaggio a Praga, un viaggio intenso e ricco di stimoli ed interessanti scoperte. Una città d’arte nelle sue più varie espressioni e periodi che, a volerla scoprire con calma e bene, ci vorrebbe almeno una settimana, capirete quindi la mia difficoltà nel proporvi un itinerario di appena 3 giorni.

INFORMAZIONI UTILI

Arrivati in aeroporto, proprio prima di arrivare alla sala del ritiro bagagli e nella stessa sala, avrete almeno 10 postazioni bancomat per prelevare in moneta locale (la corona, 1€ = circa 26 corone). Vi consiglio sicuramente di prelevare anziché cambiare i soldi in banca o agli sportelli dei cambi che troverete anch’essi in aeroporto. Diffidate anche se leggete “cambio a tasso zero”, non è vero. Cambiati i soldi ed usciti, troverete il bus che vi porterà in città. I biglietti li potete comprare al bancone all’uscita prima delle porte di vetro, impossibile non vederelo. Prima di uscire andate a sinistra nella hall dell’aeroporto troverete un’interessante istallazione artistica.

Non so darvi molte indicazioni sui trasporti (leggete cosa consiglia GoPraga) perché ho prenotato un autista per un transfert privato per appena 23€ (da 1 a 6 persone stesso prezzo). Calcolate comunque almeno dai 30 ai 60min di viaggio.

DOVE DORMIRE

Abbiamo pernottato nel magnifico appartamento di Lukas, prenotato su Airbnb, in zona Staré Mesto (la città nuova). L’appartamento è situato al secondo piano di un edificio ristrutturato e meravigliosamente decorato. Ottima localizzazione, si possono raggiungere tutti i luoghi d’interesse a piedi. Il tram 22 per il castello si può prendere a 5 min a piedi dall’appartamento sulla strada Národní. Sotto casa ci sono minimercati (aperti dalle 6 alle 23), alcuni localini molto carini e a 5 min a piedi uno dei parchi/isolotti della città, il Slovansky Ostrov, che consiglio vivamente.

Una volta che avete scelto la vostra base vi consiglio di dividere la città in zone e giorni. Ecco il mio itinerario, se avete dubbi non esitate a scrivermi un commento o a contattarmi via email a info.lillyslifestyle@gmail.com.

GIORNO 1

Pomeriggio dedicato ad una prima perlustrazione, per familiarizzare con la città. Una passeggiata che dal ponte Legií, vicino casa, ci ha portati fino alla piazza dell’Orologio Astronomico, la Staromestské Námestí. Abbiamo percorso tutta la strada Národní, deviato per la piazzetta Uhelnytrh e su verso Malé Námestí. Ci siamo infilati nella pittoresca strada Celetná ed abbiamo approfittato per rilassarci con un aperitivo a base di birra locale e Aperol Spritz (per me) al Cafe-Cafe (Rytíská 10 Praha 1). Concludiamo il giro a Námestí Republiky e ritorniamo verso il Ponte Carlo, nei pressi del quale, ci aspetta una succulenta cena vegetariana.

Avevamo una prenotazione al ristorante vegetariano Clear Head (Borsov 2, Praha 1), consigliato da Luca di TuristiPerPraga. Ottima scelta sia per cibo che per servizio (uno dei pochi con personale non maleducato, una rarità in città) e una location da fiaba. Guardate la nostra sala.

Vista la stanchezza del viaggio e la giornata pienissima di domani, andiamo a riposare presto.

GIORNO 2

Alle 9:30 ci aspetta Luca la nostra guida ufficiale di TuristiperPraga. Lo invitiamo a colazione per conoscere meglio il progetto e conoscere meglio lui, un italiano di Alessandria espatriato 12 anni fa ed approdato a Praga dopo una tesi di laurea sulla Primavera di Praga. Interessante vero? Facciamo colazione con un ottimo cappuccino e fette di torta fatte in casa al caffè Tricafe (Anenská, 3 Praha 1). Ovviamente del tour e della nostra esperienza ve ne parlerò in un articolo dedicato nei prossimi giorni. Intanto, vi invito ad entrare nel loro sito turistiperpraga.com per leggere e scegliere il tour cittadino che fa per voi QUI, ricordo che organizzano anche dei tour su misura in base alle esigenze e le richieste dei clienti.

Grazie a Luca e a TuristiperPraga, oltre a scoprire la storia della città ed interessanti particolarità, che da soli non avremmo mai trovato, Luca ha anche fatto alcune deviazioni per me sapendo della mia passione per le opere di David Černý. Concluso il tour siamo andati a pranzo al Coutry Life in Melantrichova n.15 (aperto solo a pranzo, chiude alle 18) un ristorante vegetariano a buffet consigliatissimo. Si sceglie ciò che si preferisce e si paga a peso.

Concluso il pranzo ci incamminiamo verso il molo 4, proprio sotto il ponte Cechuv, dove ci attende il battello di Prague Boat (consigliato da Elisa di GoPraga) che ci farà navigare per ben 2 ore lungo il fiume Vltava. Optiamo per il giro senza cibo, sappiamo che è pessimo e quindi lo evitiamo. La biglietteria si trova nella colonna del ponte, la signora non parla inglese ma “sorpresa” parla bene l’italiano.

Concluso il tour, sosta rapida a casa e poi verso il ponte Carlo, abbiamo un tavolo prenotato al ristorante italiano galleggiante Marina Grosseto. Se avessi dovuto valutare il ristorante dal personale avrei creato una nuova categoria al di sotto del “pessimo” su tripadvisor. Ma dopo 4 giorni trascorsi a Praga, so che è una consuetudine trovare gente antipatica, maleducata e sgorbutica, quindi mi soffermerò sul cibo, “ottimo”. Appena arrivata con prenotazione (per fortuna in mio possesso) ho quasi litigato con l’arrogante tipino all’entrata che sosteneva che avevo prenotato per 2 e non per 3. Ovviamente gli sbatto sul naso la prenotazione e senza nemmeno scusarsi se ne va, senza dirci nulla, e ci lascia da soli in mezzo alla sala. Arriva un altro cameriere che risolve unendo due tavoli da due (dimenticavo che c’è bisogno di una laurea in astrofisica per fare questo).  Comunque…


Ottimi i ravioli verdi ricotta e salmone e il risotto ai funghi, uno dei migliori mangiati in vita mia (anche in Italia). Concludete il pasto con il tiramisù, è divino. Evitate lo Spritz è annacquato e non disperate quando chiederete il vino e vi porteranno un bicchiere riepito di un dito, quando vedete che agli altri (cechi) viene riempito come si deve.
La location è da sogno, quindi fregatevene del personale e godetevi la serata come abbiamo fatto noi. Hanno avuto la sorpresina alla fine (zero mancia). Qui funziona come a New York non è incluso il coperto ed in molti locali vi chiedereanno sfacciatamente l’importo che vogliono loro.

GIORNO 3

Giornata dedicata al Castello, sarò sincera se non avessi visitato la Cattedrale e il Vicolo d’Oro non sarebbe valsa la pena la salita fin qui su. Abbiamo comprato l’entrata per il giro corto (tutte le informazioni). Pur non comprando il biglietto potete entrare nella cattedrale ma potete arrivare solo fino ad un certo punto e sinceramente vale la pena la visita completa.

Il palazzo del castello, ovvero 3 misere sale vuote, non vale la pena visitarle e meno ancora comprare il pass per fotografarle. Fotografare cosa poi? L’unica sala che varrebbe la pena fotografare la trovate stampata sul biglietto. Proseguite diretti al Vicolo d’Oro, si accede solo con biglietto. In molti blog avevo letto che non valeva la pena e che le casette erano state trasformate tutte in negozi di souvenir…. forse sono stati scritti molto tempo fa ma non coincide con la realtà.

Si può visitare la torretta con la collezione di armature ed armi, con tanto di saletta delle torture e dell’alchimista. Molte delle casette sono state riempite con utensili e mobilia per riprodurre le case dell’epoca: c’è la taverna, la sarta, l’orefice, l’erborista e la cartomante. Ultima, e mia preferita, la casa cinematografica con tanto di saletta proiezione dove potrete visionare dei mini documentari sulla città.

La casa della sorella di Kafka, dove lui ha vissuto per un breve periodo (il n. 22 per intenderci), è stato trasformato in un negozio di souvenir. Ma il fascino non si è perso, basta un po’ di immaginazione.

Stanchi per la lunga camminata dal castello fin giù al ponte Carlo e casa, decidiamo di mangiare un panino al volo, optiamo per un bagel (che amo) proprio al take away sotto casa. Riposati e rinfrescati, approfittiamo di un’ultima passeggiata sul lungo fiume, il parco Slovansky Ostrov e poi shopping di souvenir vari nei pressi del Ponte Carlo (entrate in tutti, i prezzi per la stessa merce variano molto). Sono appena le 18:30 e ci incamminiamo verso Kampa per ammirare una delle opere più polemiche di David Černý proprio nel piazzale del Museo Kafka.

L’ultima cena la consumiamo in un ristorante italiano scoperto grazie a Luca di TuristiperPraga, il Mulino, a due passi dove Mozart compose il Don Giovanni. Ottimi gli gnocchi alla sorrentina e lo spritz preparato ad opera d’arte. I proprietari sono simpaticissimi e il personale cortese e professionale (menzione speciale a Vasco, un portoghese espatriato a Praga). L’espresso? Il più buono bevuto in città.

Il nostro viaggio si è concluso, l’indomani abbiamo avuto giusto il tempo di far colazione e litigare con l’acida tipa del caffè/ristorante Bacher (in Masarykovo nábř. 2058/38, Praha 1 da evitare come la morte) che si beccherà una bella recensione su tripadvisor.

Nei prossimi giorni vi parlerò di Ristoranti (vegetariani e italiani), di arte urbana, di arte provocatoria, di curiosità, del tour con TuristixPraga, ed altro ancora. Restate sintonizzati, e se volete curiosare nel mio album fotografico…

GALLERIA FOTOGRAFICA DEL MIO VIAGGIO

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