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Fine settimana a Bruxelles, non è così grigia come si immagina

Premetto di avevo sempre scartato Bruxelles come prima scelta per un city break perché l’ho sempre immaginata grigia, una città legata alla finanza e poi c’é il Parlamento Europeo che mi sta un po’ sullo stomaco. Questo fine settimana improvviso, per festeggiare il mio compleanno, lo devo sopratutto ad una delle mie carissime amiche che adesso vive lì.

E se vi dicessi che Bruxelles è coloratissima, elegante, dall’architettura da sogno (praticamente non ho visto una strada brutta), multiculturale, ricca di gallerie d’arte, luoghi alternativi ed è la città giusta per gli amanti dell’arte urbana come me? Non mi credete?

Pronti a viaggiare virtualmente con me per un lungo fine settimana alla scoperta del volto alternativo della città?

Approfittiamo di una promozione aerea allettante da Lisbona a Bruxelles che dista poco più di due ore di volo. Non ci siamo fatti scappare questa occasione che rimandavamo oramai da anni.

Abbiamo alloggiato nel “quartiere europeo” come lo chiamano lì, a pochi passi dalla Commissione Europea, un palazzone specchiato dal fascino (per me) pari a zero.

Ovviamente, la città ha delle opere di architettura contemporanea molto interessanti (sicuramente più della commissione, potete vederlo dalla foto in alto) che credo valga la pena di ammirare proprio per scoprire questi suoi due volti in contrasto tra di loro: i rossi mattoncini degli edifici eleganti e l’acciaio e il vetro dei grattaceli.

Allontanandoci un po’ da questi alti grattaceli, entriamo nella parte del quartiere molto più elegante, calma ed accattivante. L’architettura mi ricorda un po’ Amsterdam anche se qui non ci sono canali. Una zona non centralissima, ma ben collegata con i trasporti, che consiglio vivamente di visitare o pernottare se volete allontanarvi dalle mandrie dei turisti.

L’ARRIVO in aeroporto

Arrivati all’aeroporto internazionale di Bruxelles, dopo il ritiro bagagli, seguiamo le indicazioni per l’autobus. Dopo esser scesi al piano inferiore, prima di uscire dall’aeroporto ci siamo recati alle macchinette automatiche GO Ticket per acquistare il biglietto dei trasporti che durerà per l’intero periodo della nostra Brussel Card.

Se optate per non acquistare la tessera turistica potrete sempre acquistare i singoli biglietti. [In quasi tutte le fermate degli autobus in città troverete le macchinette automatiche che emettono i biglietti].

Presi i nostri biglietti, della durata di 72 ore a partire dal primo utilizzo, siamo usciti ed abbiamo trovato un’ampia piazza con diverse linee di autobus.

Per prendete l’autobus che ci porterà in centro ci siamo recarti alla fermata del BUS 12, piattaforma B. Attenzione: dopo le 20 il bus 12 non circola più ed inizia la corsa del BUS 21. Per consultare le fermate dell’autobus cliccare qui.

I TRASPORTI: METRO E BUS

Bruxelles l’abbiamo praticamente girata tutta a piedi tranne l’ultimo giorno. I bus, i tram e la metropolitana collegano abbastanza bene tutto il centro città con i quartieri un po’ più lontani.

Il biglietto lo potete acquistare in qualsiasi fermata della metro e dell’autobus alle macchinette automatiche. Noi abbiamo optato per la Brussel Card così eravamo coperti su tutti i mezzi di trasporto cittadini e l’autobus per l’aeroporto. Sia in metro che sull’autobus ogni fermata è indicata su uno schermo così da non sbagliare.

Questa in basso è la rete della metropolitana, calcolate però che stanno facendo dei lavori per ampliarla e quindi potrebbe cambiare quando ci andrete, consultate sempre il sito web ufficiale per gli aggiornamenti.

POSSIBILE ITINERARIO

Qui di seguito voglio condividere con voi il nostro itinerario stilato con l’esigenza precisa di scoprire il volto più alternativo della città. Una città ricca di opere di arte urbana, in parte anche pornografiche, di nuove e meno nuove gallerie e centri d’arte. Una vera piacevole scoperta.

COSA VISITARE

Un consiglio che voglio darvi è quello di munirvi della Brussel Card, potete anche acquistarla online. Noi abbiamo optato per quella da 72 ore per esser tranquilli con i trasporti e con le visite dei musei.

La tessera include anche il collegamento dell’autobus 12 dall’aeroporto fino in centro città ed anche tutti i musei che cito in basso (tranne lo Stokar Inside).

Sapevate che secondo un articolo del New York Times Bruxelles emerge come piattaforma internazionale per l’arte contemporanea? Ovviamente, noi volevamo confermare questa loro affermazione.

Stokar Inside

Comincio proprio dall’unico museo, in realtà è una galleria d’arte, che non rientra nella Brussel Card.

STROKAR INSIDE è una piattaforma internazionale dedicata all'arte urbana trasformata in "versione supermercato 4.0". Un grande laboratorio artistico inserito nell'area dell'antico Delhaize della Chaussée de Waterloo, nel quartiere Molière uno dei più hippie della città.

Un antico supermercato di 500m2 che abbiamo scelto di visitare perché ci avevano incuriosito alcune foto trovate online quando facevamo ricerche per l’organizzazione del viaggio. Inoltre, nelle date del nostro viaggio ci sarebbe stata un’esposizione (non autorizzata) di alcune opere di Banksy. Come perdere quest’incredibile occasione? Maggiori informazioni.

BANKSY E IL SEQUESTRO DELLE OPERE

Non immaginate il nostro stupore quando leggiamo, una volta ritornati a casa, che l’esposizione delle opere di Banksy da noi visitata è stata chiusa e le opere sequestrate dagli ufficiali giudiziari.

Un totale di 58 opere del valore stimato di circa 15 milioni di euro sono state rimosse dal centro culturale Strokar Inside perché pare che alcuni dei legittimi proprietari dei diritti d’autore delle opere esposte non avesse autorizzato l’esposizione.

Verità o un’altra trovata di Banksy? Forse tutto si riassume in questa sua opera, una delle prime che si poteva ammirare all’esposizione.

Curiosi di vedere alcune delle opere “sequestrate”? Eccole.

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KANAL – Centre PomPidou

Altro luogo imperdibile a Bruxelles è sicuramente il KANAL – Centre Pompidou da non confondere con quello parigino. Immaginate 35.000 m2 di un antico garage Citroën, oggi dedicato alla creazione artistica in tutte le sue forme ed espressioni: arti visive, design, architettura, istallazioni e spettacoli.

Situato a bordo fiume, visto da fuori non attira l’attenzione come il suo “omonimo” parigino. In realtà, noi l’abbiamo inserito nella lista dei luoghi imperdibili a Bruxelles dietro consiglio della mia amica, in rete non avevo trovato quasi nulla a riguardo.

La visita è curiosa perché varie sono le esposizioni presenti e tutte inserite in spazi insoliti, come il garage, lo spazio del lavaggio auto, la cucina ed altro ancora. Maggiori informazioni.

Dopo questi primi due consigli i prossimi due vi sembreranno un po’ più banali ma io devo pur sempre accontentare i gusti dei miei lettori e vi assicuro che sono variati.

Mima Museum

Anche il MIMA è situato a bordo fiume e sulla sua terrazza all’ultimo piano si può godere di una bella vista sul canale e su parte della città. Fu fondato nell’aprile del 2016 allo scopo di creare uno spazio museale dedicato all’arte contemporanea.

Quando lo abbiamo visitato c’era un’esposizione dedicata ai manifesti di propaganda contro la guerra, una collezione considerevole distribuita su ben tre piani del museo. Chi mi ha seguita sulla mia pagina Facebook durante il mio viaggio ha potuto vedere i miei video live della visita. Maggiori informazioni.

Belgian Comic Centre

Sicuramente il più famoso della lista visto che Bruxelles è la capitale del fumetto, patria di Tintin, Spirou e i Puffi, giusto per citarne alcuni. L’edificio di magnifica decorazione Art Nouveau, opera di Victor Horta datata 1906, è anche definito il tempio del fumetto. Non per nulla è il museo dedicato ai fumetti più grande d’Europa.

Non ci credete? Trovatemene un altro che può potersi permettere 7 mostre permanenti e 2 mostre temporanee in contemporanea.  Maggiori informazioni.

In questa lista di musei e gallerie d’arte ho anche inserito un salto rapido alla casa natale di Audrey Hepburn (non si può entrare purtroppo perché proprietà privata).

Sognavo da anni di poter vedere dove lei nacque e visse durante i suoi primi anni di vita. Inoltre, è il quartiere più borghese della città molto elegante e ricco di caffè dove troverete molte signore impellicciate e pronte per sfilate di moda improbabili.

Ovviamente, vi consiglio di girovagare per la strade di Bruxelles a caccia di street art, essendo un’arte effimera non sempre è possibile stilare degli itinerari fissi, le opere possono sparire intanto ma voglio condividere con voi queste informazioni.

Consiglio sicuramente il quartiere les Marolles un’area triangolare che comprende il Palazzo di Giustizia, la stazione du Midi e la porta de Hal. Imperdibile anche un passaggio sotto la stazione di Bruxelles-Chapelle, dove troverete un paio di muri ricchi di graffiti.

Restando in tema di luoghi insoliti, consiglio la visita all’associazione Recyclart (purtroppo chiusa quando ci siamo andati noi). Un’associaione che sta occupando un edificio abbandonato proprio della stazione menzionata. Un vero e proprio progetto di rivitalizzazione urbana. Maggiori informazioni.

Per approfondire invece la storia dei murale di fumetti in città e restare informati sulle varie opere e possibili percorsi da fare a piedi vi invito a visitare il sito web ufficiale (cliccare qui). Giusto per incuriosirvi ancora di più, questo percorso nacque agli inizi degli anni 90, incredibile vero?

Forse non proprio un consiglio “alternativo” ma vi consiglio sicuramente una passeggiata notturna in città che poi è anche tranquillissima e non pericolosa. Cosa ne dite, non è romantica?

COSA E DOVE MANGIARE

Sicuramente il piatto più famoso sono le “Moules frites” (cozze con le patatine fritte). Le ho mangiate sia al famoso ristorante Volle Gas (prima foto in basso) dove mi son beccata anche una fetta di torta di compleanno altamente infiammabile.

Sarò sincera le ho mangiate anche al Café Central (seconda foto in basso) e vi assicuro che erano molto più buone ed economiche. Inoltre la Café Central potete anche ordinare la mezza dose, viste le proporzioni mastodontiche delle pentole di cozze.

Non mangiando carne e non potendo continuare la mia alimentazione appena con cozze e patate ho cercato un ristorante dove potevo mangiare vegetariano.

Dopo vari km a piedi, sfiniti dalla fame abbiamo optato per una sorta di bistrò/hamburgeria. Il miglior hamburger vegetariano che abbia mai mangiato in vita mia. Dove? Al Café Walvis in 209, Rue Antoine Dansaert.

Ovviamente, non si può non citare due elementi gastronomici caratteristici della città: i waffle e la cioccolata. Non ho indirizzi da consigliarvi ma almeno in aeroporto dovete assolutamente comprare almeno un nudino di Pierre Marcolini. Ve lo ricorderete per tutta la vita.

Per l’ultima cena abbiamo mangiato in appartamento, abbiamo comprato del formaggio in uno dei tanti negozi di formaggi in città ed abbiamo trascorso una piacevolissima serata con vino e raclette fumante. La prossima volta non mi farò scappare il bruch con raclette che ho scoperto purtroppo solo alla fine del viaggio.

Si conclude così il nostro fine settimana a Bruxelles. Questo viaggio mi ha sicuramente fatto cambiare idea sulla città e fatto venir una gran voglia di tornarci presto. E voi, ci siete già stati?

[Questo articolo è stato scritto con la collaborazione dell’Ufficio del Turismo di Bruxelles.]

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