Al museo Gulbenkian di Lisbona è possibile ripercorrere la vita artistica della scrittrice.
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Veniamo completamente assorbiti dal suo universo dove ogni lettera è una stella nell’oscurità dello spazio che ci avvolge.
Oltreppassando il suo occhio, il bianco ferisce i nostri occhi. Un faro di luce alla fine del tunnel.
Finalmente arriviamo nell’alcova. Finalmente la incontriamo, stanca, come riferisce lei stessa.
E poi come in uno stargate ripercorriamo i suoi spostamenti per il globo, lungo un percorso tracciato come una costellazione. Viaggi, che le hanno fatto visitare tutti i continenti, dovuti non solo al suo lavoro ma al lavoro del marito che era un diplomatico.
Uscendo dalla scatola vitrea un archivio da esplorare ci attende.
Vi ho incuriositi?
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