Lisbona e la sua sconosciuta galleria d’arte sotterranea

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Oggi vi invito a fare con me una visita virtuale alla galleria d’arte sotterranea di Lisbona, la metropolitana. Inseguiremo il binaconiglio nei cunicoli e nelle stazioni della linea metropolitana più artistiche ed eccentriche ma, a differenza del coniglio di Carroll, noi le visiteremo con calma senza la solita fretta che caratterizza gli ominidi che corrono al suon del fischio dei vagoni.

Chi di voi è stato almeno una volta a Lisbona avrà sicuramente assistito a questo rito giornaliero del “corri al fischio”, una sorta di corsa corta a tempo per non perdere la metro (fino ad un anno fa dopo 3 minuti ne passava un’altra e quindi il rito resta ancora oggi un mistero da svelare). Ma non divaghiamo troppo.

Foto:Manuelvbotelho

Le prime 11 stazioni della metropolitana di Lisbona furono inaugurate nel mese di dicembre del 1959, decorate di piastrelle colorate per contrastare il senso caustrofobico del “sottoterra”. Quasi tutte le piastrelle erano firmate dall’artista portoghese Maria Keil (1914-2012). Nel 1998 nasce poi una seconda generazione di stazioni e con essa una nuova ondata di artisti tra i quali Rolando Sá Nogueira, Júlio Pomar, Manuel Cargaleiro, Maria Helena Vieira da Silva e Eduardo Nery.

Sicuramente la più fatiscente è la stazione Parque rivestita di azulejos (piastrelle) anch’esse realizzate dalla Keil e dal pittore Rogério Ribeiro (1930 – 2008) e fabbricate nella famosa Fábrica Viúva Lamego. Nel 1999 furono poi aggiunte delle curiose sculture, opera delle artiste Françoise Schein e Federica Matta.

Foto:anacruses.blogspot.com

Numerosi furono gli artisti della terza generazione modernista portoghese che realizzarono opere per la metropolitana di Lisbona, ricordiamo: il pittore Rolando Sá Nogueira (1921-2002)  la cui opera, realizzata nel 1988, decora la stazione di Laranjeiras (linea blu), il pittore Júlio Pomar (1926 -) che nel 1983 realizza ritratti di scrittori portoghesi come Camões e Pessoa per la stazione di Alto dos Moinhos (linea blu), il pittore e ceramista portoghese Manuel Cargaleiro (1927 -) le cui opere decorano le stazione di Colégio Militar/Luz (linea blu) e Rato (linea gialla) dove l’artista ha riprodotto, nel 1997, le opere di Vieira da Silva (“Ville en Extension” del 1970) e di Arpad Szènes (“Banquet” del 1948).

Manuel Cagaleiro

Maria Helena Vieira da Silva pittrice portoghese e autrice del pannello di piastrelle che si trova all’ingresso della stazione di Cidade Universitária (linea gialla). All’interno della stazione invece troviamo il pannello “Le Métro” di Manuel Cargaleiro che riproduce un Vieira da Silva datato 1940 dal titolo “Abrigo Anti-Aéreo”.

Foto: http://www.cm-lisboa.pt

Al vostro arrivo in città, non vi saranno sfuggite le 53 caricature di António Moreira Antunes (1953) nel lungo corridoio della metropolitana dell’aeroporto. In quest’ultima stazione, inaugurata nel 2012, riconosciamo sicuramente Fernando Pessoa, Amália Rodrigues, Eusébio, Carlos Lopes, Amadeo de Souza-Cardoso, Sá Carneiro, Paula Rego, Mário Cesariny, Duarte Pacheco, Carlos Paredes, Raul Solnado, David Mourão-Ferreira, Sophia de Mello Breyner e Maria João Pires e Vergílio, tra gli altri.

Proseguendo sulla linea rossa, che dall’aeroporto porta fino a S.Sebastião, ogni stazione varrebbe una visita attenta, progetti futuristici e colori brillanti accecano dopo le tratte oscure. Sicuramente dovete scendere ed ammirare la stazione di Olaias, opera architettonica incredibile progettata da Tomás Taveira (1938). Le decorazioni che la rivestono sono un’opera degli artisti Pedro Cabrita Reis (1956), Graça Pereira Coutinho (1949), Rui Sanchez, Pedro Calapez (1953) e António Palolo (1946-2000). Nel 2012 la CNN elesse questa stazione come una delle più belle d’Europa.

Foto: correp00

Per maggiori informazioni sulle stazioni e come raggiungerle invito a consultare il sito ufficiale

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4 pensieri su “Lisbona e la sua sconosciuta galleria d’arte sotterranea

  1. Certo che con i tuoi post ci stai facendo scoprire una Lisbona sconosciuta ai più. E’ bellissimo scoprire così tanto su un luogo che hai apprezzato ed un po’ amato. Mi sa che tocca proprio ritornarci. Ciaoo

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