Monastero di Batalha tra videoarte, storia e vini

Quando una tua carissima amica (e talentosa artista Ana B.) ti invita per una proiezione del suo video nella magnifica location del Mosteiro da Batalha (Portogallo), come puoi mai rifiutare l’invito?

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Arriviamo a Batalha per pranzo, verso le 14:30, così da approfittare della giornata. L’evento si terrà solo alle 17 quindi abbiamo molto tempo davanti a noi. Come al solito, cerchiamo una trattoria locale dove poter mangiare.

Qui, a differenza di Lisbona, pare che nelle “tascas” non si mangino anche piatti cucinati, quindi la nostra difficoltà nel trovare un posticino non turistico o pretenzioso aumentano esponenzialmente.

In un caffè di quartiere, non molto distante dal monastero, chiediamo al simpatico vecchietto al bancone dove poter mangiare e lui ci consiglia una piccola trattoria non lontano da lì, il restaurante Vitória (Rua da Mesericordia).

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Appena entriamo nel minuscolo locale capiamo che è il posto giusto. Il menu è ridottissimo, quindi i prodotti sono freschi, ed i piatti sono preparati al momento. Se andate di fretta non è consigliabile. Io chiedo un polipo grigliato mentre Kévin opta per le costolette alla brace.

Buonissimi ed i piatti sono gigantesci. I prezzi? Calcolate che i due piatti del giorno, un cesto di pane, una giarretta di vino bianco, una birra e due caffè son costati meno di 20€ in totale.

IL MONASTERO

Prima della proiezione abbiamo avuto il piacere e l’onore di partecipare ad una visita guidata per il monastero accompagnati dallo stesso direttore, Joaquim Ruivo, che approfitto per ringraziare di cuore.

Ci riuniamo all’entrata della chiesa e qui parte il suo racconto sulla storia dell’edificazione del monastero, in passato molto più grande ma distrutto dalle truppe francesi di Napoleone (1811) che scendevano verso Lisbona.

Nel 1834 cadde poi in abbandono a seguito dell’estinzione degli ordini religiosi. Questo imponete e straordinario complesso architettonico fu fatto costruire mantenedo una promessa fatta dal re D. João I.

Il re promise alla Madonna che avrebbe fatto edificare un luogo di culto se avesse vinto la battaglia di Aljubarrota (14 agosto 1385), vittoria che gli assicurò il trono e l’indipendenza del Portogallo. Pensate che ci vollero 150 anni di costruzione per vedere il monastero con l’aspetto che ha oggi. Nel 1983 il monumento nazionale entra nella lista dell’ UNESCO.

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Imponente l’entrata della chiesa e la sua rappresentazione della “salita in Paradiso”. Entrando nella chiesa, una prima curiosità la troviamo proprio a nostri piedi.

È la sepoltura dell’ultimo architetto che ha costruito parte del monastero, Mateus Fernandes, per la prima volta un artigiano è sepolto all’interno della sua opera.

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Ci diriggiamo poi verso la sala dove sono sepolti D. João I e la regina inglese D. (Philippa) Filipa de Lancastre, anche qui per la prima volta una sepoltura coniugale. Nessun monarca fu mai sepolto nello stesso tumulo con la sua consorte.

Bellissimo il coperchio scolpito coi i coniugi che si tengono per mano. Il tumulo fu commissionato e pagato dalla regina, forse per questo così romantico. Ai lati troviamo le sepolture dei 4 figli più giovani, compresa quella di Enrico il Navigatore.

Questa cappella fu fatta costruire dallo stesso re tra il 1426 ed il 1434, opera dell’architetto Huguet, con l’intenzione che fosse il primo pantheon in Portogallo.

Ph:www.patrimoniocultural.pt

Proseguiamo poi verso il claustro con il suo magnifico lavatorio di stile manuelino costituito da varie vasche sovrapposte decorate dalle quali scorga l’acqua della nascente di Jardoeira. Veniva utilizzata dai frati prima e dopo i pasti.

Conclusa la visita del claustro riusciamo all’esterno per visitare, a mio avviso, l’opera più straordinaria di tutto il complesso, la cappella incompiuta. Impossibile restare indifferenti, questa cappella è la prova evidente che il monastero non fu mai completato.

Fu commissionata nel 1437 dal re D. Duarte, figlio di João I, come secondo mausoleo reale per sé ed i suoi discendenti. Alla sua morte D. Duarte e sua moglie D. Leonor de Aragão sono stati tumulati in questa magnifica opera incompiuta.

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Conclusa la visita, rientriamo nel monastero e saliamo fin su l’auditorio dove ci prepariamo per assistere al video Transitions di Ana B., sonorizzato dal vivo dal Dj Miguel Sá. Il video è stato interamente filmato nel monastero nell’agosto del 2015. Durante la presentazione hanno presenziato: la regista Ana B., Nuno Manuel Pereira, Miguel Sá e Vanda Franco (l’attrice).

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Conclusa la proiezione e il dibattito, abbiamo chiacchierato allegramente, alla luce della luna, sul terrazzo del claustro dove ci attendeva un simpatico cocktail made in Portugal.

LA MIA GALLERIA FOTOGRAFICA

Tra una chiacchiera e l’altra con il direttore scopriamo un libro di racconti ispirati al monastero, che consiglio vivamente di acquistare. Il libro si intitola “Contos imperfeitos” ed è nato dall’iniziativa del direttore del monastero che ha invitato una serie di scrittori, per una residenza artistica lunga un fine settimana, durante la quale dovevano scrivere, ispirandosi alla location, all’interno del monastero. Presto il libro sarà tradotto in italiano dalla casa editrice Urugallo.

PER VISITARE IL MONASTERO

http://www.mosteirobatalha.pt/en/ (versione inglese)

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 COME ARRIVARE

Autostrada A8 Lisbona/Leiria

A1 Lisbona/Porto – uscita Fátima/Batalha

A19 Leiria / Batalha

IC2 Lisbona/Porto – uscita Batalha

IC9 Tomar/Nazaré – uscita Batalha

BUS (Largo 14 de Agosto, vicino la (chiesa) Igreja Matriz)

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