La street art nel Bairro Padre Cruz di Lisbona

L’arte può cambiare il destino di un quartiere periferico? Immaginate il quartiere popolare più grande della Penisola Iberica (5.500 abitanti in 1.041 edifici), un quartiere sempre stigmatizzato ed evitato a causa di preconcetti sociali.

Ora, immaginate una trentina di artisti con la supervisione di rinomati nomi come Vhils, Lara Seixo Rodrigues, Pariz One, Pedro Soares Neves, Miguel Negretti e Ana Vilar ed una 50ina di opere realizzate per un totale di 2.500 metri quadrati di museo a cielo aperto e totalmente gratuito. Riuscite ad immaginarlo?

Un Muro per abbattere mura. Paula Marques

Tutto comincia il 30 aprile del 2016 con il più grande festival dedicato all’arte urbana mai realizzato, MURO Festival de Arte Urbana LX_2016 organizzato dalla GAU – Galeria de Arte Urbana.

Oggi, proprio grazie all’arte urbana, questo stesso quartiere respira aria nuova, un’aria internazionale con i tanti turisti che arrivano nel quartiere per fotografare le opere sulle facciate delle dorate torri.

Ovviamente, noi non potevano non andare a fare un sopraluogo per fotografare le opere e farvele vedere. Durante la nostra deambulazione fotografica, molti sono stati i sorrisi donatici dagli abitanti ed abbiamo anche raccolto un “grazie”, quello vero, quello che viene dal cuore.

Prima di questa nostra visita, conoscevo il quartiere appena sul grande schermo. Fu infatti location del film di João Canijo, “Sangue do Meu Sangue”. Come potete vedere è sempre stato un quartiere che ha richiamato l’Arte.

Qui di seguito, voglio proporvi una selezione della serie di fotografie scattate nel quartiere. Se anche voi volete visitarlo potete raggiungerlo facilmente in auto, oppure, con l’autobus 729 che parte da Algés (maggiori info).

GALLERIA FOTOGRAFICA