esposizione bordalo II lisbona

A Lisbona i rifiuti sono arte tra le mani di Bordalo II

Secondo voi tonnellate di rifiuti possono diventare arte e far arrivare oltre 3000 visitatori in meno di 10 ore di esposizione? La risposta è si e se vi ho incuriosito dovete assolutamente continuare a leggere di “Attero” la prima solo di Bordalo II in uno spazio chiuso, il suo atelier.

esposizione bordalo II lisbona

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Un evento che non mi sarei persa per nulla al mondo. Con quasi 38º di febbre e una serie di pacchetti di fazzoletti in borsa, ho preso l’autobus e sono andata al numero 49 di rua Xabrega presso l’atelier di Artur Bordalo aka Bordalo II nella zona orientale di Lisbona.

L’esposizione

“Sarà molto interessante per il visitatore viaggiare nell’esposizione e in quello che fa parte di noi, i nostri rifiuti”, Bordalo II alla rivista Observador.

Per chi mi segue su Instagram e Facebook sa benissimo che ho un’ammirazione incredibile per questo artista urbano portoghese che conobbi diversi anni fa ad un’esposizione collettiva di artisti emergenti a Lisbona.

Un mese ricco per Bordalo II, dopo i tre nuovi animali che colorano la città, il 2 novembre ha anche inaugurato la scritta Lisboa a Cais do Sodré per annunciare la sua esposizione inaugurata lo scorso 4 novembre. Ma andiamo per ordine…

L’esposizione Attero (spreco) sarà visitabile gratuitamente fino al 26 novembre del 2017 ed è la prima solo dell’artista in uno spazio chiuso.

Noi siamo stati all’inaugurazione e tra poche righe vi scriverò la nostra esperienza, ma prima è d’obbligo spiegarvi che questa mostra si lega alla serie di opere raffiuguranti vari animali che si chiama Big Trash Animals.

La Big Trash Animals è una serie di 88 opere create in tre continenti, più precisamente in 19 Paesi. A Lisbona è possibile ammirare una volpe “The Fox” in Avenida 24 de Julho, una rana “Plastic Frog” in Rua da Manutenção (a pochi passi dal suo atelier) e la scimmia nel patio del suo atelier/magazzino in rua Xabregas nonché location della sua mostra.

LA MIA GALLERIA FOTOGRAFICA

ATTERO by BORDALO II è il risultato di una meditazione e riflessione sulla nostra società consumista e su come abusiamo delle risorse che la natura ci offre. Da questa riflessione nasce l’esigenza di un’azione pedagogica di coscienza ecologica dell’artista nel proporre ai visitatori una serie di attività di sensibilizzazione a questi temi, oggi più che mai, attuali ed allarmanti.

La nostra visita

Arriviamo al numero 49 in anticipo di 40 minuti e già c’era un gruppetto in attesa che le porte si aprissero. Decidiamo di approfittare di questa attesa andando a vedere da vicino una delle nuove opere dell’artista, la rana.

Dopo una serie di scatti d’obbligo cercando di non fotografare una serie di altri curiosi che hanno deciso che la rana doveva entrare nella loro nuova fotografia di famiglia, ritorniamo all’atelier verso le 15:50.

street art lisbona

La fila era già incredibile, centinaia le persone che coprivano i due lati del marciapiede in attesa di entrate. Il cancello finalmente è aperto alle 16:02 (un miracolo visti i classici ritardi locali e ne gioiamo).

Le due file procedono a passo di processione tra crescente stupore e numerosi scatti alla vista della prima opera istallata nel patio, la scimmia, che mi ricorda tanto quella di Tarzan, si proprio lei, Cita.

Entriamo a passo di formica nella stretta porta di ferro che separa il patio dall’interno dell’atelier. Appena entrati ci da il benvenuto il bianco muro con la scritta del nome dell’esposizione realizzato con materiali riciclati (guarda il mio live qui).

Il percorso è obbligato e, come un serpente, si snoda per l’intero spazio dell’atelier. La prima parte è dedicata ad una serie di quadri intitolati Mix Trash Animals dove vediamo scene di vita come un gruppo di poliziotti, una scena di circo ed una metropoli rappresentata nei minimi dettagli. Una versione in miniatura delle sue opere che si affacciano ad un nuovo habitat, la galleria.

street art attero bordalo II lisbona

street art lisbona portogallo

Si passa poi ai Plastic Animals inseriti in due ambienti dove fanno capolino animali di varie specie. Passiamo poi al cuore dell’atelier il cumulo dei rifiuti che l’artista ha raccolto e che saranno poi assemblati e trasformati in opere d’arte. Troverete anche un suo autoritratto giovanile quando creava topi, suo primo animale (galleria fotografica).

Intanto, una serie di video sono proiettati su schermi piatti collocati sulle pareti e in due piccoli ambienti che mostrano scene di lavoro dell’artista ed un teschio tra le onde marine che vuole sensibilizzare i visitatori sulle problematiche dell’inquinamento marino causato principalmente dalle plastiche.

Continuiamo a serpeggiare tra le opere e, dopo aver fatto la conoscenza del grande rinoceronte multicolore, siamo catapultati nel fondale marino riprodotto dagli stessi rifiuti in esso trovati. Per avere un’idea, guardate il video sottostante.

Riemersi, dopo aver nuotato con i pesci multicolore, concludiamo il percorso e così la nostra visita nel fantastico mondo dei rifiuti di Bordalo II. Vi ho fatto venir voglia di visitarla? Come vi anticipavo, avete tempo fino al 26 novembre, dalle 14 alle 20.

L’esposizione prevede anche una serie di eventi paralleli, studiamo insieme il programma.

opere street art lisbona

PROGRAMMA

11 novembre

  • 16 – visita tematica con João Farinha, biologo di ricorsi faunistici e ambiente, capo della divisione di Valorizzazione delle Aree Classificate e coordinatore della marca Natural.PT do ICNF (Istituto della Conservazione della Natura e delle Foreste). Iscrizione gratuita, limite 20 persone.

12 novembre

  • 16 – dibattito “Rifiuti Marini” moderato dalla biologa Paula Sobral, PhD in Scienze dell’Ambiente e fondatrice e presidentessa dellaa APLM (Associação Portuguesa do Lixo Marinho).

18 novembre

  • 17:30 — visita guidata con la curatrice della mostra Lara Seixo Rodrigues. Iscrizoni gratuite, limite 30 persone.

26 novembre

  • 16 — visita guidata con l’artista, Bordallo II. Iscrizoni gratuite, limite 30 persone.

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3 pensieri su “A Lisbona i rifiuti sono arte tra le mani di Bordalo II

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