Un regalo anticipato, un fine settimana per staccare la spina e un ritorno nel nostro amato Marocco. Oggi voglio raccontarvi dei nostri due giorni pieni a Fès, la città imperiale più antica del Marocco la cui Medina è patrimonio Unesco.
Dopo quattro anni precisi torniamo in Marocco. Volevamo continuare la nostra scoperta di questo affascinante Paese fatto di colori, odori e usanze così diverse dalle nostre. Dopo aver visitato Marrakech, il passo del Tizi-n-Tichka, Ait Benhaddou, Ouarzazate, la valle delle Rose, la valle del Dades e il deserto di Merzouga volevamo continuare il nostro itinerario, anche se per appena un fine settimana, un po’ più verso nord questa volta.
Grazie ai voli diretti e rapidi da Lisbona, poco più di 1 ora e mezza, la scelta è stata facile e ricaduta sulla città Fès o Fez. Una città che ci ha completamente rapiti sin dal primo momento.
ARRIVO in aeroporto
Il volo è rapido e tranquillo. in aereo prima di atterrare ci consegnano un piccolo formulario da compilare con informazioni sui nostri dati, documenti, motivo di visita e alloggio. Questo formulario bisogna consegnarlo alla polizia di frontiera quando passeremo i controlli del passaporto. Il visto non è necessario per gli italiani basta avere un passaporto valido fino alla fine del vostro viaggio. [Potrete restare per appena 3 mesi, potrete comunque prolungare in una stazione di polizia.]
L’aeroporto di Fès è nuovissimo e ci lascia a bocca aperta per le sue magnifiche decorazioni. Prima di uscire decidiamo di cambiare i soldi. Ci sono due opzioni in aeroporto: gli sportelli di cambio, che non applicano commissioni ma accettano solo contanti, oppure prelevare dai bancomat (controllate le commissioni della vostra banca di origine).
Conclusi i prelievi usciamo. Ad attenderci c’era l’autista, amico del proprietario della nostra guesthouse. Simpaticissimo ci fa anche un po’ da guida mentre ci rechiamo verso una delle porte di entrata della Medina, quella più vicina il nostro alloggio dove ci attendeva il proprietario.
Badate bene, per raggiungere il vostro alloggio, nel caso non vogliate anche voi pagare un transfert (circa 10€), potete contrattare con i vari tassisti che troverete all’uscita. Calcolate che solo i petit taxi (vedete la fine dell’articolo) possono entrare nella zona storica e vi possono lasciare appena fuori le porte perché all’interno della Medina le macchine sono proibite (e non ci passerebbero vista la strettezza delle viuzze). Quindi poi ve la dovete cavare da soli.
ALLOGGIO: la casa marocchina
Noi non amiamo molto i grandi hotel o i riad turistici quindi abbiamo optato per una guesthouse per vivere almeno per due giorni come e con una famiglia marocchina. Vi assicuro che passare una serata a vedere la tv con una famiglia locale non ha prezzo. Se poi la moglie ci porta anche il tè alla menta con dolcetti alle mandorle…. è necessario che continui?
Dopo diversi giorni di ricerca sui soliti motori di ricerca, abbiamo optato per il Dar Fès Huda (prenotate con uno sconto del 10% cliccando qui) localizzazione ottima a due passi dalla famosa porta blu, la Bab Boujloud e a 5 minuti a piedi dal Clock Café dove abbiamo cenato la prima sera.
INDIRIZZO: Dar Fès Huda sito in derb seraj, 17 nella Old Madina. Maggiori informazioni.
DOVE MANGIARE
Voglio premettere che faceva caldissimo quando siamo stati a Fès e noi con il caldo solitamente non mangiamo quasi nulla quindi non aspettatevi una gran lista di ristoranti consigliati ma appena qualche dritta basato sulla nostra esperienza.
Come tutti vi diranno (anche il proprietario della nostra guesthouse e la nostra “magica” guida Majid) non è consigliabile mangiare il cibo per strada perché non siamo abituati e spesso i turisti si sentono male.
Abbiamo quindi optato per il Café Clock, oramai invaso dai turisti e locali ma devo ammettere senza perdere il suo fascino e la sua magnifica vista dalla terrazza all’ultimo piano dove abbiamo cenato guardando il tramonto. Facendo caldo abbiamo scelto un’insalata di avocado e dei falafel con humus di ceci il tutto accompagnato dal loro pane, il kresa (attenti alle dipendenze). Pare sia famoso qui l’hamburger di cammello ma noi non l’abbiamo provato.
Indirizzo: Derb El Magana Talaa Kbira,7.
Durante la nostra visita guidata con la Merzouga Tours abbiamo mangiato anche in un ristorantino locale, sembrava una specie di trattoria. Il bello è che si pagava appena il piatto scelto dal menù e poi vi arrivava un’infinità di piattini di antipasto e pane gratuiti (guardate un po’ la foto). La cosa più curiosa è che ravvivavano la brace con l’asciugacapelli.
Dopo questo pranzo da re, la sera non avevamo fame e quindi abbiamo approfittato di un forno comunitario per comprare del pane appena sfornato, abbiamo poi preso delle olive e bevuto del tè alla menta. Una cena che ci ha appagati dopo una giornata caldissima e che mi ha fatto ricordare il libro della Mernissi “La terrazza proibita” (ambientato a Fès e che consiglio vivamente).
SCOPRIRE LA CITTÀ
Non so se sapete che Fès si divide in tre grandi aree:
FES EL BALI: dove noi abbiamo scelto il nostro alloggio, la parte più antica della città. Un vero e proprio labirinto di viuzze risalenti all’VIII secolo e dichiarata nel 1983 patrimonio dell’umanità dall’UNESCO.
FES EL JEDID: si può quasi dire un proseguo della zona antica. Il nome significa appunto la “nuova Fès” ed è la zona più ambita per lo shopping. Noi l’abbiamo saltata.
VILLE NOUVELLE: praticamente la zona meridionale di Fès che ingloba il quartiere ebraico, Mellah. Fa parte della zona progettata dai francesi durante la loro occupazione.
Che sono una guida turistica a Lisbona oramai lo sapete già tutti, immaginerete quindi come sono selettiva nello scegliere un* mi* collega quando viaggio. In questo caso la scelta era facilissima visto che conosco la professionalità dell’agenzia Morzouga Tours.
Sin dal mio primo viaggio in Marocco chiacchiero con Antonella Alessi, referente italiana dell’agenzia che posso dire amorevolmente esser diventata una mia amica anche se di persona non abbiamo ancora avuto il piacere di chiacchierare. Ma torniamo a Fès o mi dilungherei eccessivamente in amorevoli parole su di lei.
La nostra guida Majid (nato, cresciuto e abitante di Fès) viene a prenderci la mattina al nostro alloggio. Con lui trascorriamo praticamente tutta la giornata, fino alle sei del pomeriggio. Dire che il tempo è volato è dir poco e pur avendo camminato per chilometri non ci siamo resi conto per nulla che le ore passavano veloci. Ottimo segno direi.
Scoprire la città con un locale è tutta un’altra cosa, ora capisco veramente questa frase detta costantemente dai miei clienti. Majid sapeva che eravamo colleghi e sapeva che noi volevamo vedere il vero volto d Fès e non appena i luoghi d’interesse. Mission Impossible? No, non per lui.
Cosa abbiamo visitato
Medina: visto che il nostro alloggio è situato proprio all’interno della Medina, direi di cominciare la lista proprio da qui. Le presentazioni non servono visto è è stata eletta patrimonio dell’Unesco.
Si accede attraverso le sue bellissime porte, la Bab Bou Djeloud (la porta principale) e la porta Bab Dekatène (antico luogo dove giustiziavano i criminali durante il medioevo). Non è semplice visitare la Medina e ci si perde spesso anche se il comune ha istallato alcune segnaletiche per orientare i turisti.
N.B.: Il mio consiglio, nel caso vi perdiate, è chiedere sempre indicazioni alle donne così non rischiate che vi infilino in negozi di amici e parenti oppure per scherzo (dei bambini) vi portino dall’altra parte della città se non donate almeno una monetina.
Sicuramente uno dei fattori positivi di esser accompagnati da una guida locale e parlante la nostra lingua è quello di scoprire delle curiosità sulla vita degli abitanti. Vi faccio un paio di esempi che mi hanno colpito notevolmente.
Il primo, lo scrissi anche su facebook, un vero e proprio esempio di civiltà che tutti i Paesi del mondo dovrebbero copiare: esistono delle giare di terracotta di acqua sulle scale fuori le porte di casa. Tutti i passanti assetati possono bere dalla tazza posta al lato (o sopra) della giara per dissetarsi.
Il secondo riguarda le porte. Sapevate che dalle porte si può riconoscere se la famiglia è berbera o musulmana? Vi spiego. La prima foto rappresenta una porta di una famiglia berbera perché il simbolo ha appena tre punte. La seconda, una porta di una famiglia musulmana perché ne ha cinque.
Sapevate che esistono anche due battiporta? Uno per i familiari (quello in basso) ed un altro per gli estranei (quello in alto). Ovviamente, hanno suoni diversi così chi è all’interno sa subito chi sta dall’altra parte della porta. Per altre curiosità dovrete contattare Majid della Merzouga Tours.
Tornando alla visita della città. Gli itinerari costruiti dal turismo regionale sono cinque (tutti segnalati da cartelli) distinti da colori diversi: il verde che porta alla scoperta di palazzi e giardini, il rosso collega le botteghe artigiane, il marrone porta alla scoperta dei monumenti principali e i souk, il blu indica un percorso culturale ed infine l’arancione, il più impegnativo, che fa fare il giro delle mura della città [scaricate la mappa qui].

















Curiosi sulla nostra esperienza? Ecco un piccolo video riassuntivo del nostro fine settimana. Buona visione.
Prima di lasciarvi voglio scrivere qui di seguito alcune informazioni utili.
INFORMAZIONI UTILI
CAMBIO
Quando abbiamo visitato Fès (settembre 2018) il cambio era di 1€=10,96 Dirham. Potete cambiare i soldi in aeroporto agli appositi sportelli senza commissione oppure prelevando direttamente dai bancomat subito dopo l’uscita del ritiro bagagli. Nel secondo caso informatevi prima delle tasse di cambio della vostra banca.
DOCUMENTI
Per viaggiare in Marocco potete utilizzare il vostro passaporto valido e con scadenza di oltre 6 mesi dalla data del vostro viaggio. Non sarà necessario il visto in caso di turismo e di permanenza non superiore ai 3 mesi. Per ulteriori informazioni sulla documentazione necessaria per l’ingresso nel Paese contattare l’Ambasciata del Regno del Marocco in Italia (Tel: (+39) 06.85508001/02/03/04; e-mail: ambmaroccoroma@maec.gov.ma e/o l’Ufficio del Turismo marocchino a Milano (02 58303633 – mail: info@turismomarocco.it.
TRASPORTI
Esistono due tipologie di taxi: i “grand taxi” (bianchi vi possono portare anche fuori città) e i “petit taxi” (sempre rossi circolano appena nei limiti cittadini). Consiglio di trattare sempre sul prezzo. Pensate che in taxi ci siamo fatti portare sulla fortezza, ci ha aspettato oltre 10 minuti e riportato indietro per appena 3€. ve lo scrivo giusto per farvi avere un’idea.
Per tratte fuori città i prezzi si aggirano più o meno su queste cifre:
Fès a Meknes: 310dhs (circa €31)
Fès a Chefchaouen: 950dhs (circa €95)
Fès a Rabat: 1000dhs (circa €100)
Fès a Casablanca: 1400dhs (circa €140)
Fès a Marrakech: 2500dhs (circa €250)
N.B: I prezzi menzionati sono orientativi possono variare nel tempo e dipende dalla vostra capacità di trattare. Il nostro taxi per una mezza giornata a Meknes ci ha chiesto 80€ ma ci avrebbe aspettato durante la visita (sicuramente potevamo scendere a 50€ ma non avevamo tempo per visitare altro).

letture di viaggio
Quando viaggio mi piace sempre trovare un romanzo ambientato nel luogo di visita. Per Fès vi consiglio il libro “La terrazza proibita” dall’autrice marocchina Fatema Mernissi. Non fatevi ingannare dal sottotitolo del libro e la parola “harem” ha un’altro significato che viene spiegato molto bene nel romanzo.
Vi può interessare anche…
Cliccando sulla foto sottostante potrete accedere al mio diario di viaggio in Marocco. Dieci giorni itineranti alla scoperta di Marrakech, il passo del Tizi-n-Tichka, Ait Benhaddou, Ouarzazate, la valle delle Rose, la valle del Dades, e il deserto di Merzouga. Buona lettura e alla prossima!
Questo è il mio sogno. Ci sto lavorando su un tour in Marocco e le tue informazioni mi sono utili. Grazie
Sono felice 🙂 Grazie!!! prova a scriverti al gruppo Facebook “Marocco: viaggi e cultura” (https://www.facebook.com/groups/458199341232273/) mi hanno aiutata tantissimo nella preparazione del viaggio. Forse è l’unico gruppo dove non ci sono depressi/repressi e cafoni. 😉 Se hai bisogno chiedi pure, ti aiuto volentieri con Fès e le altre zone da me visitate. Buona giornata e grazie della visita.
Grazie mi iscrivo subito
Figurati 🙂
E’ un articolo bellissimo, ben fatto. Mi piacciono il fatto che hai inserito dei video!
Parli della città del Marocco che insieme a Chefchaouen più mi attira. la città sembra incantevole, ma finora mi ha sempre frenato un’esperienza solitaria in quei posti. Non riesco a capire se sono luoghi sicuri, tranquilli.
Dicevi che è facile perdersi nella Medina… Non avevi una mappa offline sul cellulare? In teoria con quella dovresti cavartela.
Riguardo i trasporti, oltre i taxi, ci sono anche i bus che raggiungono le altre città?
Ciao, grazie mille. Non esistono app o cartine per orientarti. Io cercai di stilare degli itinerari prima del viaggio con le mappe google… provaci e riderai. 🙂 È sicura come città anche se il buon senso la fa da padrone, eviterei di camminare la notte o di infilarmi in bui vicoli stretti e senza gente. Puoi sempre farti accompagnare da Majid così entrerai in zone dove i turisti non se le sognano nemmeno. Te lo assicuro. 😉 Dei bus non so risponderti ma ti consiglio di entrare nel gruppo Facebook “Marocco: viaggi e cultura” (https://www.facebook.com/groups/458199341232273/) mi hanno aiutata molto con i consigli. Vedrai te ne innamorerai. 😉 Buona giornata e grazie della visita.
La brace con l’asciugacapelli mi ha fatto morire! 😛 Ma la tua reazione quando hai letto Napoli su quel muro? 😉 Non sapevo della differenza sui battiporta, sono tutti bellissimi e da strafotografare. Avete visto tantissimo e Lilly hai scritto una guida da salvare assolutamente per quanto mi riguarda perchè hai scelto esperienze, luoghi e persone autentiche e fuori dai soliti itinerari!
Non sai che risate mi son fatta a vedere l’omino con l’asciugacapelli. :’D
A me piace scoprire le piccole curiosità quando viaggio, forse anche per questo qui a Lisbona preferisco farmi chiamare (non) guida. 😉
Grazie a te per esser passata. Buona giornata orsacchiotta. Bacini atlantici
Che spettacolo! Il Marocco mi ispira tantissimo perché è abbastanza vicino geograficamente ma comunque “lontano” rispetto a quello a cui siamo abituati. I colori, i profumi, i sapori: non li ho sperimentati di persona purtroppo e posso solo provare a immaginarlo!
Dormire con una famiglia e avere una guida del posto è davvero un modo unico di entrare davvero in contatto con la cultura locale. Spero di andarci presto😍
Te lo consiglio anche se è troppo sud per i tuoi gusti. Puoi sempre andare in inverno così la sera hai temperature bassissime. 😉 Te lo consiglio vivamente e poi se avrai bisogno di consigli per l’itinerario sarò lieta di aiutarti. 🙂
meraviglia il tavolo nel deserto!
🙂 si un ricordo indelebile è stata ma quella foto è stata nel mio primo viaggio marocchino nel deserto di merzouga.
muy bien articlo
gracias!
fes è una bellissima città che ogni turista dovrebbe visitare
Concordo e ri-visitare pure 😉
Ho letto tutto il tuo blog, grazie mille per gli sforzi che hai fatto per condividere con noi queste informazioni incredibili, per favore continua a pubblicare.
Grazie mille Moha. Certo che continuo, non temere. Buona giornata e grazie ancora. 😉