Dopo aver trascorso una splendida mattinata al mare, con la scusa di andare a comprare i frutti di mare al mercato del pesce, mi cimento in cucina nella preparazione dei dolci natalizi (e non solo). So che non è la festività giusta ma ho preparato la pastiera napoletana (dolce pasquale, ma vivendo all’estero bisogna approfittare).
Voglio condividere con voi la ricetta….
INGREDIENTI
100 gr. latte
230 gr. margarina
1 limone
scatola grano Chirico
700 gr. ricotta
600 gr. zucchero
10 uova
bustina vaniglia
1 boccetta di fior d’arancio
cannella
cedro
500 gr. farina
PREPARAZIONE (2 ore circa)
Versate in un tegame 100 gr. di latte, 30 gr. di margarina (o burro di soia), una buccia grattata di limone e una scatola ( 400 gr.) di grano cotto per pastiera (io uso Chirico).
Riscaldate per circa 10 minuti mescolando finché non diventa crema.
Frullate a parte 700 gr. di ricotta, 400 gr. di zucchero, 5 uova e due tuorli bio, una bustina di vaniglia, una bottiglina di 80ml di fior d’arancio e cannella in polvere.
Lavorare il tutto fino a rendere l’impasto molto sottile.
Aggiungere una grattata di limone, 10 gr. di cedro tagliato a dadini e l’impasto di grano.
A questo punto….
PREPARATE LA PASTA FROLLA
In una terrina versate 500 gr. di farina, 3 uova intere, 200 gr. di zucchero, 200 gr. di margarina.
Fate un impasto senza lavorarlo troppo. Distenderlo e rivestire la teglia. Versate il composto preparato precedentemente, distribuendo uniformamente, a questo punto tagliate delle striscioline per decorare la pastiera.
Preriscaldate il forno e infornare la pastiera per circa 1 ora a 150º.
Sentite che profumo in casa? Peccato che non lo si può fotografare.
STORIA DELLA PASTIERA IN RIMA
Ca passava e’ jurnate zompettiando;
Mentr’ invece a’ mugliera, ‘Onna Teresa,
Steva sempe arraggiata. A’ faccia appesa
O’ musso luongo, nun redeva maje,
Comm’avess passate tanta guaje.
Nù bellu juorno Amelia, a’ cammeriera
Le dicette: “Maestà, chest’è a’ Pastiera.
Piace e’ femmene, all’uommene e e’creature:
Uova, ricotta, grano, e acqua re ciure,
‘Mpastata insieme o’ zucchero e a’ farina
A può purtà nnanz o’Rre: e pur’ a Rigina”.
Maria Teresa facett a’ faccia brutta:
Mastecanno, riceva: “E’ o’Paraviso!”
E le scappava pure o’ pizz’a riso.
Allora o’ Rre dicette: “E che marina!
Pe fa ridere a tte, ce vò a Pastiera?
Moglie mia, vien’accà, damme n’abbraccio!
Chistu dolce te piace? E mò c’o saccio
Ordino al cuoco che, a partir d’adesso,
Stà Pastiera la faccia un pò più spesso.
Nun solo a Pasca, che altrimenti è un danno;
pe te fà ridere adda passà n’at’ anno!”
(www.pastiera.it)
Visto che non mi smentisco mai, vi mostro cosa ho fatto con gli “avanzi” della pasta frolla:
Biscottini sfiziosi decorati con dadini di cedro.
E voi che dolci avete preparato?
BUONE FESTE A TUTTI!!!
..che buona la pastiera! La mangerei sempre!! Grazie mille per la ricetta, che ho cercato invano tempo fa.
Ps bellissima anche l’idea dei biscottini con dadini di cedro.
Complimenti e tanti cari auguri 🙂
Laura
Grazie 🙂
Tanti auguri anche a te!
Cara Lilly io ho la ricetta vecchia di mia madre si discosta dalla tua….risultato a detta di tutti abbastanza buona sei vuoi te la passo
Grazie Anna, sarebbe fantastico. Passamela 🙂