Questo mio testo è appena una trascrizione delle mie annotazioni di viaggio e non vuol essere una guida alla scoperta della Valle. Sarò comunque lieta di fornirvi informazioni nel caso me le chiediate. Buona lettura!
Percorrere e scoprire la Valle della Loira è come saltare nell’inchiostro delle poesie del Pascoli.
“Errai nell’oblio della valle
tra ciuffi di stipe fiorite,
tra quercie rigonfie di galle.” (Nella macchia)
La regione della Valle della Loira viene quasi sempre minimizzata alla semplice visita dei castelli ma può offrire molto di più. Ed è proprio per questo che noi siamo andati alla scoperta della “Valle della Loira senza i castelli”.
Abbiamo costeggiato il Loira da La Dagueniére fino a Saumur. Abbiamo visitato i trogloditi, pranzando anche in uno di essi, abbiamo visitato vigne e degustato il nettare ambrato del demanio Coulée de Serrant camminando tra le verdi vigne dove le foglie proteggono i grappoli appena germogliati.
IL NOSTRO ITINERARIO
“Al sol che brilla in mezzo a gli umidicci
solchi anche l’olmo screpolato muove:
medita, il vecchio, rame, pei viticci
nuovi, pur nuove:cui tremolando cercano coi lenti
viticci i tralci a foglie color rame,
mentre su loro tremolano ai venti
anche le rame.” (Germoglio)
È questo il brano che mi vien in mente quando, parcheggiata l’auto, ci incamminiamo lungo il sentiero di cipressi che costeggia le vigne Coulée de Serrant. Il bianco e maestoso demanio familiare spicca tra la vegetazione. Entriamo in rispettoso silenzioso per una degustazione quasi entrassimo nella cattedrale della succulenta ebbrezza di Bacco.
Il silenzio regna sovrano in questa stanza che profuma di mosto e muffa, dove tutto trasuda storia, quella della famiglia. Pensate che la Coulée de Serrant produce vino sin dal 1130 e dal 1981 ha adottato la tecnica biodinamica.
I sapori e i profumi scandiscono il tempo di questo nostro lento viaggio fatto di sguardi, di meditazione, di silenzi e d’introspezione. Una regione poetica che ammiriamo con lentezza come un pittore che vuole riprodurre il paesaggio che lo circonda sulla tela.
Le cittadine che si rispecchiano vanitose nel Loira un po’ si assomigliano tutte all’occhio più distratto, ma camminando tra le strette stradine ed osservando ad un caffè la vita che scorre, si riescono ad evidenziare le differenze.
Conoscendomi sapete che sono una buona forchetta e che cerco la semplicità a tavola ma con il giusto pizzico di raffinatezza. Sicuramente consiglio tre ristoranti dove abbiamo mangiato: Le Caveau, ristorante troglodita, La Riviera e il ristorante all’interno dell’hotel la Longue Vue, consigliatoci da locali.
La Riviera
Consiglio sicuramente il doppio di pesce del Loira, il Sandre e il Mulet. Il tutto annaffiato da un Chateau d’Epiré. La vista parla da sola, quindi vi lascio alla contemplazione di alcune immagini. Unico avvertimento, proteggetevi contro le zanzare vi assalgono in modo aggressivo e il numero di presenze è notevole. Siete pur sempre a bordo fiume.
DOVE: La Cale Saint Rémy la Varenne
Hotel la Longue Vue
Arriviamo al nostro alloggio giusto in tempo per visitarlo, lasciare i bagagli e riprendere l’auto per un aperitivo. Durante una breve sosta per fotografare alcuni isolotti di sabbia del Loira chiediamo a dei locali alcune informazioni sui ristoranti della zona. Purtroppo è giorno di chiusura, il villaggio è praticamente deserto ma ci consigliano di fare un salto all’hotel Longue Vue.
Ottimo consiglio. Approfittiamo di un aperitivo in terrazza mentre preparano per noi un pesce fresco. Il servizio è ottimo, simpatico ed abbiamo apprezzato il fatto che abbiano dovuto controllare se avevano cibo a sufficienza. Il tutto era freschissimo.
Altre foto QUI.
DOVE: 18 Rue de la Croix de Mission, 49350 Gennes, Francia
Un nostro viaggio tra vigne, gastronomia, cittadine a bordo Loira e trogloditi si è concluso.
A presto per nuove avventure. Continuate a seguirci!
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Accipicchia e meno male che sono solo appunti di viaggio. Bel post e bei posti. Non conosco molto bene la Valle della Loira ma qualche castello l’ho fatto e devo dire che sono posti incantevoli, per non parlare dei minuscoli paesini che s’incontrano lungo il percorso. Brava come al solito, ciao
Grazie mille cara 🙂 noi cerchiamo sempre il “non ovvio” quando viaggiamo. Siamo capaci di andare a Roma e non passare per il colosseo, andare a Parigi e non visitare il Louvre o la torre eiffel 😉 te la consiglio la valle è incantevole e ci sono molti percorsi deliziosi da fare in bici, a piedi o in macchina. Buon fine settimana e grazie di esser passata.
Passo sempre molto volentieri e lo sai 🙂
sei un tesoro <3
Mi son inebriata pur vedendo solo il calice..
I piatti finali, poi, son la classica ciliegina della torta di un post dove ti sei superata Lily!
ohhhh grazie <3 che vini che abbiamo bevuto mamma mia. Diciamo che qui in Portogallo non son da meno ma sarà il viaggio, la vacanza, il Loira…. tutto aveva un altro sapore 😉 grazie della visita e buon fin settimana.